Meo Sacchetti, coach di Italbasket e della Vanoli Cremona, ha parlato anche di Olimpia Milano con Meet The Best:
Milano è una società particolare, non è facile creare la coesione di una squadra in una metropoli. Diciamo che se negli anni passati avessero fatto qualche riunione o allenamento in meno e fossero andati a mangiare più pizze tutti assieme, forse anche i risultati sarebbero stati migliori
Certo che gente che dice la sua su Milano ce n’e’ un…. Sacco!
Pero’ non posso dargli torto a priori. Quello che mi sembra sia mancato negli ultimi anni e’ proprio la coesione, il senso di squadra. Non dico di tornare agli anni ottanta quando Mike, Dino e gli altri si ritrovavano al “torchietto” (ristorante) dopo le vittorie e soprattutto dopo le brutte sconfitte. Spesso c’erano mogli e fidanzate….
Il senso di appartenenza va creato e coltivato, altrimenti si riduce tutto ad un insieme poco coeso di buoni professionisti e nulla di piu’. Difficile raggiungere obiettivi sfidanti se non c’e’ il senso di appartenenza. Non credo di dire una cosa nuova….
Anche Kuzminskas aveva lamentato la “distanza” che c’era con i compagni…
Certo che ha ragione.
Solo chi non ha mai fatto lavoro di squadra, in qualunque campo professionale, può ignorare quanto sia importante l’aspetto umano.
Bella lì Meo, il terzo tempo è fondamentale per creare squadra e se le buone abitudini funzionavano negli anni ottanta non vedo perché non possano funzionare ancora oggi, credo che con Messina questo si faccia già