Le parole di Ettore Messina concesse a Il Foglio e al Corriere della Sera hanno scatenato un putiferio. Un cortocircuito mediatico, probabilmente, senza precedenti nella storia recente di Olimpia Milano.
Ne hanno parlato tutti, noi compresi. Soprattutto, hanno commentato tutti. Anche andando oltre le parole e cercando di interpretare i significati a vantaggio di opinioni preconcette.
E’ il gioco dei social, ricordando sempre come ci siano tifosi e addetti ai lavori. A questi ultimi sarebbe richiesto di andare un po’ più a fondo alle situazioni. Leggendo gli articoli originali, e non solo gli stralci (dichiarati come tali) di siti web.
Fatta la premessa, andiamo al merito. Il confronto tra Ettore Messina e i due quotidiani di oggi nasce da un’esigenza, quella di inquadrare il doppio incarico nel club.
Concordiamo con Daniele Dallera, “basketball operations” è dizione che non si può sentire. Ma è secondario rispetto ad un ruolo, piaccia o non piaccia (ovvero, ognuno ha lecita opinione), che non può essere relegato alla semplificazione: «In questa società fa tutto solo lui, non c’è confronto e dialogo».
Senza fare paragoni con il mondo Spurs, Ettore Messina si è circondato di professionalità importanti, vincenti, navigate. Dal GM Christos Stavropoulos, uno che in EuroLeague ha alzato molti trofei. A un player development come Steve Klei (tornato in NBA) o l’attuale scout Gianmaria Vacirca. Senza dimenticare assistenti come Mario Fioretti da anni, Gianmarco Pozzecco ieri e Milan Tomic oggi.
Avere l’ultima parola non significa essere in una stanza inaccessibile per tutti. Lo spiega lo stesso Messina qui al Corriere: «Il dialogo è costante, continuo, c’è un grande general manager come Christos Stavropoulos, con una approfondita cultura tecnica internazionale, una proprietà a noi molto vicina alla quale devo rispondere. Non mi occupo certo io dei contratti, non l’ho mai fatto, è responsabilità di Christos…». Sì, i giocatori li sceglie lui. Poi però, ci sono mesi di lavoro comune.
Andando oltre, senza entrare nelle nuove dimissioni paventate (episodio che comunque dovrebbe accadere una, non due volte), arriviamo al capitolo Kevin Pangos, che tanto ha fatto “arrabbiare” un ex dal dente avvelenato.
Non sarà certo chi scrive, peraltro bollato da tanti come semplice gossipparo, a dire o non dire se Messina abbia sbagliato a metterlo sul banco degli imputati su carta stampata. Anche perchè noi non viviamo lo spogliatoio. Giudicatelo voi, ma il coach biancorosso non ha mancato neanche in questa occasione di mettersi davanti allo specchio per rilevare le proprie responsabilità in pubblico.
Andiamo su il Foglio e troviamo «Peccato originale», «Io non ho ancora trovato i correttivi giusti provando a semplificare il gioco», «Ammetto di aver sbagliato io la scelta».
Oltretutto, tornando sui vari tweet di Mike James, consigliamo a tutti di evitare giudizi definitivi all’11 novembre (non che chi scrive sia convinto di un cambio di rotta, anzi). Dire che «Milano sta facendo malissimo» è un conto, dire «Milano è costruita malissimo» è un altro, soprattutto se poi si risponde ad altri commenti con un: «se tornasse a vincere non mi stupirei». Per tutto il resto, chiedere a Dimitris Itoudis…
Piccolezze, e arriviamo al passaggio su Shabazz Napier. Primo aspetto. Il Foglio ha riportato una dichiarazione, Ettore Messina ha rettificato, il dibattito su cosa sia vero o no è affar loro. Non prenderemo alcuna posizione, anche se prima della smentita siamo rimasti sconvolti da quanto letto. E “sconvolti” è eufemismo.
Il tema sul mancato rinnovo non è stato affrontato da Messina solo oggi, è capitato anche ad inizio stagione, ma sarebbe buona creanza lasciare al suo destino, dopo tre mesi, chi ha preso liberissime altre vie.
Se la reazione di Napier su Instagram è legittima, e a tratti ben prodotta, dire: «Smettetela di mentire ai vostri tifosi per risolvere i vostri problemi», ci pare quanto meno fuorviante, eccessivo, e fuori tema.
Perché, come detto, Ettore Messina si è preso le sue responsabilità, le ha condivise con Kevin Pangos, e non ha celato le SUE difficoltà attuali. Nessuno sta mentendo a nessuno, e nella ridda di tweet, contro tweet, ribattute parziali come parziali rassegne stampa, c’è un altro concetto di Messina su Il Foglio che racconta quello che è il rispetto del coach biancorosso per i suoi tifosi.
«Capisco i tifosi che ci fischiano perché vorrebbero vincere sempre. Ma so anche come il nostro pubblico sia importantissimo. Nelle finali scudetto di due anni fa e dello scorso anno ci ha davvero dato una carica eccezionale. Sentivi la loro spinta. Sta a noi meritarci ancora il loro supporto. Ho grande riconoscenza per i nostri tifosi. Non nego che una carezza in più mi farebbe piacere».
Volontà di riconquistare chi, oggi, lecitamente, è deluso da questo avvio di stagione. Certe dichiarazione potevano essere evitate? Sì, assolutamente. E probabilmente la delicatezza del doppio ruolo sta anche qui, perchè certi atti di accusa possono essere accolti come “diritto” di chi ha incarichi manageriali, ma diventare “alibi” per chi siede in panchina.
Ettore Messina però non si nasconde. Neanche questa volta.
Che casino! Sicuramente uno scafato come Messina dovrebbe sapere che non di parla degli ex giocatori che sono tesserati da altre squadre. Non è critica semplicistica, è una regola tanto semplice che non deve essere ignorata mai. Così non si da adito a polemiche, risposte o altro.
Detto questo, anche io riconosco che il Pastore ha ammesso alcune sue colpe. Questo è un passo avanti ma deve esserci un cambio di atteggiamento, di approccio ed anche tattico, altrimenti gli errori restano sempre gli stessi (e la sua cocciutaggine è riconosciuta fa molti).
Prendo però le difese del coach contro gli attacchi di James. Ha detto cose che condivido ma anche lui, che è un professionista, deve sapere che non si parla dei vecchi coach o dei vecchi compagni, se non per dire cose positive. Pertanto: caro Mike, fatti gli affari tuoi e non rompere.
Certo che questa è una figuraccia per la Società,che avrei preferito non si facesse.
Potrebbe essere un brutto segnale.
Bel post concordo su tutto .. un saluto con la speranza che si torni a parlare di basket giocato … forza Olimpia
Si parla del nulla come l’accordo sull’Albania. Appunto il nulla
Bhe’, sarà anche nulla ma essere coinvolti in polemiche sul fair play non mi fa affatto piacere. Così come le troppe sconfitte di questi ultimi due mesi.
Ma rispetto la tua idea.
Se si parla del nulla perché sei intervenuto? Qui l’unica nullità sei proprio tu.
Ho letto solo il Corriere e mi rifiuto di leggere il foglio che come settimana scorsa, non perde l’occasione di attaccare Ettore Messina evidentemente c’è della ruggine fra di loro e non ne conosciamo il motivo.
Da quanto scritto da Dallera non rilevo nulla di men che condivisibile il resto è aria fritta da social media, nani e ballerine.
Messina non mente ai suoi tifosi? Aha!
È stato fatto notare su siti altrettanto competenti di questo, ma meno sbilanciati verso Messina di come appare oggi Maggi, che la questione della richiesta dello stipendio triplo da parte di Napier – a parte il pessimo gusto di spiattellarla pubblicamente – è in realtà una bugia!
Perché Napier ha preso l’anno scorso mezzo stipendio per il mezzo anno che ha giocato: tre volte tanto sarebbe quindi un aumento del 50% chiesto a una squadra di cui ha cambiato il volto!
Brutta brutta cosa.
Messina ha smentito ok, ma come mai si mette a parlare di giocatori di altre squadre?
Ed è davvero possibile che il giornalista, che con Messina ha avuto una conversazione anche su Napier, abbia inventato dal nulla la questione dei messaggi ai compagni?
Una cosa che se non l’hai sentita dire, magari “off record”, come fai a pensarci?
Lasciamo perdere poi le considerazioni sui grandi professionisti di cui si circonderebbe: il “player developer” Steve Klei quali giocatori avrebbe “sviluppato”? – perché io non mi sono accorto di nessuna crescita dei nostri.
Naz, Pangos, Hall, che “sviluppo” hanno avuto?
Qual è quindi la grande professionalità del player development?
E potrei continuare con le squadre fatte male – l’anno scorso per limiti conclamati; quest’anno con risultati già peggiori, e la stucchevole sagra dei rinforzi che è già cominciata da settimane, a campionati appena iniziati.
Stavropoulos che a quanto pare è quello che le fa, dice Messina, sarebbe la grande professionalità?
E lo scout? Lasciamo perdere, va.
E le bugie?: “Capisco i tifosi che vorrebbero vincere sempre” – dice.
Sempre???? Ma sta scherzando, o ci prende per il culo?
Diciamo che vorremmo vincere almeno qualche volta, vedendoli almeno qualche volta giocare bene, vedendoli contenti, forti, sicuri, dare tutto e qualcosina di più!
E: “Gli farebbe piacere una carezza in più”.
Sta scherzando, vero?
Guardasse quello che fa, quello che merita, guardasse la ricchissima lisciata di pelo che gli fa la proprietà di fronte a risultati mediocri, se non proprio scarsi, e dica seriamente che tipo di carezza vorrebbe ancora da noi.
Faccia di tolla, per stare sull’accettabile.
No, come ha scritto qualcuno oggi in altri commenti, la persona è sgradevole.
Finché mostrava potenziale e vinceva, ci si passava sopra, ma ora la sua retorica è peggiore perfino dei suoi patetici risultati.
Peggiore della sua disonorevole gestione di Pangos; peggiore della sua triste pallacanestro che lui stesso si accusa di non essere capace di semplificare.
Infine del suo patetico continuo offrire le finte dimissioni, quando sa benissimo che fino a settimana scorsa la proprietà compiacente gli ha rinnovato la fiducia esplicitamente – come purtroppo sappiamo anche tutti noi, per il tono pubblico con cui è stata proclamata la fiducia cieca dal presidente stesso.
No dai, che Messina non menta ai tifosi non si può sentire!
È una balla!
Qui ti sei superato, sei riuscito in un colpo solo a manipolare completamente il senso delle parole di Maggi, di Messina e a infilare tue deduzioni totalmente pregiudiziali e basate su tuoi assunti ai limiti dell’accanimento personale. Non contento hai anche mentito per l’ennesima volta parlando di Messina come di uno che NON ha vinto gli ultimi due scudetto ovvero i principali obbiettivi stagionali nel momento in cui Milano non è chiaramente mai stata la favorita per la vittoria in EL. Chapeau, e aspettiamo sempre il tuo CV per girarlo in sede. Ma secondo me potresti tentare anche al Foglio pur essendo più vicino allo stile boomer negazionista de La Verità.
Dammi pure del lei, prego. 🤪
Bah su Pangos è inutile che si continua a menarla, il problema è che fa cagare e d’ altronde le opportunità gli sono state date e il suo curriculum a parte una parentesi parla chiaro. Quest’anno è partito dall inizio ma le cose sono addirittura peggiorate. Si sono visti errori e palle perse inenarrabili che per uno di 30 anni sono inaccettabili. Secondo me è indifendibile quindi giusto metterlo alla porta, punto. Tutta la retorica a monte (umiliato, ecc.) è carta straccia. Troviamo un play funzionale alla squadra e forza Olimpia!
Ok hai perfettamente ragione ma chi l’ha preso a giugno 2022? E chi l’ha confermato a giugno 2023 dopo averlo tribunato nei PO di LBA? Il Presidente Operativo o il Coach. Quindi inutile attaccare solo il giocatore senza toccare il tuo pastore.
Ciao Palmasco.
Non capisco il passaggio sul triplo, scusami. Non capisco il senso di bugia. «L’anno scorso con Napier abbiamo risolto la situazione a stagione in corso vincendo poi lo scudetto, ma quest’estate dopo averci detto che sarebbe rimasto ha alzato ancora le pretese. Eravamo già arrivati a offrirgli il triplo del suo ingaggio iniziale. Di più non potevamo fare». Ha detto “triplo del suo ingaggio iniziale”. Dove sta la bugia? Il riferimento è all’ingaggio iniziale del giocatore moltiplicato per 3. Si può contestare il “di più non potevamo fare” ma dove sta la bugia? Abbiamo preso il suo ingaggio iniziale e moltiplicato per tre. Dato di fatto, secondo Messina.
Ciao Alessandro, proprio perché l’ingaggio iniziale di Napier è stato la metà di quello normale, a causa del periodo ridotto, la frase “il triplo del suo ingaggio iniziale” è sottilmente fuorviante, quindi bugiarda secondo me, perché ovviamente se non ci si presta attenzione, è facile pensare che lui abbia chiesto il triplo dell’ingaggio pieno.
Mentre di fatto non è così.
Il triplo del SUO ingaggio iniziale sarebbe un aumento del 50% sull’annuale.
Considerato il vantaggio che ha portato alla squadra, direi che ci sarebbe stato.
Che poi i due non fossero fatti uno per l’altro quindi meglio che sia finita così, ci può stare.
Ma a parte il Chacho, che ha una classe a sé, c’è stato o c’è un play “adatto” a Messina?
Un Messina che avendo scelto Lo e Flaccadori come play per la sua squadra, contro Scafati toglie entrambi i play dal campo, per farlo fare a Bortolani???!!!
Non sono bugie che racconta prima di tutto a se stesso?
O mi vuoi dire che davvero l’obiettivo della partita con Scafati era tenerli sotto la loro media, quindi tutto sommato ne usciamo soddisfatti, come ha dichiarato a chi ancora è disposto ad ascoltarlo?
Non so Palmasco, io le parole le leggo e le interpreto come tali. Ingaggio iniziale moltiplicato per 3 credo che per EM sia un dato di fatto. Ed è stata l’offerta di Milano. Se mi dicessi che viene venduta come offerta alta, ma in realtà è bassa per il valore del giocatore, sarebbe un’altra questione. E ovviamente non lo stai dicendo Il resto sono opinioni, temi aperti, credo più importanti del fare l’analisi delle singole parole. Sul play è indubbio, si è sbagliato tanto: Mack, Mitrou-Long, Pangos, forse Lo (forse perchè è presto), Grant che alla fine ha prodotto da guardia. E Delaney purtroppo ha avuto dei grattacapi fisici, ma almeno lui ha reso in qualche modo per un anno e mezzo. Credo che il suo gioco offensivo sia fondamentalmente molto semplice. Creare un vantaggio in uno contro uno, con pochissimo p&r, e sfruttarlo. Chiaro che se sbagli i play, e giochi da guardia con un’ala piccola, e da ala piccola con un’ala forte, è un po’ duretta fare la differenza giocando così. Poi lui parla di semplificazioni… cosa c’è di più semplice del suo gioco offensivo?
Scusa Alessandro, Napier, ha indossato la nostra canotta, per 5 mesi. Quanto ha incassato? Ipotesi: 500mila euro che, equivalgono ad un milione di euro, per l’intera stagione. ( 10 mesi ) Personalmente, non credo affatto che, Messina, gli abbia offerto il triplo, di un milione di euro…
La ricerca del tempo perduto…un bel tomo di sette volumi. Potrebbe essere un idea. Il primo potresti chiamarlo: Dalla parte di Mickey o di Gae. Dai lo aspetto con ansia
dai che quest’anno sarà zero tituli.
Ma, tutti questi distinguo, che hanno come effetto quello di mettere steccati, caro Maggi, tra i sapienti addetti ai lavori e i poveri ignoranti che, a sproposito, senza conoscere le segrete cose e tantomeno a capirle, abbaiano sui blog, social, a chi, a cosa servono se non a mitigare le colpe del vostro(tuo, del Guazz, di ROM) amato coach e……..di farci capire che……non sarà così facile……togliercelo dai coglioni:…….OK, messaggio ricevuto!!
Non dico niente sulla polemica Messina-Napier, ma mi fa riflettere un’altra dichiarazione del nostro coach: “Quello che mi ha chiesto la proprietà è di dare stabilità. Di non cambiare rotta dopo ogni stagione.”
Chiedo a chi se ne intende: quanti giocatori ha cambiato ogni anno? C’è continuità nel nostro roster?
la stabilità c’e’, sempre nella bassa classifica di euroleague……
Se non ricordo male durante la preparazione su questo blog ci fu un entusiastico post su Messina che si spellava le mani per applaudire una giocata di Pangos in allenamento. Poi ricordo anche l’apprezzamento di Messina per il taglio di pangos dai mondiali, così si sarebbe presentato in tiro. Ora Pangos non è il pilota adatto alla nostra macchina. Ma chi l’ha scelto, tribunato, confermato, umiliato e infine caproespiatorizzato? Il fatto che ora lo abbia scaricato in un’intervista non significa che non abbia preso una topica clamorosa.
https://sportando.basketball/ettore-messina-pangos-e-il-play-da-cui-ripartire/
E infatti…
A me sembra tutto abbastanza chiaro.
1. Su Pangos, Messina ha fatto errori di valutazione grave sia sulla sua compatibilità con la sua idea di gioco sia sul suo stato di salute/forma evoluzione. Ha sbagliato e più volte.
2. Su Napier potrebbe aver rischiato di fare lo stesso errore, perché anche Shabazz è molto leggero per gli standard EL e no compensa con il genio del Chacho o di Teodosic.
3. Messina ha ammesso io suo errore, il che non rende l’errore meno grave ma questo ognuno lo giudica come vuole con la consapevolezza che non è il nostro giudizio quello che conta per il futuro professionale di Messina
4. Del clamore generato da interviste più o meno fedeli e tweet più o meno rilevanti a me non me ne frega niente perché li giudico irrilevanti e inaffidabili da qualunque parte vengano, da tempo ho smesso di farmi un’idea basata su questo.
Guardando avanti, spero che nella futura scelta del play, con il poco a disposizione che c’è, Messina e lo staff faccia tesoro degli errori fatti, che in questo spot mi sembrano evidenti. E ribadisco che Napier era uno di questi. A mio modesto parere.
Intanto che Napier è molto leggero per gli standard EL è una tua opinione personale non suffragata dai fatti perché la scorsa stagione ha svoltato la stagione europea di Milano e l’ha pure confermato il tuo pastore.
A memoria, Messina ha comprato in 4 anni non meno di 40 giocatori, commettendo errori di mercato e di valutazione semplicemente incredibili per un tecnico della sua esperienza. Di questi 40 ne sono rimasti 4: Shields, Melli, Hines, Pippo. Questo si chiama costruire una squadra e dare continuità al gruppo?
Messina non ha contraltari tecnici nello staff, non li ha mai avuti, a meno che non consideriamo tale il mitissimo Fioretti… Pozzecco arrossiva quando osava rivolgergli parola, gli altri sono ruotati annualmente al termine del tirocinio: un americano, un israeliano, uno slavo. Un anno a testa, ovvero quando cominci a capirci qualcosa il tempo è scaduto.
Messina ha sin qui ammesso un solo errore, bontà sua: la scelta di Pangos. Si è dimenticato di aggiungere: Mitrou Long, Davies, White, Daniels, Grant, Mack, Crawford, Thomas e una serie di giovani italiani e di altri stranieri “liberati” dopo un anno di contratto, come Punter e Lyday per citare quelli che mi sono rimasti “qui”.
Nella costruzione del gruppo di quest’anno faccio personalmente fatica a capire l’idea tecnica che ne sta all’origine, ma probabilmente una ci deve essere e aspetto di capirla più avanti, quando sarà rientrato Baron.
Per ora, la mia personale impressione è che tutto quel che Messina dice lo dice per gettare responsabilità su “qualche altro” e per tenersi buoni quelli che contano: i padroni, il pubblico in primis.
È arrivato persino a sbugiardare quella parte di carta stampata (l’altra non esiste per lui) che ha trovato il coraggio di criticarlo e per la quale ha rilasciato dichiarazioni, il che è veramente il colmo, un segno di onnipotenza (ma si potrebbe chiamare in mille altri modi, a seconda del punto di vista da cui la osserviamo) incredibile.
Così anche loro rientreranno nei ranghi e avranno il loro bel tornaconto, tanto quanto i suoi fedelissimi adulatori.
Un metodo di lavoro e di relazioni che mi ricorda qualcosa.
Standing ovation 👏👏👏