Messina: Serve una migliore qualità di gioco, rispetto alle ultime gare

Le parole del tecnico biancorosso, alla vigilia della gara interna contro gli israeliani

L’Olimpia Milano va a caccia di un successo per superare il momento difficile, ospitando il Maccabi Tel Aviv (domani, ore 20.30), nel recupero della seconda giornata di Eurolega. I biancorossi hanno un record di 1-3, mentre gli israeliani sono al 50% di vittorie (2-2), anche se la scorsa settimana hanno subito una severa lezione sul campo del Monaco.

Olimpia Milano-Maccabi | La presentazione di Messina

Così Ettore Messina ha presentato la partita: “Affrontiamo una squadra estremamente atletica, profonda, con un playmaker che tiene per mano tutti i compagni. Il Maccabi per definizione è una squadra che ha mentalità e coesione soprattutto nei momenti difficili. Ha perso a Monaco, ma ha avuto tempo per riposare e prepararsi. Me l’aspetto fortemente motivato. Noi dovremo almeno pareggiare la loro determinazione e sicuramente mostrare una migliore qualità di gioco rispetto alle ultime partite”.

8 thoughts on “Messina: Serve una migliore qualità di gioco, rispetto alle ultime gare

  1. Oh … poi la qualità del gioco deve darla l’allenatore … il giocatore può mettere qualità nel gesto tecnico e atletico… nelle scelte di gioco … ma la qualità del sistema di gioco deve darla l’allenatore …

  2. Penso che il Maccabi, sballottato fuori dal proprio campo, con in casa una crisi di guerra molto seria, grave e pericolosa, non dovrebbe essere un ostacolo troppo difficile.
    Mi aspetto quindi una nostra vittoria, anche perché mi aspetto 8 leoni in campo, col desiderio di riscattarsi, di dimostrare qualcosa.

    Di contro temo invece che nell’Olimpia Milano il tempo si sia fermato.
    Tutti dicono che ci vuole tempo, che col tempo potremmo migliorare, che i giocatori hanno bisogno di tempo per conoscersi.
    Ho molti dubbi su tale spiega.

    A parte il fatto che l’ossatura base della squadra, come ho già detto, è la stessa da ben più di un anno, e che da ben più di un anno casca sempre negli stessi errori, le stesse amnesie, le rese umilianti.
    Il tempo sembra essersi fermato da noi.

    In aggiunta mi pare che Mirotic, che in sostanza è l’unico vero innesto, si sia già ambientato molto bene: non lo vediamo soltanto dai suoi numeri eccellenti, ma anche dal piglio che ha nelle conversazioni coi compagni in partita.
    Numeri eccellenti, ma non decisivi purtroppo – che in fondo è sempre stato un po’ il suo problema.
    Un supporto gli servirebbe, una squadra vera intorno, che a Milano non c’è, non solo per problemi di costruzione sbagliata del roster.
    Nè, a mio parere, quel supporto l’ha avuto a Barcellona, nonostante lo spessore dei compagni, perché anche lì il metodo di conduzione del roster era inappropriato.

    Dunque in che cosa potrebbe migliorare Milano? Io non lo saprei indicare.
    Maudo Lo?
    Mah.
    Entra e fa 4 triple costruite da solo, va al ferro: cosa potrebbe fare di più?
    Una regia di una squadra che fondamentalmente NON ha movimenti senza palla, da ben più di un anno?
    La regia di una squadra senza dinamismo, che dopo il Chacho non ha trovato nessuno capace di condurla?
    Perfino Napier, che era un genio ma non ha voluto restare, appena messo a ferro e fuoco in finale, ha dovuto parzialmente arrendersi.
    Difficile che Lo possa fare meglio.
    O un Pangos, umiliato ancora una volta contro Pesaro, da una panchina che è sembrata punitiva più che tecnica.

    A me non pare che il play making difetti troppo da noi, mi pare invece che non ci sia lo spazio nel quale riversare una regia accorta come la nostra: accorta, non eccezionale, d’accordo, ma comunque soffocata da una macchina lenta e otturata.

    Possiamo vincere contro Maccabi?
    Certo. E cominciamo da questo, ma la via per una stagione buona passa da ben altri sentieri, secondo me.
    E non è il tempo che li traccerà, temo.
    Il tempo che a Milano s’è fermato.

    1. ciao, concordo con te che la mancanza e comunque la lentezza dei movimenti senza palla, unita ad una gestione rivedibile dei primi secondi dell’azione ed alle caratteristiche di alcuni singoli, che spesso tengono troppo ferma la palla rallentando l’azione, sia alla base dei problemi, insieme alle scarse percentuali di tiro (che però potrebbero migliorare). A mio parere però, un play di livello e costruttore di gioco come lo era Rodriguez, potrebbe aiutare, se non a risolvere, almeno ad attenuare i problemi riuscendo anche ad innescare meglio i nostri lungi (Hines senza il Chacho si è spento e non è solo un problema di età).

  3. Messina: Serve una migliore qualità di gioco…
    Vabbè, allora possiamo stare tranquilli, chi più del nostro coach è un maestro del gioco di qualità?

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