Dalla festa al mercato: il punto contratti in casa Olimpia Milano

La situazione dei contratti della squadra biancorossa tra rinnovi, addii e dubbi, per l’avvio del mercato 2023

La festa è ancora nell’aria e resta l’entusiasmo in casa biancorossa, per lo scudetto della terza stella conquistato venerdì sera. Dopo un weekend di gioia, mentre i giocatori si iniziano a godere le meritate vacanze, per la società è tempo di mettersi immediatamente al lavoro per lavorare sulla squadra della prossima stagione. Tra rinnovi, rescissioni, addii e nuovi acquisti. Dopo aver, comunque, già messo a segno un paio di mosse importanti: il rinnovo triennale di Shavon Shields e l’arrivo di Guglielmo Caruso.

Olimpia Milano mercato | Chi ha il contratto

Sono otto i giocatori sotto contratto anche per la prossima stagione: oltre al già citato Shields ed al neo acquisto Caruso, si tratta di Melli, Tonut, Baron, Hall, Voigtmann e Biligha. Per quest’ultimo è stata esercitata l’opzione di rinnovo, vista la corte che stava portando Tortona al lungo biancorosso.

Con un accordo valido per la prossima stagione ci sono anche Pangos e Davies, ma entrambi non faranno parte del roster dell’Olimpia Milano 2023/24. Il playmaker è stata la delusione della stagione (anche causa un lungo infortunio), mentre l’esclusione del centro, nonostante una buona annata, è il sintomo di un feeling non scattato completamente con Messina. Tuttavia, entrambi hanno un accordo pesante con il club con sede ad Assago, quindi servirà trovare un accordo per la transizione dei rispettivi contratti. Così come con Mitrou-Long e Alviti, anch’essi in uscita.

Olimpia Milano mercato | Gli addii

Chi saluterà senza troppi rimpianti ed anche senza necessità di accordi extra sono Thomas e Luwawu-Cabarrot, che hanno trovato spazio limitato o hanno deluso nel corso della stagione e non hanno comunque giocato alcun match nei playoff.

Olimpia Milano mercato | I dubbi

Cinque giocatori, invece, hanno il contratto scaduto, ma potrebbero continuare l’avventura in biancorosso. La situazione più ‘spinosa’ è quella di Napier: il club vorrebbe trattenere il giocatore con cui l’EA7 ha svoltato la stagione, ma il playmaker deve decidere se vuole continuare in Europa o tornare negli Stati Uniti. Nel primo caso, possibile il rinnovo con Milano.

Hines ha un’opzione per il rinnovo e dovrà decidere se vuole continuare, lo stesso vale per Datome. Se entrambi manifestano la voglia di un’altra stagione con i campioni d’Italia, resteranno a Milano, vista anche la stima di Messina. In scadenza ci sono anche Ricci e Baldasso: il primo, nonostante sia spesso oggetto dei rimproveri del coach, è prezioso ed è stato utile in molte occasioni, mentre il secondo ha avuto poco spazio, anche per i problemi fisici. Per quest’ultimo, dipenderà anche da come si dipanerà il mercato play.

10 thoughts on “Dalla festa al mercato: il punto contratti in casa Olimpia Milano

  1. Contesto fortemente l’opinione che Luwawu Cabarrot “abbia deluso”.

    Ha giocato nella peggiore Olimpia degli ultimi anni, senza un play maker, senza Shields, nel momento peggiore di Voigtmann, con Hall confuso, eppure ha tirato la carretta per settimane, anche con prestazioni eccellenti, costretto a un ruolo da protagonista che certo non è il suo.

    È un nazionale francese, e messo in una squadra funzionale avrebbe fatto con continuità le tante cose buone che ha mostrato, e non sono state poche.
    Iniziativa, capacità di attaccare dal palleggio, buon tiro, ottimo difensore, perfino sul play avversario, ottima taglia fisica e atletismo, punti nelle mani!

    Sì certo, ha sbagliato degli appoggi clamorosi nei finali, dove spesso non ha convinto.
    Ci è arrivato però dopo aver sostenuto la squadra per tutto il resto del tempo. La colpa è più di chi quei finali glieli ha fatti giocare, che sua, secondo me – non essendo nella sua natura la freddezza necessaria a giocare sotto quel tipo di pressione dei finali punto a punto.
    Come cambio di Shields quei finali non li giocherebbe, e per una volta avevamo trovato un jolly nel mazzo, ma ovviamente “non si adatta al sistema di Messina”.

    Che rabbia!

  2. A parte la fissa di ricondurre tutto a Messina, su LC sono d’accordo e l’avrei tenuto tutta la vita. Grande giocatore con ottima versatilità. Ci ha salvato il culto più di una volta con grinta e motivazione.
    Unica cosa che non so è se accetta una posizione da seconda linea e quanti soldi vuole.

  3. Te sei innamorato di TLC e la tua cotta permane; TLC, un pasticcione mai visto con una caratteristica: iniziava bene la gara per poi deragliare ogni volta, fracassandosi in un mare di scelte sbagliate e di palle perse e di tiri che non entravano più

    E la Virtus l’abbiamo battuta anche senza la sua implacabile difesa

    1. una curiosita’: in questo TE SEI INNAMORATO… TE SEI e’ romanesco (ti sei) o e’ milanese (tu sei)?

  4. A me TLC piaceva e non so il motivo per cui se ne è andato. Non credo ne per le prestazioni, ne per le incomprensioni. Sono d’accordo con Palmasco che ha giocato nel periodo peggiore della stagione.
    Poi credo che la scelta che ho condiviso sia stata di puntare tutto su Shields accettando anche brutte prestazioni e gli spazi per TLC si sono ridotti.
    Ma come cambio andrebbe assolutamente bene.

  5. secondo me l’idea di messina e’ di usare shields come guardia alta, quindi penso cercherà un 3 alla datome, alto e veloce, sicuramente si può trovare meglio di cabarrot.

  6. La butto lì: Ojeleye, se fosse liberato dalla Virtus? Tiro e fisico ok, potrebbe essere il backup di Shields?

  7. Buongiorno a tutti ritengo che sin debba ringraziare in primis la società, l’allenatore e la squadra che non hanno mai mollato considerando che sia in Eurolega che in campionato non abbiamo visto per lunghi tratti la vera Olimpia.
    Sui singoli ci sarebbe da spendere molto tempo ma mi limito a dire che alcune scelte non erano all’altezza, es Tonut, Mitru Long, Thomas ed altri a causa di infortuni hanno reso pochissimo , Pangos in primis.
    Sinceramente dopo gara 6 a Bologna non ero così sicuro che avremmo vinto la finale ma va da se che ogni partita ha la sua storia. Io ero presente a tutte le finals gioca te nel 1991 quando contro ogni pronostico fummo sconfitti da Caserta…..
    In ogni caso dico solo da tifoso che adesso inizierà una giostra di nomi in entrata ed uscita come è normale che succeda ma visto che il campionato Italiano ogni anno propone sempre contendenti molto forti d un punto di vista fisco per non parlare dell? Eurolega, forse sarebbe il caso di allestire una squadra competitiva su tutti i fronti, con panchina lunga e cambi giusti in ogni ruolo senza dimenticare però che la carta di identità di ciascun giocatore è una delle poche certezze cui noi tifosi dobbiamo fare i conti.

    1. In tuo accenno alle finali 1991 contro Caserta, che a mio avviso vinse meritatamente quello scudetto, mi ha fatto tornare in mente Nando Gentile già dai suoi anni verdissimi grande avversario e poi fortunatamente anche in Olimpia, un vero leader in campo, avercene con quella classe e quella garra anche oggi. Scusate l’OT.

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