“Le facce spaurite non fanno parte della tradizione Olimpia”. Le opinioni di Carlo Fabbricatore

Carlo Fabbricatore è da anni una delle voci più autorevoli, e fuori dal coro, del basket italiano. Ecco il suo parere su Olimpia Milano

Carlo Fabbricatore è da anni una delle voci più autorevoli, e fuori dal coro, del basket italiano. Opinionista su Pianetabasket, goriziano, arrivò in Olimpia Milano su volere di Cesare Rubini, e nel 1975-1976 giocò in maglia Cinzano prima di un grave infortunio.

Seguitissimo sui social, in questi giorni ha espresso alcune opinioni sul momento negativo di Olimpia Milano. Tra i vari passaggi: «le facce spaurite non fanno parte della tradizione Olimpia», e «Mi permetto di dire che le nostre squadre di Euroleague fotografano lo stato dell’arte del nostro movimento. Banchero è la foglia di fico».

2 thoughts on ““Le facce spaurite non fanno parte della tradizione Olimpia”. Le opinioni di Carlo Fabbricatore

  1. Allora negli ultimi due anni era una fotografia sfuocata, quella di Fabbricatore, se il progetto Messina l’ha portata un anno a un tiro dalla finale Eurolega e l’anno successivo ai playoff persi solo perché la squadra era decimata dagli infortuni nel momento decisivo.

    Quest’anno le squadre italiane in Eurolega sono due, stanno facendo male, e allora?

    Io la bontà del nostro movimento la vedo in Tortona, in Brescia, in realtà medio piccole che stanno alzando il livello, lo vedo nell’Olimpia che in LBA trova sempre fieri oppositori come domenica scorsa a Treviso. La vedo nella Varese che si è ripresa grazie a Scola, nella Pesaro di grande tradizione che sta risalendo la china. La vedo In Sassari e Venezia che ormai da tanti anni sono una realtà del nostro basket. In Napoli che ha ritrovato la serie A l’anno scorso.

    Poi certo, si potrebbe fare meglio se si convincesse Petrucci a smettere di fare la guerra ai club Eurolega ed eliminasse la legge Panda, perché è quella la vera dannazione del nostro basket. Nel 2024 Petrucci non potrà ricandidarsi, quindi da lì in avanti, senza l’egotica palla al piede, ci sarà la rinascita del movimento cestistico.

    Che c’azzecca in tutto questo Banchero, caro Fabbricatore? Una beata fava.

  2. Una cosa giustissima però Fabbricatore l’avrebbe pure detta riguardo le faccie spaurite.
    La maglia biancorossa non fa sconti a nessuno e men che meno là si può indossare se non si e’ consapevoli della enorme responsabilità che la accompagna.
    Se qualcuno in squadra pensa sia già arrivato il momento della resa in Europa parli con Messina e gli chieda di giocare unicamente ad un livello inferiore pari alle sue capacità ma eviti di farci fare certe figure di merda in Eurolega.
    Da ora fino alla fine dei girone eliminatorio i discorsi e le scuse sono azzerate,che si vinca o che si perda e’ del tutto relativo ma deve giocare solo chi se la sente a prescindere dal nome e dal passato glorioso o meno che sia.
    Certe facce in campo con questa maglia non si possono più vedere,che tirino tutti fuori le palle ( se le hanno) a partire da Sassari.

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