Sandro Gamba: Il tempo di invertire la rotta è già adesso

Sandro Gamba ha firmato martedì su Repubblica-Milano il suo “tiro libero” dal titolo “Quanto pesa il pallone tra lemani dei biancorossi”

Sandro Gamba ha firmato martedì su Repubblica-Milano il suo “tiro libero” dal titolo “Quanto pesa il pallone tra lemani dei biancorossi”. Ecco alcuni passaggi.

«E io ci ho trovato anche un pizzico di spirito milanese, di marchio Olimpia in questa vittoria operaia (della Nazionale, ndr). In cui Ricci, Biligha e Baldasso ci hanno messo il sacro fuoco dell’agonismo, l’ingrediente principale in una serata decisiva, soprattutto in trasferta. Mi piacerebbe che questo spirito tornasse ad animare l’Armani. Non mi nascondo le difficoltà che stanno guastando il buon inizio di stagione, soprattutto in Eurolega. Sia chiaro, a metà novembre c’è tutto il tempo di apportare correttivi, di cambiare quintetti e di valutare se proprio tutti i giocatori facciano al caso di Ettore Messina. Però il tempo di invertire la rotta è già adesso, il bonus guadagnato con le tre vittorie fuori casa è già esaurito e sarà il caso di darsi una mossa».

9 thoughts on “Sandro Gamba: Il tempo di invertire la rotta è già adesso

  1. Esatto …entrare in forma a Marzo è un pelo tardi per Eurolega. Quindi diamoci una mossa già da Kaunas

  2. Se Messina è l’allenatorone che in tanti (e il suo palmares dice questo) dicono che sia, ma possibile che ogni anno rivoluzioni il 60/70% del roster con innesti continui durante la stagione? Ma migliorare i giocatori con l’allenamento costante non dovrebbe essere una sua prerogativa, data la sua costante necessità di avere giocatori con altissimo QI cestistico?

    1. Bisogna anche ragione sui cambiamenti fatti, non dire solo ha rivoluzionato tutto:
      – Delaney e Cacho, per motivi diversi, erano ormai al capolinea. Non li poteva tenere e li ha sostituiti con due molto forti;
      – Kaleb era ormai scivolato ai margini e lo ha sostituito con uno dei migliori lunghi in circolazione, oltre che uno dei più adatti al progetto tecnico;
      – Daniels si è dimostrato troppo limitato come giocatore (sapeva solo tirare) e lo ha sostituito con uno dei migliori tiratori in circolazione;
      – Inserito Tonut per sostituire Moraschini.

      Queste sostituzioni erano dovute. Si può discutere di Grant (che fa già ridere visto che si è detto di tutto su di lui) e Bentil, che ha comunque sostituito con uno che fino a febbraio 2022 (non 15 anni fa) giocava in una squadretta chiamata CSKA.

      La risposta è si. Il roster doveva essere modificato. Non era un capriccio.

      1. Quoto Follia Generazionale. Delaney e Chacho avevano preannunciato la partenza per motivi legittimi e non potevano essere trattenuti e quando cambi la regia di una squadra cambia tutto. Pangos e Mitrou Long sono sostituti all’altezza. Il problema in regia, più che dalla scelta dei registi, è stato l’infortunio per un mese in contemporanea di 3 play su 3 proprio nel periodo in cui la squadra rinnovata doveva iniziare a girare.

        Tarcisio non sapeva giocare a basket, era un cambio necessario, in Eurolega prendeva due falli in 5 minuti e poi guardava Hines dalla panchina per la maggior parte della partita. Davies il suo sostituto calamita i falli e sa muoversi sotto canestro.

        Tonut per Moraschini era una mossa necessaria per la corretta tolleranza zero verso i dopati ed è un guadagno prestazionale evidente perché Tonut è più forte dell’involuto Moraschini. Forse serviva un cambio Panda pure per Alviti, ora ai margini del roster.

        Sembre in tema di doping, a seguito del taglio di Dinos Mitoglou serviva un giocatore al suo posto.

        Billy Baron è un tiratore ideale rispetto al flop Daniels.

        Ecco, col senno di poi avrei tenuto Ben Bentil invece di prendere Voigtmann.

        Messina ha oggettivamente migliorato la squadra. L’unico che davvero non sembra convincere è Thomas. Ora i ragazzi devono solo imparare a giocare assieme senza paura di prendersi i tiri, e poi diciamocela tutta, chi si aspettava Shields fuori 4 mesi a ottobre dopo essersi già infortunato ad agosto? Questa è sfiga. Con Shavon in campo alcune sconfitte in Eurolega sarebbe state evitate, e con la sua energia e la sua personalità il danese avrebbe tradscinato gli altri.

  3. Vada per Delaney, il Chacho, Tarczewski e Moraschini, che per una ragione o un’ altra sono andati via, ma Daniels, Grant e Bentil chi li ha scelti?
    Oltretutto per una volta che azzecca una presa a stagione in corso (Bentil), lui cosa fa? Non lo conferma per prendere lo spilungone tedesco (Voigtmann) che finora non sembra ne carne ne pesce.
    Ha preso come secondo play (Naz) una scommessa che ancora non si può giudicare perché è stato più in infermeria che in campo.
    Davies è un upgrade rispetto a Tarczewski ma non è che ci volesse molto. Stesso discorso per Baron rispetto al flop di Daniels.
    Per quanto riguarda Moraschini, non è certo colpa di Messina se ha commesso una sciocchezza facendosi beccare positivo all’antidoping e in ogni caso, anche senza quella fesseria non è che stava disputando grandi stagioni sotto la cura Messina e a prescindere dalla squalifica, anche qui parliamo di upgrade a favore di Tonut rispetto a Moraschini.
    Nel valutare l’operato di Messina non bisogna solo considerare gli aspetti positivi ma anche quelli negativi, perché senza quest’ultimi vorrebbe dire che la stagione europea sta andando alla grande, e non mi sembra che al momento è così, poi magari da domani svoltiamo e, buon per noi, si parlerà di ben altro.

    1. Io dico solo che parlando dell’esigenza di non cambiare troppo per la corretta idea di non stravolgere una squadra da playoff Eurolega e da scudetto, Messina si è visto costretto a rivoluzionare la squadra.

      5 cambi erano obbligatori: i due play Chacho e Delaney, Tarkzewski, Moraschini e Mitoglou. E già parliamo di un terzo di un roster da 15 people. Aggiungiamo il flop totale Daniels e parziale Grant. Siamo a 7.

      Quanto agli acquisti fallimentari. Daniels sembrava una buona opportunità ma in campo era effimero, difendeva zero. Grant ha giocato bene i playoff di LBA dopo un anno straziante.

      Per quanto riguarda i play, nel momento in cui i due play titolari in Eurolega (Chacho e Delaney) ti dicono ciao con poco preavviso (Delaney l’aveva detto da tempo ma il Chacho ha atteso lo scudetto prima di comunicare l’addio) sei nella melma e a mio avviso Messina ha scelto il meglio che c’era sul mercato. Ok, Naz era un’incognita ma quel poco che ha fatto vedere dopo l’infortunio è confortante. Nella partita col Barca a Milano è stato l’unico che ha avuto le palle di provarci fino all’ultimo secondo. Si chiama personalità che unita ad un talento evidente sono certo che porterà soddisfazioni.

      Messina la responsabilità se l’assume in pieno. A fine stagione cerca di migliorare la squadra e calcolando i cambi obbligatori quest’estate ha dovuto stravolgerla anche rinnegando e quindi ammettendo gli acquisti sbagliati della stagione precedente.

      L’unico appunto che faccio, e che ho sempre fatto sin dai giorni dello scudetto è stato relativo a Ben Bentil che col suo fisico sotto canestro riusciva spesso a imporsi, ed aveva punti nelle mani. Si poteva tenere Ben che si era integrato perfettamente in famiglia col suo fare da orso sorridente, ma sotto le plance sapeva farsi rispettare.

      Detto questo, Voigtmann, idealmente il sostituto di Mitoglou, sta faticando esattamente come Melli, Tonut e Datome, gli italiani più impiegati all’Europeo, peraltro disputato bene dal tedesco. Se diamo un chance ai tre italiani, uno dei quali, Datome che non si sa gestire, si è sparato con la benevolenza del coach un mese di ferie travestite da infortunio, penso che un po’ di tempo per entrare in forma dopo aver saltato il riposo e la preparazione prestagionale dovremmo accordarlo anche a Voigtmann.

      E poi c’è Thomas. Io ho dei dubbi, ma se stiamo aspettando tutti in questa stagione che per l’Olimpia sta partendo in ritardo per variati motivi, tipo stravolgimento obbligato del roster/infortuni/sfighe, dobbiamo aspettare anche lui.

  4. Saltando Gaetano, lupo 🐺 non hai idea di cosa è Thomas oggi sembra l’oggetto misterioso ma potenzialmente è un super, aspettiamo d’accordo sul tenere Ben Bentil. Ci vuole pazienza

  5. Tatticamente Thomas e’ quello che ci serve, un esterno che sa farsi rispettare anche in area, il giocatore bidimensionale che aspettavamo da tempo. Purtroppo il rendimento non rispetta in pieno le attese (oggi è la giornata mondiale dell’eufemismo) e non so se dargli ancora qualche chance o pensare già al dopo. Visto però che Shields ha problemi e potrebbe non recuperare presto, forse vale la pena di guardarsi attorno in quella zona. Per il resto non toccherei niente, il roster e’ di alto livello, entrando in forma Pangos poi la musica cambia.

  6. Le cose miglioreranno quando tutti saranno abili e arruolati, ora difficile che tutto funzioni bene, manca il miglior giocatore ed il tiratore preposto ad aprire le difese.
    Vedremo, per ora resistere é l’imperativo.

Comments are closed.

Next Post

"La situazione attuale è inaccettabile". L'ad del sindacato giocatori di EuroLeague alza la voce

Bostjan Nachbar, ad di ELPA, il sindacato dei giocatori di EuroLeague, ha rilasciato una lunga intervista a basketnews
Bostjan Nachbar

Iscriviti

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: