EuroLeague rilegge Efes vs Olimpia Milano nei numeri. L’Efes ha dominato il primo tempo con fantastiche percentuali al tiro: 10/15 da 3, 3/4 per Adrien Moerman, due da Shane Larkin e Vasilije Micic. 67% da 3, meglio del 9/15 da 2, ovvero 60%.
Nel secondo tempo è 1/10 da 3 per l’Efes. Micic mette l’unica tripla. La squadra di casa passa a 4/11 da 2 nel terzo quarto, 36.4%.
Milano era al 50% da 2 nel primo tempo, 11/22, con 4/12 da 3, ovvero il 33.3%. Nella ripresa fa 13/18 da 2. La squadra non perde un pallone nella ripresa e smazza 13 assist (22 alla fine).
A parte tutto molto contento che Kaleb pare esserci con la testa …
Il Signor Kyle Hines, che il dio dei canestri ce lo conservi a lungo, ieri sera, dopo due partite e mezza di “appannamento” ha fatto vedere cosa vuol dire “cervello da basket”. Fosse 10cm più alto non ce lo saremmo goduto in Europa.
E comunque il suo ce lo mette sempre.
Esempio di professionalità se ce n’è uno.
Oltre che manuale del basket dispiegato al volgo e all’inclita.
Il blocco per il canestro di Shields normalmente lo fa uno 15cm più alto. Pazzesco.
Si, ma Hines è 1,98 x 15 cm più degli altri di larghezza
Tra le tanti qualità di Hynes c’è anche quella di non abboccare alle provocazioni al punto tale che mi pare non ci provino neanche più con lui.
Non ho neanche memoria nelle numerose partite di Milano viste in TV di falli tecnici a suo carico.
Insomma uno di quei leader silenziosi che ogni allenatore vorrebbe in due/tre copie distribuiti nei vari ruoli nella sua squadra.
A livello europeo Hines è una roba unica e non replicabile. Dunston è simile a livello difensivo, parliamo comunque di un lungo che non supera i 2.05. In attacco però non ha quelle letture.
Uno simile che fa quel lavoro e ha anche la stazza è Vesely. il ceco bravissimo a cambiare, tant’è che spesso Obradovic lo usava addirittura come uomo in punta per mettere pressione sulla palla. Anche lui però non ha quella capacità di leggere dallo short roll.
Altro lungo molto bravo a cambiare è Davies, che inoltre ha altre mani in attacco.
Se vogliamo proprio trovare il paragone con Hines, più che Barkley, è Draymon Green di Golden State.
Quando parliamo di Sir Kyle comunque parliamo di fatto di un “pezzo unico”, comunque.
No dai, non Green, uno dei giocatori più detestabili e dirty della lega.