Il futuro di Ettore Messina? E’ il tema del giorno, e allora ecco l’opinione della redazione di ROM sul coach di Olimpia Milano. Attenzione, pezzo lungo.
Fabio Cavagnera
Messina ha portato una mentalità diversa in casa Olimpia e sta portando la squadra stabilmente nell’elite europea, cosa precedentemente avvenuta solamente e come ‘one shot’ nella stagione 2014. Io credo stia anche facendo esperienza con la nuova Eurolega: sembra paradossale per un allenatore con la sua storia, ma si tratta di un campionato completamente diverso, rispetto a quando lui ha vinto tutto precedentemente in Europa. E si tratta di un ulteriore step per lui, anche per capire cosa vuole fare in futuro.
L’Olimpia è all’interno di un progetto, che sta portando risultati importanti ed è giusto venga proseguito anche nelle prossime stagioni, per provare a raccogliere i frutti con le vittorie. Però comprendo la necessità per Messina di capire se vuole continuare a vivere stagioni così intense, lunghe e molte dispendiose a livello mentale e quindi di voler aspettare la fine della stagione. Comunque credo che Milano, nel caso lui decidesse di non continuare, non avrebbe problemi a trovare un coach di primissimo piano, vista la crescita e le ottime referenze sempre arrivate da tutti sulla serietà di società e progetto, tra l’altro già molto ben avviato.
Andrea Maiocchi
Messina ha riportato l’Olimpia ad alti livelli in Europa, dove avrebbe potuto esserlo sempre sulla carta, ma non lo è mai stata sul campo: giusto continuare il progetto e tirare un bilancio più importante tra due anni. Il livello della sua organizzazione è top in Europa (lo ha riconosciuto anche Melli, per esempio) e tre anni inframezzati dal Covid non sono sufficienti per coglierne a pieno i frutti. Andare a San Antonio con la squadra in ricostruzione a oltre 60 anni ha senso? Per me no, quello che c’è oggi a Milano vale molto di più
Dario Destri
Messina ha portato una identità europea di altro livello all’Olimpia ed è naturale che Armani voglia continuare così. La situazione è chiara: se Messina vuole resta, è tutto nelle sue mani. Lui stesso ha detto più volte di essere tornato soprattutto per il doppio ruolo e un doppio ruolo come questo può chiedersi dopo 3 anni (anzi due e mezzo)? Non lo so, ma in ogni caso credo che da questa decisione passerà il futuro di Chacho e Hines ossia sostanzialmente il futuro mercato. Auspico una decisione ben prima dell’estate. Personalmente crederei a un addio solo in caso di panchina nba assicurata, questione a cui credo ormai pochino.
Francescomatteo Bertoli
L’unico scenario estremo in cui non riuscirei a vedere Messina ancora sulla panchina dell’Olimpia Milano è FORSE quello del Grande Slam: vince tutto quest’anno, i veteranissimi (Hines, Rodriguez, Datome) appagati dell’esperienza cambierebbero aria e lui farebbe il proverbiale “passo indietro” coprendo il ruolo di P.O.B.O e magari promuovendo il suo ruspante assistente a capo allenatore.
Ripeto, scenario estremo. Messina ha ancora dentro un intenso furore agonistico e voglia di marcare ancor di più, in Italia ed Europa, quella che in America chiamano “Legacy” e per farlo c’è un solo modo, vincere, ed un solo posto, Milano.
NBA? Non ha senso neanche se lo chiamassero gli Spurs del suo mentore Gregg Popovich. Milano è la sua “franchigia”, una power house 5 stelle deluxe nel panorama della pallacanestro europea dove lui può lavorare in serenità certo del sostegno di tutta l’organizzazione. I giocatori vengono a giocare sotto la Madonnina PER LUI e questo è un lusso che poche società vantano in Europa, un lusso che rimarca come l’accoppiata Messina-Milano abbia la chimica perfetta come lo fu, negli anni d’oro, Popovich-Spurs.
Luca Guazzoni
La mia tesi: Messina resterà a Milano. La mia spiegazione: vigilia di AS Monaco-Olimpia e ci sentiamo per la sua frase di smentita sulla sua nomina a ct dell’Italia; si parla di altre cose, io lo incalzo sul futuro – visto che tra me e lui c’era stato un misunderstanding alla prima conferenza di stagione sul tema – e lui mi dice solo: “Non ti devi affatto preoccupare per il mio futuro in Olimpia”. Il Mio Pastore mi perdonerà, non sono decorsi i termini di prescrizione ma il tema è scoperchiato e il retroscena è succoso. Il senso del suo statement ufficiale è che lui vuole solo confermarsi in Olimpia ma da quella telefonata ho inteso che i famosi due anni di opzione già iscritti nel contratto in essere non sono solo un’opzione – appunto, scusate la ripetizione – ma una solida certezza…
E, commento a latere, ci mancherebbe altro. Armani parla di Olimpia più bella. Io, aggiungo, rimarco come questo progetto, con Messina sul pino e nella stanza dei bottoni, abbia preso una crescita verso l’esponenzialità: perché per uno scudetto perso, c’è una Final Four conquistata e chissà cos’altro. Qui, qualcuno – e sono sempre gli stessi – non capisce che i trofei sono importantissimi ma le emozioni, i percorsi non valgono affatto meno. E Colonia 2021, la gioia dei playoff contro il Bayern, il dolore acuto per quegli otto secondi tra il ferro di Punter e il canestro di Higgins non sono scambiabili con nessuno dei trofei vinti da Repesa o Pianigiani. Non includo Banchi perché quel tricolore mancava da troppo tempo.
Quindi Messina a vita. Senza se e senza ma. Il POBO sa di aver trovato l’America in Europa, con un club con infrastrutture top – in attesa del PalaItalia che potrebbe forse diventare la nuova casa dell’Olimpia – e un’organizzazione come piace a lui – stile CSKA -. E Re Giorgio sa di aver trovato il meglio del meglio.
Kevin Martorano
Anche io non vedo Messina fuori da Milano, credo che avendo firmato un contratto da P.O.B.O e non da semplice “coach” voglia dire che resti a Milano quantomeno per tanti anni. Magari vuole aspettare fine anno per fare un bilancio della stagione e vedere sia se lui ha ancora energie e voglia di andare avanti e sia se il sistema che ha creato può ancora competere ad alti livelli. Non avrebbe però molto senso lasciare, qualunque saranno i risultati di questa stagione, visto che, come detto già dagli altri, Messina ha portato Milano ad essere una delle squadre più ambite dai giocatori in ambito europeo.
Io sono d’accordo più o meno su tutto quello scritto negli interventi dell’articolo e sul fatto che le F4 di Colonia valgano molto di più di due titoli LBA. Condivido il fatto che restare per altri due anni (al di la della semplice panchina) significa portare a termine un ottimo lavoro su larga scala con la crescita quinquennale del roster e di tutte le funzioni interessate: Sono convinto che l’eventuale scelta di tornare in NBA possa essere dettata solo dalla possibilità che gli potrebbe essere offerta di avere il successo personale che non ha potuto avere come vice anche oltre Atlantico e di smarcarsi in prospettiva dalla diatriba sul numero di partite in Eurolega che diventerà pressante nei prossimi mesi in maniera da avere le mani libere per eventuali cariche federali nel futuro. Vincere Eurolega e magari anche LBA probabilmente porterebbe a seguire queste via d’ascita. L’unico dubbio che ho è sulla tempificazione lasciata da Messina perchè a fine stagione mi pare un pò difficile che resti libero un altro coach di alto livello, è in questi mesi che si costruisce non a luglio anche se sono convinto che la dirigenza si cautelerà precauzionalmente. Personalmente credo e spero che Messina resti, però immagino chiederà ancora maggiori garanzie sugli investimenti, logici per restare ad alto livello europeo. E’ un professionista serio e per questo merita rispetto sulle garanzie, Armani lo sa e per questo probabilmente ha giocato un pò d’anticipo.
Spero decida di restare in entrambi i ruoli per almeno due anni ancora. Il capo allenatore in una realtà di primissimo piano come l’Olimpia è massacrante ma spero il PO BO abbia ancora l’energia necessaria. In alternativa almeno si confermi come presidente e riesca a colore il sogno europeo di noi tutti
Coronare
La permanenza di Messina è di per se una garanzia per noi appassionati Olimpia, anzi direi “la garanzia” per eccellenza
Io spero che Messina resti per tanti anni, perché ha portato l’Olimpia ad alto livello in Eurolega in modo stabile e consistente e dall’esterno si ha la chiara percezione di un progetto in corso e della coesione che c’è nel Gruppo. Tra l’altro Chacho e Hines senza Messina difficilmente sarebbero venuti a Milano, per dire che il Coach nell’Eurolega attuale è indispensabile per attirare talenti desiderosi di giocare per lui.
Se Messina dovesse andarsene, Pozzecco da secondo sta imparando dal Coach la gestione di una squadra di Eurolega con 90 partite a stagione, è un bravo allenatore e l’aveva dimostrato a Sassari.
Dovesse Messina partire, magari per guidare da First Coach una franchigia NBA (che era la sua ambizione quando raggiunse Popovich agli Spurs) una chance a Pozzecco la darei.
Ps: Messina mi ha fatto impazzire durante la finale contro Tortona, quando si è arrabbiato per la rimonta, ha chiamato Time Out, ha fatto una sfuriata di 10 secondi ed è stato in silenzio per tutto il resto del tempo coi giocatori a guardarlo annichiliti.
La mia sensazione , viste anche alcune situazioni del passato, e’ che Messina abbia creato un gruppo (Shields, Rodriguez, Hines, Melli, Datome) di grandi giocatori e grandi uomini e a questo gruppo leghi anche la sua permanenza a Milano. Finché tengono loro, tiene anche lui. Capisco l’allenatore che si fida di certi uomini, ma il dirigente deve pensare più avanti, deve pensare al dopo, al nuovo Rodriguez ecc. Lui cercherà di tirare il massimo da questo gruppo e poi saluterà lasciando la società a gestire il passaggio generazionale ed i tifosi a ricordare con nostalgia di quando c’era lui. Cosa posso fare se Messina dirigente proprio non mi piace?
Io dico solo che senza Ettore Messina Chacho e Hines (e forse Melli, Datome e Shields) giocherebbero altrove e dunque questa Olimpia non ci sarebbe e le FF l’anno scorso non sarebbero state raggiunte.
Messina non pensa in avanti? Ma quando mai in Italia un coach di prima scelta come Pozzecco avrebbe accettato di fare da secondo allenatore, se non si fosse trattato di Messina, che dopo l’esperienza NBA che l’aveva visto contraddittorio di Popovich si è reso conto delle potenzialità di costruire il successo basandosi anche su pareri contrari di qualità.
Non credo che il Coach intenda sfruttare fino all’ultimo i Big Five da te citati (e peraltro da lui reclutati) per poi lasciare quando lasciano loro.
Personalmente con Messina al timone mi sento al sicuro, perché vedo un’organizzazione e un progetto e una coesione e un entusiasmo mai vista prima nell’era Armani, entusiasmo che si avverte ad ogni partita.
E proprio Giorgio Armani è un fervido sostenitore di Messina manager e coach. Giorgio Armani patron dell’Olimpia, che ha investito decine di milioni nella squadra, rilevandola da una situazione precaria in odor di fallimento, dopo aver visto che essere main sponsor non aiutava abbastanza. Se ha fiducia lui, lo stilista Giorgio che come imprenditore non è secondo a nessuno e da quando ha rilevato l’Olimpia ha conosciuto anche parecchie delusioni ma ora è entusiasta del manager e del coach Messina, chi sono io per dubitare?
Credo che l’unica possibilità che il nostro coach possa lasciare il nostro progetto da lui stesso avviato è l’occasione di poter coronare il suo sogno, quello di poter essere il coach di una franchigia di NBA ed è l’ultimo tassello che aggiungerebbe alla sua già fantastica e strepitosa carriera vincente.
Da tifoso, egoisticamente, spero invece che rimanga a Milano sia come Presidente sia come Coach o in seconda battuta, come Presidente delegando qualcun altro ad allenare, anche se, a mio parere, è più facile che molli tutto o rimanga con entrambi i ruoli. Sono poche le realtà europee che possono permettersi una grandissima proprietà (Giorgio Armani) come la nostra, solida e ben strutturata e in questa seconda voce gran merito è di Ettore Messina. Per tutto ciò spero che Ettore non ci pensi una, dieci, cento, mille ma un milione di volte prima di abbandonare una squadra che lui stesso ha contribuito a far diventare quello che siamo ora a livello europeo e ha la fiducia incondizionata di Giorgio Armani, che ai tempi di oggi non è poco ma moltissimo.
La NBA e’ il sogno di tutti coloro che giocano o lavorano nel basket ma secondo me a 61 anni sta pensando ad un nuovo ruolo perché la panchina, pur con l’ottimo staff che ha attorno, resta un mestiere molto stressante. Ormai l’esperienza americana l’ha fatta, si è tolto delle soddisfazioni e qualche colpo e’ rimasto in canna, così va la vita. Per questo credo che voglia tirare 1-2 stagioni al massimo con questo gruppo e poi passare la mano al Poz o chi per lui e passare a una scrivania, magari Milano o sostituire Baraldi oppure perché no? Eurolega. Mie speculazioni, ovviamente.