La Visione del Guazz | Micovsessualità

guazzoni 17

Il mondo del basket si divide in due categorie: chi ama Micov e chi non capisce nulla. Io sono un caso unico: la mia è una venerazione completa, intellettuale e carnale. Micovsessualità, l’ho chiamata. Irrefrenabile. Incalcolabile. Trascendentale. Oltre la logica. Oltre la ragione. Oltre la fede. Una passione che, e mi vergogno un po’, parte da lontano, da quella Cantù di Trinchieri. Lo vedevo giocare e mi chiedevo: ma sono io abbacinato dai suoi occhi oppure questo è forte come bere l’alcol al 95% – quello per lavare i pavimenti -. La carriera poi è arrivata ad altissimo livello (al Cska non ci si gioca perché il procuratore è bravo) ma senza poi vincere quanto si potrebbe pensare. Anche in virtù di un certo caratterino. Chiedere a Djordjevic per info.

Olimpia Milano Zenit
Il gioco da tre punti di Vlado Micov contro lo Zenit

Ora, non dico che senza Micov ieri contro lo Zenit avremmo perso. Dico solo non avremmo vinto. Perché le giocate cruciali, quelle dove il cuore smette di pulsare per quella frazione di secondo, alla fine partono da lui. I sei punti consecutivi – tipo il primo vantaggio dal 6-5 iniziale -, l’assist-gianduiotto per Hines per il pareggio, il canestro del definitivo sorpasso. In più ci piazza il rimbalzo difensivo sull’errore da tre di Pangos. Il tutto dopo un primo tempo in cui sembrava uno zombie.

Quanto è bello Vlado Micov…

Perché sarà vecchio, stranamente di colore itterico, avrà perso un po’ di massa muscolare dopo il Covid (brutta bestia) e avrà pure il fiatone, eppure su un campo da basket dipingerà sempre il paradiso. Troppo più intelligente degli altri. Troppo più astuto. Troppo slavo. Con pregi e difetti che la “fu jugoslavità” comporta.

Vlado Micov
Vladimir Micov, specialista nei buzzer beater

E qui si torna a monte. Se, come l’anno scorso, Vladoski deve fare pentole e coperchi. Prima, seconda, terza e quarta opzione offensiva. Allora non ci siamo. Ma se gli si chiedono 15′ di qualità è ancora un top di gamma. Perché in attacco regala una qualità di soluzioni infinite. In punta sa leggere il gioco, ti porta fuori il lungo e ti porta in post il piccolo (è chiaramente il nostro miglior giocatore spalle a canestro). E in difesa, certo di posizione, non si può chiedergli di correre dietro ai tiratori avversari, ha la malizia di chi non ti tradisce mai.

Vlado Micov non si lamenta mai

Terminata la lettera d’amore per Micov – non nego di pensare a lui per raggiungere il climax nelle mie fugaci comparsate d’amore -, ci sarebbero sempre da sottolineare gli aggiustamenti del Mio Pastore (che mi piega in conferenza stampa, VIDEO). Tralasciando la fluidità dell’attacco, sulla quale – per natura – mi concentro sempre meno. Nel primo tempo l’Olimpia è stata massacrata passando sempre dietro al pick and roll. Si va all’intervallo, lavagna, lezione. Si torna al passato, recente: quintetto piccolo (anche se Tarczewski non mi è dispiaciuto contro l’amico Gudaitis, a parte su un ribaltamento di lato con cui ha servito proprio il lituano che però era sul cubo del cambio) e cambio sistematico. Zenit addio. Micov, Punter, Delaney. Abbiamo battuto una squadra fortissima. Il finale è un delirio. Il rimpianto è solo non poterlo condividere con tutti voi al Forum.

Sergio Rodriguez e Kyle Hines

Ps. Oggi Zainetto malino. Giro a vuoto per LeDay. Pronto a vedere il 30 + 15 di domenica contro Reggio Emilia.

17 thoughts on “La Visione del Guazz | Micovsessualità

  1. Condivo la passione torbida per il nostro Micov, a casa mia detto il Topo (da quest’anno fornito di abbondante formaggio).
    Quindi dovremmo necessariamente incontrarci a duello per decidere chi lo invita a cena per primo.

    Ieri vero killer, il nostro Mr Hyde e Dr Jekyll.

    Sul video però ci hai lasciato in sospeso sulla risposta del Pastore: guarda su o guarda giù?

    1. Lui guarda “vigliaccamente” giù ma dice di non parlarne con i suoi: “Abbiamo il patto di guardare solo alla prossima partita

  2. Come al solito condivido tutto quanto scritto da Guazz!
    Mi piacerebbe dissertare con Lui piu’ approfonditamente sullo zainetto del mio idolo LeDay…

    Per quanto riguarda la Ns. Olimpia di quest’ anno, le soluzioni in attacco sono super differenti dalle passate gestioni, si parla spessissimo solo di difesa, ma la circolazione di palla e le soluzioni offensive attuali sarebbero inimmaginabili se non ci fossero
    i 2 gemelli del tiro (Delaney e Punter), il danese dal 3° tempo potente ed il “marine” LeDay.
    Grandissimi giocatori ma probabilmente come sottolinea Messina, anche grandi personaggi dentro lo spogliatoio.

    Concludendo: Guazz attendo da Te una proposta di costituzione di un Gruppo di Whats-up….per avere scambi di opinioni anche sui simpaticoni della Virtus (in questi giorni sono in “analisi” da un gruppo di psicologi)

  3. Mai dubitato della vittoria di ieri, neanche quando eravamo sotto di 12.
    Era solo una questione di arrivare allo spogliatoio per registrare due viti in difesa e fare qualche canestro in attacco.
    Mi tornavano in mente partite di un po’ di anni fa (80′) quando raramente eravamo in vantaggio all’intervallo, ma altrettanto raramente perdevamo. E sappiamo cosa combinava l’Olimpia negli anni 80.
    Erano anni che non vedevo Milano difendere così e così sicura dei propri mezzi.
    FORZA OLIMPIA !!!!!!!!

    1. Non avevo le tue stesse granitiche certezze fino ad inizio quarto quarto 🙂

  4. Grandi! E sei!
    Siamo veramente una squadra con i controc*gli*ni. In una serata dove forse le energie non abbondavano, non abbiamo mai mollato e continuato a giocare il nostro basket e nei momenti clutch non sbagliamo MAI!
    Lo Zenit non è un caso che si trovi in quella posizione di classifica: ottima organizzazione sia offensiva (ma con Pangos non è una sorpresa) che difensiva, a coprire tutte le linee di passaggio. Non l’avrei mai pensato di dirlo di una squadra con Pangos, Baron e anche Gudaitis. Complimenti a coach Pasqual.
    A onor del vero è andata anche bene che nel secondo tempo non hanno più messo triple.
    Welcome back Professore!

    1. Ma non le hanno più messe anche per come hai cambiato il modo di difendere… Le cose non avvengono mai per caso (beh, circa)

    1. Micov divide, lo capisco razionalmente. Però è davvero celestiale quando ha voglia.

  5. Mi associo al revival, sento anch’io il profumo degli anni 80 e si anch’io adoro il professore ma non solo

    1. Se come è vero nel secondo tempo non hanno messo (quasi) tutti i tiri, il merito è esclusivamente della nostra difesa.

  6. l’altro giorno guardando il video della conferenza stampa ero imbufalito….
    pensavo: io non posso andare al forum e puo’ andare uno che si impappina x 10 secondi su printezis e che fa una domanda del genere a Messina????
    oggi scopro che sei stato tu e mi rallegro, ovviamente eri al 3 vodka redbull e troppo contento x poter capire quello che stavi dicendo!
    grande guazz!

    1. No, stavo cazzeggiando con un mio amico su Spanoulis e quando ho chiesto il microfono mi sono reso conto che avevo completamente rimosso la domanda che volevo fare… Poi ovvio che ero al terzo VodkaRedBull in sala stampa 🙂

  7. E’ chiaro che il professore piace a tutti noi per quel suo modo un po retrò e non molto atletico di rappresentare l’arte cestistica sul campo, basta che inizi a metterla con continuità, cosa che ad oggi non ha mai fatto , anche per i motivi a tutti noi noti

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