L’Olimpia Milano continua il suo percorso netto in campionato e fa suo anche il derby sul campo di Cantù. La soddisfazione di Ettore Messina, dopo la fine del confronto: “Prima di tutto voglio fare i complimenti a Cesare Pancotto e alla sua squadra. Dopo tanto tempo fermi non era facile giocare come hanno fatto oggi, soprattutto nel primo tempo, con ritmo, efficacia, attaccando bene il ferro“.
L’analisi del match: “Noi venivamo da una settimana in cui non ci siamo allenati e credo si sia visto soprattutto nella difesa del primo quarto che oggettivamente è stata mediocre, ha concesso troppe penetrazioni e troppe iniziative a Jaime Smith e non solo. Una volta sistemata la difesa siamo cresciuti, abbiamo concesso 14 e 13 punti a Cantù negli ultimi due quarti, e anche in attacco abbiamo avuto una buona circolazione di palla che ha portato alle otto triple su 10 di Sergio Rodriguez“.
Il rientro degli infortunati ed il prossimo impegno: “E’ positivo essere riusciti a dare minuti ad un arrugginito Punter e ad un arrugginito Moraschini, domani si alleneranno e faranno un passo avanti ulteriore. Adesso è fondamentale prepararci alla partita di mercoledì con la Stella Rossa che per noi è molto importante”.
Vincere contro Cantù è sempre bello!
Hanno onorato la partita, partendo con un’energia, una voglia e una precisione che un po’ ci hanno messo in difficoltà.
È stata una partita divertente, in un periodo in cui noi tifosi ne abbiamo veramente bisogno.
Non è necessario essere esperti di basket per avere saputo, prima che tornassero in campo dopo l’intervallo, che la partita sarebbe cambiata e Milano avrebbe prevalso – semplicemente né l’una né l’altra squadra avrebbero potuto continuare come stavano facendo.
Infatti Milano s’è messa a difendere, quindi a trovare attacchi più agili e veloci che l’hanno favorita e permesso di segnare 30 punti in un quarto, e Cantù ha perso la lucidità per continuare a essere efficace come lo era stata.
Normale.
L’Armani in attacco nel primo tempo era affaticata e complessa, senza essere efficace, del resto Punter dopo il lunghissimo stop non è ancora l’uomo del precampionato, e si è visto non soltanto dai pochi punti che ha fatto, ma dai pochi tiri che ha preso e dall’affanno che ha dimostrato nel vedere gli spazi aperti nei quali creare vantaggi, come faceva di solito, e nell’usarli per se stesso o per i compagni.
E Moraschini in un certo senso ha mostrato lo stesso affanno.
Così se i tuoi esterni non supportano il gioco, diventa dura, ma soprattutto diventa insoddisfacente, come lo siamo stati nel primo tempo.
Per fortuna in squadra abbiamo dei campioni, e in particolare uno del calibro di Rodriguez, che ha tirato fuori dal cappello una prestazione eccezionale che ci ha tenuto a galla prima, e poi ha sostenuto il punteggio nel secondo tempo, quando ci siamo messi a giocare come sappiamo.
Mi sembra di dovere annotare una cosa importante: il sistema di Messina è tanto efficace quanto fragile e delicato.
Basta star fuori dalla palestra per una settimana, come è successo all’Olimpia, e tutto si arrugginisce: non dev’essere facile giocare a questi livelli con tanta organizzazione che si basa sui dettagli, sui tempi esatti, sugli spazi perfetti.
Ammirazione ancora maggiore per i giocatori che ci riescono.
Micov è una sicurezza!
È vero che non è previsto che giochi insieme a Shields, in quanto in teoria sono lì entrambi per lo stesso ruolo, oggi però Messina ha provato a tenerli insieme, forse per un esperimento che potrebbe essere utile in futuro, e non mi sembra che abbia funzionato tanto bene.
Giusto un’impressione, ma non mi pare che in due siano meglio della somma di ciascuno di loro.
È possibile che sia dovuto al fatto che sono troppo abituati ad occupare gli stessi spazi, che sono i loro.
Anche se non ha fatto punti, mi sento di dire che Moretti è migliorato parecchio, ha avuto un cambio di testa rilevante, secondo me.
Ha difeso molto meglio, e soprattutto in difesa ha occupato finalmente gli spazi che credo gli siano richiesti.
L’ho visto muoversi con meno affanno e più precisione, ed è un grande sollievo.
Per questo cambio di mentalità, forse, in attacco ha mostrato l’intenzione di andare oltre quello che sa fare, servendo i compagni e creando vantaggi per loro, invece di piazzare i suoi tiri che sappiamo sono letali.
Significa che sta ampliando la sua visione del campo e del sistema, ed è molto importante che lo faccia. Le sue qualità d’attaccante puro risalteranno ancora di più.
Bene.
Grazie Palmasco per il solito polpettone!
Figurati, è un piacere.
Grazie per l’attenzione.
Uffaaa Roberto Monti, ma non avevi un software per bloccare in automatico il polpettone di Palmasco? Mi hai illuso ahahaha
Andrea, purtroppo il software non è affidabile al 100%, per adesso su 3 me ne ha bloccati 2, mentre quello di stasera me lo sono dovuto sorbire….temo dovrò cercare qualcosa di meglio per essere veramente Palmasco FREE ,comunque non dubitare, se lo trovo ne prendo un’altro e te lo regalo…
Ok ti ringrazio anticipatamente Roberto. Ci conto! Cmq “Palmasco FREE” è bellissima
Concordo con Palmasco al 100% con Moretti, è esattamente quello che ho notato anche io. L’azione in cui si è preso quel tiro da 3 sbagliato se l’è costruita lui di pura intelligenza. Difensivamente però è ancora più foga che precisione.