Massimo Selleri, su Il Resto Del Carlino, analizza il momento della Serie A partendo dai dubbi della Virtus Bologna sull’anticipo di domani contro la VL Pesaro.
I marchigiani attendono infatti per oggi i referti sugli ultimi tamponi effettuati dal gruppo squadra dopo l’emergere di un’altra positività oltre a quella di Tyler Cain.
“Produrre uno spettacolo che nessuno vede dal vivo, dato che i palazzetti non possono aprire le proprie porte al pubblico e che pochi guardano in televisione, visto i dati di ascolto non confortanti, è un’operazione che non sembra avere un particolare senso, anche perché si mette a rischio la salute dei giocatori e degli staff che li accompagnano”
“Basket city, vale a dire Virtus e Fortitudo, avrebbe voluto fermarsi da tempo come del resto sta lentamente facendo il paese a macchia di Leopardo”
“L’esperimento di ripartire è stato fatto, ma non sta funzionando e forse, visto che bisognerà chiedere altri quattrini all’Esecutivo, è bene allinearsi con quelle che sono le posizioni governative più o meno esplicite”.
Che nessuno guardi le partite in TV o sul player, è una forzatura. Se il parametro è quello del calcio, può starci, ma personalmente e per moltissima gente che conosco, non è possibile fare a meno del basket. Poi dobbiamo considrrare l’indotto di questo sport che sovente non ha alternative.
Solita Pravda alla bolognese, l’anno scorso bisognava proseguire, quest’anno bisogna fermarsi (V non è in testa e F sta un po’ in basso..).
Bolognesi patetici
Se la Virtus fosse prima e la Fortitudo nelle prime otto, chissà se sarebbero sempre dell’idea di sospendere il campionato. Ecco le tipiche squadre che pensano prima di tutto ai loro interessi.