Ario Costa, presidente della VL Pesaro, lancia il suo grido di allarme dalle colonne de La Gazzetta dello Sport.
«Cerco di essere ottimista, ma in uno scenario del genere diventa sempre più difficile arrivare in fondo. Ci proveremo, ma la situazione èseria, noi non ci chiamiamo Armani. Senza pubblico, un club come il nostro perde almeno mezzo milione, ovvero un terzo del budget investito che, quest’anno, è stato superiore al solito. Così non respiriamo. Con il tetto delle 200 presenze, al netto degli addetti ai lavori (125 persone, ndr), non resta nulla. Non ci pago nemmeno i tamponi».
Premettendo che Giorgio Armani i soldi non li ha trovati una bella mattina sullo zerbino di casa, verrebbe da chiedersi perché mai la VL Pesaro non abbia solo detto no al progetto di Livio Proli (ripartenza dalla Serie A2, squadra italiana e cittadella per i giovani) arrivando addirittura ad alzare il budget della scorsa stagione.
Non capisco perché ogni volta che si parla di budget devono sempre fare riferimento a Giorgio Armani perché cone scrive giustamente Alessandro Maggi “Giorgio Armani i soldi non li ha trovati una bella mattina sullo zerbino di casa”..e poi suona ipocrita detto da un presidente di una squadra che in un periodo di crisi ha addirittura aumentato il proprio budget come sottolineato da Alessandro
Questa era la mi domanda di ieri in altro post/ ma le società come stabiliscono i budget? E se (buona fede?) sbagliano i conti perché immaginano un palasport pieno ogni settimana, perché deve essere lo stato a metterci soldi?
bella domanda. sa abbastanza di populismo di infimo livello