Buongiorno Olimpia, la rubrica quotidiana di cui non si sentiva il bisogno che ci accompagnerà ogni mattina al risveglio in questa fase pre-estiva.
Inorridisco quando sento dire che il blocco o una sola retrocessione permetterebbe di affrontare con meno ansia la stagione. Non è obbligatorio giocare in Serie A, ci sono delle regole al di là della Lega, che vuole comunque crescere ed andare avanti. Si tratta di un campionato professionistico che ha delle regole che vanno rispettate
Umberto Gandini a RaiSport
Parole straordinarie del presidente di LBA Umberto Gandini. Sempre più il nostro presidente.
E allora ci torna alla mente la tanta melassa sopportata in queste settimane, dove la tragedia reale del nostro paese diventava anche occasione retorica per celare chi non voleva più pagare i salari di giocatori, allenatori, dirigenti e uomini del settore giovanile.
«Non è obbligatorio giocare in Serie A». Ripartiamo da questo. Ma facciamolo davvero. Cambiare le regole oggi sarebbe un pugno in faccia alla crisi, ma chiudere ancora gli occhi davanti a chi le aggira sarebbe criminale.
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Devo dire che ero prevenuto, Gandini viene dal mondo del calcio con quel che ne consegue, ma salvo controprove, mi sembra la persona giusta al posto giusto. Chiaro, diretto e concreto. Bene così e che i Baraldi si fottano
Non so se sia l’upmp giusto ma lo appoggio quando parla di rigore (non nel senso calciatico del termine). La stagione prossima ci traghettwra’ verso il basket del futuro: ricostruiamo, re-inventiamo ora, affinche’ il movimento cresca! In una recente intervista Djorgevic diceva che l’elemento trainante e’ la Nazionale: facciamo un progetto serio di costruzione del basket del futuro. Facciamolo ora!