Buongiorno Olimpia, la rubrica quotidiana di cui non si sentiva il bisogno che ci accompagnerà ogni mattina al risveglio in questa fase pre-estiva.
Ho conosciuto la A2 in tre momenti diversi. Quando vinsi con Biella e Casale c’erano altri numeri e altri organici. Nel primo caso lanciammo Matteo Soragna, poi capitano della Nazionale, nel secondo Ricky Hickman, che avrebbe vinto l’EuroLeague con il Maccabi. Non sta a me dire cosa sia giusto o sbagliato, contano gli obiettivi alla base di una scelta: con 32 o 28 squadre non posso dire che il principio sia la qualità
Marco Crespi per il QS con Alessandro Maggi
La Serie A2 non ha un numero sufficiente di giocatori italiani per avere così tante squadre. E io ho vinto la classifica dei giovani. Vogliamo fare in modo di alzare la competitività interna? Bisogna ridurre il numero delle squadre. Dobbiamo fare in modo che i giovani italiani siano in grado di giocare in Serie A tra 4 anni. Non l’anno prossimo
Marco Sodini per basketuniverso con Alessandro Saraceno
Per fortuna, nostra e del basket italiano, un’enorme banalità trova proseliti: ma che diavolo di crescita vogliamo proporre ai nostri giocatori diluendoli in una Lega da 28 squadre?
E allora invochiamo il presidente della FIP Gianni Petrucci, perché del resto poco ci importa. Lo sappiamo, l’A2 è stata allargata qualche anno fa per recuperare le grandi piazze.
Una scelta saggia che non caso, prima dell’emergenza Coronavirus, ci stava regalando il campionato con maggiore successo al botteghino e non solo.
Ora, tuttavia, ancor di più in questa situazione di precariato, è arrivato il momento di tornare al passato. Criteri chiari, abbattimento degli organici, e aumento delle retrocessioni per la creazione di un’Eccellenza amatoriale che lasci la Serie A2 a non più di 18 squadre, con massimo due stranieri.
Creiamo qui, in uno scenario competitivo più alto, il nostro futuro. Il risultato sarebbe ben maggiore del 6+6 in Serie A (ovvero italiani “usa e getta”): un altro obbligo da abbattere.
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Anche secondo me la A2 deve essere il trampolino di lancio degli italiani, specie dei piu’ giovani. Cogliamo questa occasione per rifondare un po’ il sistema.