Daniel Hackett, ora stella del Cska, nella sua intervista concessa al sottoscritto per il QS ha anche parlato di Giorgio Armani e Olimpia Milano:
Non ci sono parole per descrivere la sua classe, e le sue azioni. Giorgio Armani è sempre in prima fila
Interessante il progetto di Ettore Messina di ripartire da un leader come Sergio Rodriguez. Dovranno forse fare ancora qualche aggiustamento in estate da quel che leggo, ma stanno facendo le cose giuste per puntare ai playoff di EuroLeague
- Alessandro Maggi a MadeInBo: Ad oggi Virtus superiore nel reparto italiani
Alessandro Maggi di realolimpiamilano è intervenuto a “MadeInBo” nella trasmissione condotta da Federico Fioravanti.
Nel corso del programma, si è parlato del confronto tra gli italiani di Olimpia Milano e Virtus Bologna: «A mio parere l’arrivo di Achille Polonara sposta in questo particolare confronto la bilancia verso Bologna – il commento di Maggi – guardiamo le ultime finali scudetto. Milano ha perso Gigi Datome e inserito tre giocatori, Flaccadori, Caruso e Bortolani, tutti da testare a quel livello lì».
Ovviamente, davanti c’è una stagione per crescere: «Ma i Pajola, gli Hackett e i Belinelli hanno già dimostrato di poter dare il loro contributo in una finale, sperando poi in un pieno recupero di Awudu Abass. E Polonara è un giocatore da corsa Scudetto. Milano ha Melli, un mvp, e Ricci, giocatore preziosissimo. Mentre Tonut, a prescindere da commenti e opinioni, è rimasto a guardare».
Può essere questa la stagione del rilancio per Stefano Tonut? «Il Mondiale è un’altra cosa, non ricercherei in quella competizione le basi per quelle che affronterà l’Olimpia. Il dato di fatto è che Tonut è partito benissimo con l’Olimpia, poi si è infortunato quando lo spazio poteva anche aumentare, quindi si è un po’ perso. Deve essere pronto a dare tutto in pochi minuti, poi ne raccoglierà i frutti».
- Christos Stavropoulos: A Brescia per dare il meglio anche se non pronti come vorremmo
Sabato sarà il giorno del grande esordio stagionale di Olimpia Milano. Nel corso della presentazione di Maodo Lo, il GM Christos Stavropoulos ha fatto il punto in casa biancorossa.
«Solo oggi (giovedì, ndr) abbiamo fatto il secondo allenamento con tutta la squadra. Dalle prime partite però i segnali sono stati positivi. Crediamo quest’anno di avere una squadra più profonda, più atletica, ma anche più esperta con un giocatore come Mirotic. Questo ci rende un team molto interessante, in grado di proporre un bel gioco».
Ora la Virtus Bologna: «Non arriviamo pronti come vorremmo. Saremo alla Supercoppa con tre soli allenamenti di squadra come detto, ma lo stesso vale per Bologna. Queste partite arrivano troppo presto, ma saremo a Brescia per fare il nostro meglio».
Una situazione inevitabilmente di transizione: «Al Pireo, per esempio, ci mancavano sette uomini, Brescia invece si allena da un mese, ma resto molto ottimista. Speriamo di restare sani e dimostrare quello che possiamo fare».
- Stavropoulos su Maodo Lo: Siamo sempre stati sulle sue tracce
Christos Stavropoulos, GM di Olimpia Milano, è stato come sempre gran cerimoniere della presentazione di Maodo Lo allo Star Hotel di Piazza Fontana.
Parole di grande stima per il giocatore tedesco: «Siamo felici di presentarlo. E’ un giocatore che abbiamo sempre apprezzato per entusiasmo, tiro e atletismo. Felice che sia qui con noi, ancora di più ora che è campione del Mondo. Lui come Voigtmann. Tanti complimenti».
Possibile un parallelismo con Malcolm Delaney? «Non si fanno paragoni. Ma solo citare un giocatore così credo sia importante anche per Maodo. Non casualmente siamo sempre stati sulle sue tracce: è stato importante portarlo qui».
- Maodo Lo e il titolo mondiale: Combinazione di talento, continuità e conoscenza
Maodo Lo, nuovo play tedesco di Olimpia Milano, è stato presentato nella giornata di giovedì 21 settembre allo Star Hotel in Piazza Fontana.
Il giocatore ha parlato del titolo iridato con la Germania: «E’ stata una grande esperienza, e le esperienze aiutano sempre un giocatore. Sicuramente vincerla aiuta ad avere fiducia, e con Voigtmann c’era già conoscenza».
Qual è stato il segreto del basket tedesco? ««La chiave è in primo luogo una buona generazione di giocatori che si è impegnata a giocare insieme per tanti anni, sacrificando il tempo libero. Insomma, una combinazione di talento, continuità e reciproca conoscenza. A questo si aggiunge la crescita di qualità della lega tedesca».
Ora l’Italia: «Mi aspetto una lega competitiva, di qualità, con giocatori esperti. In Germania la lega sta crescendo anno dopo ogni anno. Qui mi aspetto avversarie che daranno il massimo contro una squadra come la nostra: dovremo essere pronti per concentrazione e solidità».
- Maodo Lo: Milano mi aveva già cercato. Sceglierla è stato più semplice
Maodo Lo, nuovo play tedesco di Olimpia Milano, è stato presentato nella giornata di giovedì 21 settembre allo Star Hotel in Piazza Fontana.
Il giocatore ha parlato della grande occasione biancorossa, arrivata dopo un corteggiamento di almeno un anno: «E’ la prima volta che mi trovo in EuroLeague fuori dalla Germania, anche se lì ho giocato con squadre che hanno sempre detto la loro nella competizione. Questo mi ha aiutato a crescere, sono maturato nel modo giusto, la mia ambizione era di andare ad un livello superiore e questo era il momento giusto».
E, appunto, l’Olimpia aveva in Maodo Lo un “pallino”: «Milano mi aveva già cercato, è vero, e questo mi ha aiutato, sapevo che l’interesse era genuino. Quando Messina mi ha chiamato non c’era molto altro da dire».
Obiettivo, vincere: «Felice di essere parte di questa società, è un motivo di orgoglio. I primi allenamenti mi hanno rivelato un’organizzazione di primo piano. Non vedo l’ora di cominciare per contribuire a quella che spero sia una stagione di successi»
In biancorosso Maodo Lo ritroverà Nicolò Melli, suo compagno al Bamberg, e Johannes Voigtmann, con cui ha vinto il Mondiale a Manila: «Per un play aver la possibilità di giocare con elementi con un QI come Voigtmann e Melli rende tutto più facile. Ovvio che, conoscendoli, li abbia chiamati prima di prendere la decisione a venire qui. Mi stanno aiutando ad adattarmi alla città e alla squadra».