Lo stile è Olimpia Milano. Virtus e Juventus parlano solo di interessi

Il sostegno silente di Olimpia Milano a LBA è una novità per lo sport italiano, fatto di urla, retorica e arroganza del denaro. Lo stile del patron

L’annullamento della stagione è alle spalle, ma la sostanza rimane. In questo momento di grande incertezza analizziamo alcuni passaggi, credendo nella compattezza del movimento.

LE SCELTE COMUNICATIVE DI OLIMPIA MILANO

Come avevamo anticipato su queste frequenze, Olimpia Milano ha scelto la via del silenzio nei lunghi giorni di confronto in LBA sull’annullamento o meno della stagione. Si è data coerente continuità alle parole di Ettore Messina di inizio stagione, quando il nuovo presidente-coach osservava la mancanza di un «bene comune» come stella cometa del pensiero di ogni club.

Coerenza esterna che è stata anche coerenza interna. Se le azioni di Giorgio Armani sono andate nella direzione del supporto fattivo della cittadinanza, un club sportivo a lui legato non poteva ergersi a paladino del gioco «a tutti i costi» in una simile situazione.

Nessuna demagogia, nessuna retorica. Citiamo le parole di una persona mai banale, Alessandra Marzari, presidente di Vero Volley:

E’ retorico e un po’ stucchevole anche il discorso di assegnare degli scudetti sportivi a chi si sta sacrificando per noi, e lo dico da medico. Donare in questo modo, senza che ci sia un impegno personale di qualsiasi genere, ha un valore simbolico che in questo momento conta relativamente. Ai medici, per esempio, se si vuol donare possono servire mascherine e tute

Giorgio Armani ha optato per l’impegno personale, e il club ne ha rispettato intimamente ogni azione. Unico neo, forse, l’annuncio dell’accordo con i giocatori sul taglio degli stipendi prima che LBA e sindacati trovassero un punto d’incontro.

Ma se Virginio Bernardi, rappresentante dell’associazione procuratori, parla di «trattativa serrata e non priva di colpi di scena», forse attendere avrebbe privato gli ospedali milanesi di un importante sostentamento. Il milione di euro di Olimpia Milano.

LE SCELTE COMUNICATIVE DELLA VIRTUS BOLOGNA

Non ci sono condanne per le «V nere», almeno per chi scrive. Lo scudetto non è mai stato davvero rivendicato dall’ad Luca Baraldi, se non all’interno di discorsi più ampi. Un tricolore a tavolino ne avrebbe celato i dubbi? Non lo crediamo.

Il desiderio di Luca Baraldi era, questo sì, competere, perché investire dieci milioni di euro e ritrovarsi, ad aprile, senza una corsa scudetto, e senza un accesso in EuroLeague, e non per il giudizio del campo, ha certamente il sapore della beffa. Il tutto con una squadra “a scadenza”, vista la carta d’identità, e il fisico, dei massimi protagonisti.

Luca Baraldi, non dimentichiamolo, rappresenta una proprietà munifica, che ha costruito un palasport “momentaneo” per giocare con Fortitudo Bologna e Olimpia Milano. 

Sedersi in una Lega in cui qualcuno cerca prima di giocare a tutti i costi un derby a porte aperte in piena emergenza, per poi chiedere immediatamente l’annullamento della stagione al primo stop in modo da risparmiare sugli stipendi, può non essere semplice. Lo riconosciamo.

Ma questo è il mondo in cui Segafredo ha deciso di entrare qualche anno fa. Olimpia Milano lo sa e ne ha rispettato le regole e le necessità, senza mettere il proprio interesse davanti a tutto.

Olimpia Milano ha saputo essere traino, vero, del movimento. Non ha tolto la sedia da sotto le terga a Egidio Bianchi, non ha influenzato il nuovo numero uno Umberto Gandini a vantaggio dei proprio fini. E pur essendo legata anche ad un’altra organizzazione ben più munifica, EuroLeague, non ha guardato tutti dall’alto in basso.

Nel basket italiano, nello sport italiano, serve questo. Servono modelli che scendano in piazza, riconoscendo le necessità del popolo, in uno scenario in cui il calcio ha la Juventus come simbolo, una società il cui presidente (le cui capacità manageriali non sono in discussione, ndr) si permette di dire:

Ho la massima ammirazione per quanto ha fatto l’Atalanta. Ma senza una storia europea, grazie solo ad una grande prestazione l’anno scorso, ha avuto immediato accesso alla competizione europea. E’ giusto o non e giusto?

E’ giusta una sola cosa, il rispetto. Perché senza avversari, non esistono campioni.

9 thoughts on “Lo stile è Olimpia Milano. Virtus e Juventus parlano solo di interessi

  1. Beh diciamo che avere una licenza di EL sicura e una posizione in campionato italiani non ottimale, aiuta ad accettare senza troppi probelmi qualsiasi cosa accade (sopratutto perche era abbastanza chiaro in che direzione si andava)

  2. Hai detto solo delle minchiate !!!
    A livello sportivo Milano con 35 Mil di budget ha fatto ridere in Italia e in Europa !!! 4 americani non ha indovinato 1 !!!
    Teodosic è vecchio ?
    Con la pochezza del campionato italiano gioca fino a 40 anni ,bendato e su una gamba sola …
    Giusto non dare le scudetto a nessuno ,perché esistono i playoff e non si sono fatti !…
    Ma per chi capisce di pallacanestro la V ha fatto un ottima annata
    Milano ha fatto ridere….ma ridere..
    Squadra spesso inguardabile sul gioco…
    Au Revoir

  3. @Pierpaolo che Milano abbia speso male buona parte del suo budget è fuori di dubbio..che non ha indovinato quasi nessun acquisto è altrettanto fuori di dubbio .parlare di carta identità della Virtus Bologna è stato.di pessimo gusto perché sotto questo punto di vista non è che Milano sia molto più giovane come età media infatti basta vedere Scola (40 anni) Roll (33 anni) Rodriguez (34 anni) Micov (35 anni) Cinciarini (34 anni) Brooks (31) Biligha (30 anni) Crawford (30 anni) Burns (35 anni)..detto ciò qui di parlava di stile dove noi non abbiamo nulla da invidiare a nessuno tanto meno a Bologna la quale non chiede apertamente lo scudetto ma lo fa intendere con oscure manovre e non troviamo la giustificazione degli investimenti perché questi li hanno fatti tutte le squadre in base alla loro condizione economica..che poi Bologna in campionato ha fatto meglio di Milano al momento della sospensione è fuori discussione ma la stagione è stata annullata e senza Play-off nom si può assegnare lo scudetto perché arrivare primo nella stagione regolare non equivale essere automaticamente vincere il campionato e noi di Milano ahimè ne sappiamo qualcosa..

  4. articolo molto ma molto ridicolo e particolarmente offensivo nei confronti di una Società che non ha chiesto alcunché se non di attendere prima di dichiarare chiuso il Campionato. Il fatto che il signor Petrucci abbia voluto farlo prima di altri, questo sì che è irrispettoso di società che investono cifre assurde per scimmiottare il calcio senza averne i mezzi. E per ciò che riguarda lo “stile” …oggi la Virtus ha fatto un comunicato annunciando la possibilità di ottenere un risarcimento all’abbonato che ne farà richiesta,. Credo che ergersi a primus inter pares non sia molto elegante

  5. @MCQ aspettare cosa? Un milione di morti? La salute viene prima dello sport e bisogna rispettare tutti i morti che ci sono stati in Italia e nel mondo..premesso che Petrucci non mi piace devo dire che questa volta condivido assolutamente la sua scelta di annullare il campionato in corso senza aspettare la Lega Basket prigioniera di se stessa e di alcune squadre che volevano aspettare per i loro interessi..e ripeto per l’ennesima volta che gli investimenti li hanno fatti tutte le squadre non solo Bologna..e poi non nascondiamoci sotto la sabbia perché lo scopo di Bologna era quello di farsi assegnare lo scudetto anche se non lo hanno dichiarato apertamente ma se l’avessero fatto a quest’ora nessun bolognese si sarebbe lamentato..quindi per favore non paragoniamo lo stile di Armani con quello di Bologna sponda Virtus..non esiste paragone infatti voi bolognesi state ancora piangendo 😂😂😂😂

  6. @GAE concordo con Alessandro quando dice che è più semplice prendere questa scelta con la licenza per L’Eurolega in tasca e una posizione nel girone di andata che era ridicola.. nessuno si sarebbe mai sognato di assegnare uno scudetto all’Olimpia Milano per le sue prestazioni nel girone di andata.

    Diversamente per una squadra che ha dominato per metà anno, facendo anche spettacolo riconosciuto da tutto il movimento, trovarsi con un pugno di mosche in mano è sicuramente svilente e poco corretto, ma penso soprattutto al discorso della wild card dell’Eurolega più che allo scudetto.
    E questo è un fatto oggettivo che hanno riconosciuto tutti. Come penso alla stessa stregua saranno i club che lottavano per salire in A1.

    Detto questo stiamo parlando di due club che hanno fatto dello stile e del rispetto per gli altri la loro bandiera. E nessuno mette in discussione che Armani, visto come si comporta nella vita privata e nella sua società si sarebbe comunque comportato così. Come nessuno può mettere in discussione l’aplomb della Virtus Bologna che a livello di stile è assolutamente in linea con quello di Armani.

    In ogni caso la stagione è finita così. Inutile ragionarci ancora, chi vuole rosicare rosichi, che sia per uno scudetto mancato o che sia per non aver dimostrato di poter competere nonostante i 35 mil di budget non importa, oramai è finita… e ci sono problemi maggiori in questo momento.

  7. @Pigeonbuster se leggi bene il mio commento di risposta a Pierpaolo ho riconosciuto gli errori sul piano sportivo di Milano e i meriti di Bologna sul campo fino al momento dell’annullamento però come ben saprai il campionato di basket non si assegna dopo la stagione regolare ma ai play-off che come sempre saprai non sempre vince la prima classificata al termine della stagione regolare e noi di Milano questo lo sappiamo bene perché negli ultimi anni come ad esempio l’anno scorso ci è capitato di arrivare primi alla fine della stagione regolare e poi perdere ai play-off dove per assurdo potrebbe vincere anche l’ottava classificata..questo non lo stabilisce ne Milano ne Bologna ne altri ma sono le regole del campionato..se al contrario non fossero esistiti i play-off allora potrei anche capire e comprendere il motivo di assegnare lo scudetto a Bologna perché lo avrebbe meritato sul campo visto e considerato che è sempre stata in testa fin dalla prima giornata anche se cmq rimango dell’idea che se un campionato non si può portare a termine a causa di forze maggiorie come quello che purtroppo sta accadendo non solo in Italia ma in tutto il mondo non si dovrebbe assegnare lo scudetto..ovviamente questo ragionamento vale anche per il calcio e tutti gli altri sport..per quanto riguarda la licenza dell’Eurolega è un discorso più ampio e complesso che esula dal campionato italiano.. in ogni caso come hai scritto tu giustamente la stagione è finita ed in questo momento ci sono problemi più gravi di uno scudetto non assegnato..credimi avrei detto le stesse cose anche se nel caso in cui ci fossimo stati noi di Milano al posto di Bologna..a me non interesserebbe vincere uno scudetto così..

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