L’Olimpia dopo Tel Aviv: Biligha, il Chacho ed il calendario in arrivo

La nostra consueta analisi, dopo il doppio turno esterno di Eurolega della formazione biancorossa. Con uno sguardo al prossimo futuro

Due trasferte e due sconfitte per l’Olimpia Milano, nella settimana più dura della stagione di Eurolega. Anche prevedibili, seppur la gara di ieri sera lasci qualche rammarico, perché i biancorossi sono riusciti a restare in partita, nonostante pessime percentuali da 2 ed ai liberi, tante palle perse ed una lotta a rimbalzo persa, soprattutto nei momenti chiave.

Ma analizziamo la situazione, con i soliti tre punti del giorno dopo:

Maccabi vs Olimpia Milano | La stanchezza di Rodriguez

Nonostante il riposo di domenica scorsa contro Treviso, Sergio Rodriguez sta confermando di vivere il momento più complicato della sinora ottima stagione in maglia biancorossa. Una stanchezza anche comprensibile, considerando la necessità di aver dovuto fare gli straordinari nella prima parte di stagione, a causa dei problemi registrati da Shelvin Mack. I due clamorosi layup sbagliati, un paio di triple nemmeno arrivate al ferro sono il sintomo dello stato di forma dello spagnolo.

Purtroppo, senza il leader e più talentuoso elemento del roster, è difficile pensare di poter vincere su campi durissimi come quelli di Istanbul e Tel Aviv. Messina non può fare a meno del Chacho, nonostante le buone risposte arrivate da Sykes, per cercare di centrare quei playoff tanto inseguiti. Ed anche Micov e, soprattutto, Scola stanno pagando la fatica.

Maccabi vs Olimpia Milano | L’energia di Biligha

Non sono state molte le note positive di questa doppia trasferta, ma una è sicuramente Paul Biligha. L’azzurro è stato impiegato da ‘4’, ruolo annunciato dallo stesso coach biancorosso in sala stampa, e l’energia messa in campo dal giocatore è stata importante, con la serie di stoppate ed il lavoro difensivo.

Certo, c’è il problema dall’altro lato del campo: il Maccabi, come aveva fatto anche l’Efes, ha lasciato più volte Biligha libero dall’arco dei tre punti. Non la specialità della casa, anche se un paio di conclusioni sono state sfortunate.

Olimpia Milano Eurolega | Il calendario

L’inizio del girone di ritorno è stato di quelli tosti: Panathinaikos, Efes e Maccabi nell’ordine, con in vista la trasferta sul campo del Fenerbahce. Il bilancio di 1-2 attuale ci può stare, ma già la partita di venerdì prossimo potrebbe essere un mezzo crocevia.

I turchi sono in ripresa, dopo il disastroso avvio, ma sono ancora distanti due partite dall’AX Armani Exchange. Vincere ad Istanbul vorrebbe dire allungare il vantaggio, andare 2-0 negli scontri diretti e mettere in crisi la squadra più pericolosa per una possibile rimonta.

Per poi affrontare il doppio turno tedesco interno, prima il Bayern e poi l’Alba Berlino, dove non saranno concessi passi falsi, per fare un passo verso quel numero di vittorie (18 o 19) che dovrebbero servire per assicurarsi un posto nelle magnifiche otto.

6 thoughts on “L’Olimpia dopo Tel Aviv: Biligha, il Chacho ed il calendario in arrivo

  1. Partita con il Fener a di poco fondamentale. Se la si vince, aumentano a dismisura le possibilità di entrare nelle otto. Altrimenti si va sotto al 50% e bisognerà forse andare di rincorsa. Ma non è più il Fener di inizio stagione, sarà durissima

  2. Scusa Cavagnera, ma quali sarebbero, esattamente, gli “straordinari” di Rodriguez?

    Non certo quelli del suo minutaggio.
    25 minuti in EL https://www.euroleague.net/competition/players/showplayer?pcode=CVM&seasoncode=E2019
    23,3 minuti in campionato http://web.legabasket.it/player/ROD-SER-86/rodriguez_sergio

    Posso capire che la sensazione generale sia di vederlo stanco, ma è difficile pensare che sia il minutaggio.
    Andrebbero cercate altre ragioni, secondo me.

    1. In generale concorderei sul fatto che 23/24 minuti di media sono numeri non così pesanti, ma in questo caso parliamo di un giocatore di quasi 34 anni e con questi minutaggi ogni 3/4 giorni, anche meno nelle settimane più piene.

      Anche Messina, fino a quando non è arrivato Sykes, ha sottolineato in più di un’occasione in sala stampa la sua preoccupazione per non poter dare il giusto riposo in regia al Chacho, visto il rendimento di Mack

  3. Per piacere ragazzi, mi ricordate come è stata gestita la faccenda Simon? Non è ironia, non ricordo davvero. Ve lo chiedo perché ho anche io le mie ossessioni: ho guardato un poco della partita dell’ EFES e mi veniva voglia di piangere guardando Kruno. Un campione come pochi

  4. Già il fatto di aver spostato Biligha da “5” a “4” è un ammissione di colpa di Messina perché ha preso un giocatore da centro e lo ha spostato come ala grande quando è evidente che non è adatto a quel ruolo anche se per impegno non lo si può rimproverare..infatti gli avversari lo sanno e gli lasciano lo spazio di tirare da 3 sapendo che difficilmente la metterà dentro..una scelta incomprensibile di un allenatore di esperienza da NBA 😂😂😂😂

  5. La squadra ad oggi è questa, e continuare uno sterile “ahhh però se ci fosse stato MJ, se Messina non avesse scelto tizo, se Nunnally giocasse ancora, ehhh ma come si fa a confermare Nedo quando Simon è stato scartato per molto meno, ehhh ma con tutti sti vecchi dove pensi di andare……
    Capisco le critiche ma sinceramente mi sembrano eccessive, siamo in linea per i 3 obiettivi stagionali, pur con tutte le problematiche sopra esposte. E poi mi piacerebbe che alle critiche seguissero i suggerimenti, prendiamo quel giocatore che in Cina sta facendo bene, o quel lituano di 19 anni che pare un crack, oppure che so perchè non spostiamo Scola in 3 e giochiamo con Burns 4.
    Il coach, che oltre a passare gatorade al Pop, qualche EL l’ha vinta (mentre noi zero tituli) sta prendendo contromisure col materiale disponibile, prova Biligha 4, lo sa che non ha tiro perimetrale ma provando trovi altre opportunità. Nelle difficoltà è sempre costruttivo ingegnarsi a risolvere piuttosto che continuare col mantra ho sbagliato e adesso sono nella m…..

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