Il posto di Luis Scola in questa Olimpia Milano, tra campo e spogliatoio

Luis Scola ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2020. Ma quale sarà il suo ruolo in questa Olimpia Milano?

Luis Scola ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2020. Ma quale sarà il suo ruolo in questa Olimpia Milano?

Luis Scola | La carriera di un gigante

Luis Scola ha cominciato a giocare in Argentina nel Ferrocarril Oeste, poi si è trasferito in Spagna, a Vitoria dove è rimasto fino al 2007 (una stagione in prestito a Gijon). Ha vinto due titoli nazionali, tre Coppe del re e due Supercoppe. E’ stato due volte primo quintetto di EuroLeague e una volta secondo quintetto.

Nel 2007 è andato nella NBA dove ha giocato cinque anni a Houston, poi a Phoenix, Indiana, Toronto, Brooklyn. Con la Nazionale argentina ha vinto l’oro olimpico 2004, il bronzo olimpico nel 2008, l’argento mondiale nel 2002 e nel 2019.

Luis Scola | I dati del giocatore

206 centimetri, classe 1980 di Buenos Aires, Argentina. Ha anche passaporto spagnolo, e ha chiuso l’ultimo Mondiale con 17.8 punti di media e 7.5 rimbalzi con la sua Argentina.

Nell’ultima stagione in Cina, con gli Shanghai Sharks, ha prodotto 19.9 punti di media e 9.7 rimbalzi con il 55% da 2 e il 31.5% da 3.

Luis Scola | Le parole di Ettore Messina

Ettore Messina parlò così di lui solo pochi giorni fa.

«E’ un giocatore a mio modo di vedere meraviglioso. L’attitudine, la garra e il talento messo in mostra all’ultimo Mondiale verrà ricordato a lungo. Uno spettacolo vederlo giocare a 39 anni con l’entusiasmo di un ragazzino. L’abilità e l’esperienza che ha sviluppato in questi anni è incredibile».

Luis Scola | Il suo posto in questa Olimpia Milano

Luis Scola è un’ala grande interna, senza un tiro storicamente affidabile da fuori, pur se notevolmente cresciuto in questi ultimi anni di carriera.

Facile immaginarlo da centro, o quanto meno non in accoppiata con giocatori «stanziali» come Arturas Gudaitis (non abbiamo notizie in merito ad un complicarsi del suo programma di recupero, nda) e Kaleb Tarczewski, in possesso di gambe rapide rispetto alla mole ma comunque da proteggere sui cambi difensivi ben più di Paul Biligha.

Di fatto, Luis Scola è considerato un centro anche dalla stampa del suo paese, ma a Milano ricoprirà entrambi i ruoli nel pitturato. 

Attualmente sono tre le ali grandi a disposizione di Ettore Messina: Jeff Brooks ha mostrato qualche passo in avanti con Brescia, Aaron White è al momento l’ombra del giocatore che era allo Zalgiris Kaunas e Christian Burns non è entrato nelle rotazioni “sostanziali” nè con Treviso nè con Brescia.

Con Paul Biligha unico cambio di Kaleb Tarczewski, credibile che Luis Scola possa giocare da “4” in EuroLeague, proteggendo con “fosforo” ed “esperienza” il centro di Claremont, in alternativa a quintetti più piccoli con l’abbinata Brooks-White senza pivot di ruolo. 

Il tutto evitando di imporre all’ex Venezia minutaggi da 20’ a gara in Europa, difendendo al tempo stesso una sovraesposizione in LBA.

Questioni tattiche, che si svilupperanno da giovedì sera, ma che non devono distrarre dalla reale sostanza del tutto: in casa Olimpia Milano, Ettore Messina vuole costruire prima di tutto una “base”, un “esempio”. Dopo il Chacho Rodriguez ecco Luis Scola. Due elementi, tre volte primo quintetto di EuroLeague. 

E soprattutto una “filosofia”, che riprendiamo da una sua recente intervista alla tv argentina:

«Io rifiuto questa icona che l’Argentina e lo sport argentino hanno al di fuori dai nostri confini. Sul fatto che si vinca con la furbizia o con “los huevos”, tirando la maglietta e sperando che l’arbitro non ti veda. Io credo nel talento, nello sforzo, nell’allenamento. Sono queste le ricette per la vittoria». 

Cultura. Cultura sportiva. Questo è il posto di Luis Scola.

4 thoughts on “Il posto di Luis Scola in questa Olimpia Milano, tra campo e spogliatoio

  1. Il valore del giocatore non si discute assolutamente (anche se da testare in una stagione lunga). Cio che mi da da pensare e`che se quest anno e`visto come un anno di base per avere una anno “top” al prossimo anno…ecco..diciamo che le basi anagrafiche mi lasciano perplesso. Scola dubito rimarra`piu di questa stagione, Micov Rodriguez e Cinciarini hanno la loro eta`….un progetto vincente di medio lungo periodo dovrebbe basarsi su basi divere, a mio avviso.

  2. Io penso che sotto sotto alle F4 ci puntano perché altrimenti, sono d’accordo con te, la presa di Scola non ha molto senso. C’e’ da aggiungere come il valore di Scola sarà anche nello spogliatoio. Di leader così c’è ne sono pochissimi in giro.

  3. Credo che abbia anche passaporto spagnolo.
    Un giocatore immenso, che coprirà la posizione 4 come meglio non si potrebbe, in coppia con un centro come Gudaitis, per esempio, e darà un esempio duraturo e validissimo agli altri nostri 4, già ottimi di loro, Brooks, White, Burns.
    Vivendo insieme giorno per giorno, impareranno da lui cose che non s’insegnano.
    Il segno che lascerà Scola sarà indelebile e permanente.
    Un giocatore è una persona immensa. L’ho già detto? 😁

    (palmasco)

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