Un primo mercoledì da EuroLeague. Appuntamento alle ore 19.50, al PalaDesio, quando l’Olimpia Milano alzerà il sipario sulla squadra del 2017-2018 prima della palla a due con il Khimki, ore 20. Assenti gli “azzurri” Andrea Cinciarini, Marco Cusin e Awudu Abass, oltre al lettone Dairis Bertans. Sbarcheranno invece a Milano in mattinata Mantas Kalnietis e il nuovo acquisto Arturas Gudaitis (ha firmato sino al 2019), pronti per prendersi un primo applauso dal loro nuovo pubblico, pur senza vedere poi il campo.
Olimpia che ha giocato sino ad ora quattro amichevoli (Casale a Castelletto, Ulm, Tofas e Galatasarary a Bormio) raccogliendo solo successi: «Ma quelle contano meno di zero – il commento di Simone Pianigiani a olimpiamilano.com – invece era importante che impostassimo una certa mentalità nel lavoro quotidiano. A Milano ho trovato un’atmosfera giovane ed entusiasta che ha abbracciato la squadra. A Bormio volevo vedere questo approccio e serietà nel fare le cose. Avevamo tanti assenti ma quelli che torneranno si inseriranno in una cultura del lavoro e un ambiente già costruiti. Il che non cambia il concetto che il percorso sia lunghissimo, e resti da fare tantissimo, com’è normale considerando quanto siamo cambiati, tenendo conto di assenze e infortuni». Gli aggregati Ratkovica, Ortner e Bartoli completeranno le rotazioni.
Khimki quindi, di cui vi forniamo in anteprima il quadro riassuntivo, esclusiva delle prossime analisi del blog Eurodevotion e del ranking di Sportando:
Un mercato chiaramente importante per la seconda forza di VTB, che riparte da un nuovo progetto dopo il siluramento di Dusko Ivanovic e la chiamata di Georgios Bartzokas, protagonista in estate di una lunga trattativa d’uscita con il Barcellona (aveva ancora due anni di contratto). Assente la stella Alexey Shved, uno dei candidati al titolo di mvp di Eurobasket2017, oltre a Marko Todorovic e Andrey Zubkov. Presente l’ex di turno Charles Jenkins, alla sirena giocatori a disposizione dei tifosi e coach Simone Pianigiani alla prima conferenza con i giornalisti.
Alessandro Luigi Maggi