Olimpia Milano post Efes, è andata. In qualche modo, è andata. Nessuna svolta, nessun cambio di pagina. Magari, si è solo scritto in fondo alla stessa “vogliamo girarla”. Nient’altro.
Inutile dare oggi letture per quello che sarà. E’ una partita, una. Solo una. Ma quando arrivi da polemiche interne ed esterne, quando vivi la vigilia di quella che potrebbe essere un’ultima occasione, risvegliarsi ancora vivi è già qualcosa.
E’ andata. Perché, inutile negarlo, l’aria di “fine” era-Messina era nell’aria. Palpabile, pesante. Neanche 8.000 persone al Forum. Fischi isolati, ma pochi applausi alla presentazione della squadra.
Poi, qualcosa è girato. C’è un momento: la palla alzata da Stefano Tonut a Shavon Shields sulla sirena del terzo quarto. Il ruggito del Forum. Che da quel momento non si è più spento.
Individualità? La squadra gira la partita senza Nikola Mirotic. E’ un pregio del gruppo, non un difetto del montenegrino. Ci sono anche altre vie, quello che serve ad una squadra per essere credibile.
Shavon Shields. Che gioca male, che sbaglia tanto, che subisce Will Clyburn all’eccesso (anche se, appunto, si chiama Will Clyburn). Ma che con una tripla, e quella giocata su assistenza di Tonut, rimette Milano avanti nel momento più duro.
Devon Hall. Che prende la squadra per mano. Che mette quei due, tre jumper dalla media, in palleggio, come due anni fa. Nicolò Melli. Che incita il Forum. Che urla. Che chiude in doppia doppia.
Che è trascinatore. E non è casuale, se proprio nella notte del ritrovato “Urlo di Nicolò” (Sandro Pugliese sempre sia lodato) una squadra in difficoltà risponde al primo -3 della partita con un parziale di 34-15. Difesa? Rivedibile, ma 15 punti concessi negli ultimi 10’ sono dimostrazione che, quando è servita, c’è stata.
Che il popolo si riunisca. Che non strumentalizzi parole, anche eccessive (e fuoriluogo), per fare sterile polemica. Oggi conta solo una parola, #insieme. Chi non ci crede, stia a casa. Ma stia anche zitto. Repetita iuvant, sed secant.
Concordo, al forum non ci dovrebbe essere posto per vigliacchi che insultano Messina senza metterci ne nome ne cognome. A tutti questi schifosi verrebbe da dire come Maurinho e dirgli “35”. Cosa 35? I tituili di Ettore. Sono piu’ di uno a stagione nella sua professione. Ho prosato la dichiarzione post gara del nostro Presidente Allenatore ch va sottolineata e condivisa al centimetro. Chi contesta Messina odia Milano, l’Olimpia e forse anche la mamma
@Ciccio= invece tu se offendi qualcuno ci metti nomi e cognome??
Comunque fai sempre ridere
Per natura, io, non offendo mai nessuno. Più che altro mi domanderei come si permettano le persone di criticare e insultare un allenatore del calibro di Messina che ha portato due scudetti, una coppa Italia ed una Supercoppa in 5 anni. Vittorie che resteranno per sempre nella memoria di chi le ha vissute. Dimenticavo una F4 che purtroppo ci ha fatto perdere lo scudetto con i tortellini per le troppe energie mentali spese ma siamo andati vicini alla.vittoria dell’ Eurolega. E andarci vicino conta anche nel basket oltre che a bocce
Basta con questa atmosfera da de profundis che rec
Si può criticare, ovvio che non si può dire : spero che muori
Io lo ho definito: borioso e saccente
(Aggettivi critici,ovviamente)
L’urlo di Melli, anche l’incazzatura di Shields sono il primo sussulto, segno di vitalità, di presenza dopo tante, troppe partite iniziate e finite con lo stesso volto, con lo stesso atteggiamento.
Ieri al forum è girata la battuta che abbiamo vinto con il 4^ play.
E uno può dire, chi se ne frega.
Io invece sono curioso di vedere subito con Venezia e con il proseguio della stagione, che ruolo avranno Lo e Flaccadori.
Ieri abbiamo ritrovato Hall e anche Poythress, non vorrei che avessimo perso quei 2.
Dopo Pesaro, Caruso, Kamagate e Bortolani, non hanno più giocato.
Perchè se si vince di squadra, una squadra non può essere composta da 7 o 8 giocatori. Anche ieri Shields ha fatto 31 minuti.
A mio parere i tifosi devono essere liberi di criticare ed esprimere la propria opinione nel rispetto delle persone, senza insulti. Non vorrei che adesso si mettesse sullo stesso piano chi esce dalle norme di civiltà con chi esprime dissenso. Soprattutto perchè stiamo parlano di sport professionistico. E quindi penso che i modi e le parole usate da Messina ieri sera non siano corrette, anche se ha ragione per certi punti: ha una certa posizione e deve creare lui per primo un clima di unione, mantenendo un certo stile. Poteva scegliere parole diverse, anche perchè ieri sera la squadra ha vinto, quindi si trovava mentalmente più sereno. Poi ovviamente, a tutti capita di “sbroccare” … ma facendo così alimenta gli haters
Non disturbare il conducente …. ma credo che Messina abbia le spalle robuste per non aver bisogno dei difensori da tastiera che sui social danno dello sciacallo agli altri utenti … vero Maggi?
Io sono uno di quelli che non ci crede, non nello stare insieme, ma in quello che è oggi la Società.
Non faccio parte di un popolo solo perché dove c’è un popolo c’è sempre qualcuno che si proclama o si crede re. E questo non mi piace oltre che sembrarmi il contrario di insieme.
Però ubbidisco agli ordini di chi predica insieme e taccio. Dopo tutto contano e conteranno i risultati.
Auguri e forza Olimpia!