Nella Hall of Fame del basket e della pallanuoto mondiale. Un campione unico ed inimitabile. Stiamo ovviamente parlando di Cesare Rubini, di cui ieri è stato festeggiato il centenario dalla nascita. È stato dedicato a lui il libro ‘Un Principe tra due mondi’, presentato al Mediolanum Forum, prima della gara dell’Olimpia con il Monaco. Un volume che oggi esce nelle librerie e da lunedì sarà ordinabile anche nelle piattaforme editoriali digitali, al prezzo di 15 euro.
“Il libro è stato scritto in quasi 2 anni, raccogliendo notizie che non erano ancora parte della conoscenza – spiega Mario Zaninelli, uno degli autori – Un personaggio di questa importanza non è mai semplice raffigurarlo nella sua completezza. Lui ha avuto una sua evoluzione nella vita, arrivando anche ad essere dirigente, fino a quando è diventato presidente degli allenatori di tutto il mondo. Abbiamo voluto evidenziare il suo passaggio da persona ‘normale’ fino ad arrivare a ciò che è stato. Soprattutto nella pallanuoto”.
Infatti, questo libro racconta molto anche del Rubini in vasca, di cui si parla molto meno rispetto a quello sul parquet, ma in grado di scrivere pagine storiche dello sport italiano, come l’oro olimpico a Londra 1948. “Di lui si è detto e scritto di tutto e di più, anche con notevoli prestazioni editoriali – spiega Sergio Meda, l’altro autore di quest’opera – Principalmente sul basket. Un libro sul Rubini pallanotista non c’era. Noi abbiamo pensato sarebbe stato utile presentarlo come atleta di entrambi gli sport”.
Ed è proprio questo che viene raccontato in ‘Un Principe tra due mondi’, parlando anche molto dei suoi albori, a Trieste durante la sua gioventù, con tanti aneddoti ed anche foto storiche, fornite da Giorgio Rubini, il nipote del Principe, anch’esso presente alla presentazione del libro. Insomma, un’opera per conoscere meglio uno degli sportivi più importanti della storia d’Italia. Oltre ovviamente a quella dell’Olimpia Milano, dove ha trascorso buona parte della sua carriera da giocatore e allenatore, vincendo di tutto.
Ecco appunto, non ci resta che parlare del glorioso passato: Rubini, Gamba, Meneghin, perché sono sicuro che Olimpia Milano avrà anche un futuro, quello che manca è il presente, sperando di trasferirci a breve in un futuro degno di cotanto passato, perche l’attuale presente non è neanche e solo accettabile