L’Olimpia Milano ha vinto a Vigevano il Memorial Bottacin, seconda edizione, bissando il successo del 2022 in rimonta sulla VL Pesaro allora di Jasmin Repesa.
E’ stato un primo test interessante, che ha visto una larga partecipazione di stampa e tv (presenti Sky, Rai, Eurosport), credibilmente mossi dalla prima uscita di Nikola Mirotic.
Priva degli scrimmage degli scorsi anni, l’Olimpia è andata in campo immediatamente contro un avversario quotato, Derthona, e in un test ufficiale, dunque con la terna arbitrale.
Il risultato è stato una gara spezzettata, lunga, con tanti falli, quindi probante, e con un’ottima produzione offensiva. Ricordiamo come fossero assenti i nazionali, Lo, Voigtmann, Tonut, Melli e Ricci. E il convalescente Billy Baron. Derthona invece era priva di Severini e Strautins, entrambi impegnati al Mondiale.
Alla fine i punti sono stati 96, mossi non poco dai 35 dei primi 10’ di gioco (17 nel secondo quarto). I biancorossi hanno dominato a rimbalzo, 38-29, ottenuto quindi tanto dai secondi tiri (18-8), e messo la bandierina nettamente in area, 36-20 con 18/27. Qualche preoccupazione dalla transizione difensiva, con 21 punti concessi (a 11) dalle palle perse (che sono state 9 per Milano e 8 per Derthona).
Come detto, è stata gara vera. Ramondino ha ruotato 10 giocatori, di cui uno sotto i 12’. Zerini è andato credibilmente sopra lo standard con 17’, ma Dowe, Candi (ottima gara), Daum, Obasohan, Weems e Thomas sono rimasti in campo abbondantemente sopra i 20’.
Quindi le prime indicazioni non mancano. Ettore Messina ha deciso, almeno in questa fase, di concedere molto spazio a Kevin Pangos, senza “se” e senza “ma”. L’estate del canadese (parlando di rumors) è stata complessa come la scorsa stagione, per mille motivi, dunque ogni aspetto oggi è prezioso.
Pangos ha condotto discretamente la squadra, 7 assist, cercando i tempi del p&r soprattutto con Poythress. La volontà c’è, la proprietà di palleggio anche, al momento manca l’intesa col reparto (alcune possessi gli sono rimasti in mano), e un po’ di fiducia, che certamente uno 0/9 dal campo non alimenta.
E’ pre-season, ci sarà tempo per trarre conclusioni che oggi sarebbero folli e superficiali. Chi è parso molto in palla è Alex Poythress. Volenteroso, rapido, aggressivo, a tratti dominante, capace di segnare anche nei momenti caldi. 20 punti e 7 rimbalzi spiegano la differenza prodotta nel pitturato, e non solo nel pitturato.
Niente da dire sulla coppia Mirotic-Shields. 46 punti in due. Il primo uscendo dagli scarichi, lavorando in post-basso, ricevendo dopo lunghe circolazioni di palla, andando sotto, con presenza e astuzia. Parliamo di un altro tipo di talento. Non da oggi.
Shields invece ha risolto, come suo solito, molti possessi “rotti” con il talento. La co-presenza in campo con il montenegrino inevitabilmente gli libererà molti spazi rispetto alle ultime due stagioni (e viceversa). Questo è un fattore di primaria, se non totale, importanza.
Che altro dire? Messina vuole il quintettone, ovvero un play, Shields da guardia, Mirotic da ala piccola, quindi un’ala forte (Melli) e un centro di movimento (Poythress o Hines). Contro Derthona la cosa non ha funzionato, ma siamo agli inizi. Servono freschezza fisica e conoscenza reciproca.
Bene Flaccadori. Ha impiegato qualche minuto a capire dove fosse, poi ha preso alla grande le misure. Aggressivo, 8 liberi come Mirotic, coraggioso e in campo nei minuti finali del match. Non è un regista puro, ma conosce il gioco e ha talento e fisico.
Gli altri? Bortolani ha faccia tosta, tira molto ma tira quando si deve tirare. Questa cosa può solo piacere a Messina, ma deve crescere su tutti gli altri aspetti del gioco. Intorno a lui c’è molto interesse e attenzione, per l’Olimpia non è l’ultimo arrivato.
Kamagate invece al momento viene dopo Hines e Poythress nelle gerarchie di squadra, credibilmente sarà spesso uno dei sei stranieri nella prima fase di LBA. Sì, potrebbe avere più minuti in Italia che in EuroLeague. Ha fisico e potenza, ma il sistema difensivo di Milano è complesso, e senza comprendere quello rischierebbe di essere un corpo estraneo.
Nessun allarme, sta studiando. Come Guglielmo Caruso, che ha giocato tutti i 20’ ottenuti da ala forte. A Varese, per intenderci, era un centro. Ma la volontà di Messina era nota da tempo. La prospettiva è interessante, parlando di un giocatore di 208 centimetri.
Al momento è più impegnato a capire la difesa, ma ha chiuso con 2/2 da 2 prendendosi anche due triple. La volontà c’è, le idee anche. Ora l’Olimpia si trasferisce in Sardegna. Sabato il confronto con l’Asvel.
Questa squadra è una corazzata. Una corazzata!!!! quest’anno l’obiettivo in Italia è vincere lo scudetto sena perdere nemmeno una partita e le condizioni ci sono tutte. In Europa final four oobiettivo minimo e non dio altro per scaramanzia
Al momento, in attesa di verifiche sul campo, questo roster ha un punto di enorme debolezza nel play (che potrebbe costarci una falsa partenza in EL) ed un piccolo rischio nella mancanza di un 3 di riserva (data la fragilità di Shields)
Potendolo fare economicamente, per il primo mi metterei in sicurezza con l’aggiunta di Chalates, in attesa della crescita di Pangos (ci vorrà tempo), mentre per il secondo si potrebbe comunque temporeggiare e verificare la tenuta di Shilds e l’esperimento Mirotic in ala piccola.
Probabilmente siamo stati tutti un po’ troppo prudenti nel valutare al ribasso questa squadra ma la bruciatura di ano dello scorso anno la si sente ancora e parecchio.
Sorrido ancora al pensiero di chi storceva di brutto il naso di fronte all’arrivo di colui che e’ uno dei 2/3 migliori giocatori continentali (senza se e senza ma ) dopo la dipartita di Micic e Vezenkov.
Se Kevin torna Kevin,Shavon non sarà tormentato dai problemi fisici e Alex conferma quello di buono visto ieri sera saranno caz…per tutti in Europa.
FORZA OLIMPIA
Quel Grazulis che ho visto stamattina, che gioca a Trento, io, ci farei più di un pensierino, ha fatto dei mondiali fantastici, è un 2,02…..direi vice-Shields perfetto, forza! prima che ce lo soffino!!
secondo me shield mirotic e poythress in lba possono non giocare idem melli, dovrebbero fare solo la euroleague per il resto penso la squadra sia a posto così.
Io, potessi, prenderei Banchi. Ha fatto fare ai lettoni un mondiale super star, senza giocatori nba e pochi di EL.
Quello che conta è riuscire a sfruttare al massimo le caratteristiche dei singoli giocatori, adattando il gioco di squadra a questo. Non è dunque solo questione di roster, soprattutto se si fa fatica a gestire la presenza di tanti giocatori, alcuni com personalità un po’ ingombranti.
Comunque era una gara di pre season con Tortona: non mi esalterei troppo.
Banchi sono d’accordo con te, un grandissimo, forse il migliore allenatore che sia passato da noi, che senza il Chacho & company ci ha portato lo scudetto e la quasi f4 persa soltanto coi campioni di quell’anno, il Maccabi, e per episodi, direi.
Nozze coi pani e coi pesci, mentre chi da noi ha il caviale, si contenta dello scudetto 😔
Messina lo terrei come dirigente per il suo carisma nel pianeta basket, ma Banchi allenatore, con questo roster, penso che ci porterebbe lontano, e ci farebbe anche divertire.
Del resto la NBA ha capito da un pezzo che il doppio ruolo dirigente allenatore non funziona, e ha smesso.
Restiamo solo noi con questa anomalia che ha portato risultati discutibili.
Anche se la proprietà che oltre ai soldi buttati dentro, ha mostrato da anni troppa poca conoscenza lo sostiene, io penso che sarebbe un atto dovuto rinunciare a uno dei due incarichi di questa assurda e deplorevole doppia carica!
Roba da regime, che oltretutto non ha funzionato, nonostante le decine di milioni spesi.
Adesso abbaieranno wof wof i cagnolini pavloviani che cercano di censurarmi ogni volta che critico, ma purtroppo quello che affermo si basa sui fatti. 😔