Nikola Mirotic, da alcune ore, è un giocatore di Olimpia Milano. Gli ultimi dubbi si sono sciolti intorno all’ora di pranzo di giovedì, con Bigova, villaggio vacanze a novanta chilometri a ovest di Podgorica, versante opposto dell’Adriatico all’altezza di Foggia, come epicentro del mondo biancorosso.
E’ un colpo senza precedenti nella storia di Olimpia Milano. Paragonabile al ritorno di Nicolò Melli, addirittura superiore a Sergio Rodriguez e Kyle Hines. A Milano non arriva solo un meraviglioso interprete del gioco, ma il giocatore più forte di EuroLeague. Alla pari, forse, solo Edy Tavares del Real Madrid dopo gli addii di Vasa Micic e Sasha Vezenkov in direzione NBA.
Il clamore, che neanche il pessimismo cosmico del tifo Olimpia riesce ad attenuare, è la conferma. Nikola Mirotic è di tendenza su “X”, l’Europa si ferma e assiste ai primi annunci, ai primi video, alle prime parole, alle prime rivendicazioni di merito dei giornalisti del web.
E poi ci sono le parole di Giorgio Armani. In un club ormai legato intimamente al suo nome, il patron prende la parola, come in passato ha fatto solo per Danilo Gallinari, o per gli addii a Sergio Rodriguez e Gigi Datome.
Interpreti dello spirito Olimpia che oggi ha un nuovo alfiere. Sia chiaro, Nikola Mirotic non è la panacea ad ogni male di una stagione europea deludente, ma un’opportunità. Gli incastri nel roster diventano conseguenze, non premessa, quando il mercato dei free-agent offre un numero uno.
Ma, certamente, l’incastro è un tema. Ettore Messina ipotizza minuti da “ala piccola”, a conferma di un’Olimpia Milano che si fa di corazzieri. Magari senza leader riconosciuti palla in mano, ma capace di spostare mari e monti con la forza delle spalle.
Una controtendenza, un’avanguardia attuale che di fatto è un ritorno all’antico, al Cska del 2014 che, a Teodosic in regia, abbinava in fasi chiave Weems, Vorontsevich, Khryapa e Kaun. Non finì benissimo, ma ballò solo un punto tra gioia e dolore. Proprio a Milano.
L’ambientamento, di certo, non sarà un problema. Nikola Mirotic passa da un coach di personalità, Sarunas Jasikevicius, ad un altro coach di personalità, Ettore Messina, peraltro suo pigmalione ai tempi di Madrid.
Quindi c’è il carattere, denso di spiritualità, che si inserisce in un roster dalle mura molto spesse verso ogni forma di frivolezza. Anche queste sono state valutazioni per la coppia Messina-Stravropoulos capaci con esperienza, fermezza, perseveranza, di chiudere una trattativa estenuante e servire un altro capolavoro ad un mese, poco più, dal trentesimo Scudetto della storia di uno dei club sportivi più gloriosi del paese.
Infine, c’è il peso della figura e del talento. Perchè con lui i playoff di EuroLeague non possono più essere obiettivo dietro cui celarsi. Le Final Four, come destinazione diventano scopo, e anche Messina, con quella “asticella che si alza”, pare prenderne atto a livello mediatico.
Nikola Mirotic arriva a Milano da “re”, ma dovrà anche misurare passi e pesi per non restare nudo. In Olimpia c’è già chi comanda, chi si è preso il bastone interpretando la storicità dello spirito Olimpia e trascinandola nell’era Armani.
Nicolò Melli resta sul trono, Nikola Mirotic può essere il Primo Cavaliere. Il resto lo dirà il futuro, sperando che alla fine del suo viaggio triennale il parallelismo della storia passata non sia bestemmia: Messina come Peterson, Stavropoulos come Cappellari, Fioretti come il mito Casalini, Melli come Meneghin… Mirotic come McAdoo.
“Melli come Meneghin e Mirotic come McAdoo” è poesia. A questo punto direi pure Shields come Premier, sperando che Kevin Pangos torni a somigliare a Mike D’Antoni e non alla brutta coppia di papero Montecchi.
Amarcord a parte io credo sia corretto ammettere che un 4 non fosse la nostra prima necessità (forse nemmeno la seconda), ma allo stesso tempo plaudere a un’operazione che ci regala uno dei giocatori più forti d’Europa. Gli incastri non sono facili da immaginare, ma se dovessero funzionare…
Completamente d’accordo con l’articolo. Quando puoi prendere il numero 1 (o al massimo 2) lo prendi e basta. Poi dopo pensi a come giocare e come inserirlo. Si dovrebbe essere solo essere contenti e grati al Sig. Armani per questo acquisto. Invece sembriamo tanti Tafazzi che cerchiamo subito il lato negativo, arrivando addirittura a definirlo figurina o sola.
concordo Paolo
Concordo pienamente con Maggi.
Ora si punta diretti alle f4.
Nessun’altra squadra a 2 top top 10 in Europa come shields e mirotic (forse il real) e un compagno di merende con Nick Melli.
“Gli incastri nel roster diventano conseguenze, non premessa, quando il mercato dei free-agent offre un numero uno”, come non essere d’accordo
Quindi il ritorno di Melli superiore come valenza al magnifico duo Chacho-Hines? No, perchè ricordiamoci che sono arrivati insieme, ed è e rimane il miglior colpo dell’era Armani, però Maggi, non citare a sproposito McAdoo, che, rispetto a Mirotic, anche alla veneranda età in cui arrivò in Olimpia, era di un altra caratura
Totalmente d’accordo, McAdoo di un altro pianeta. E comunque proprio per il paragone fatto alla fine dell’articolo, non ha senso quanto detto nel secondo paragrafo: “E’ un colpo senza precedenti nella storia di Olimpia Milano.” Possiamo discutere se sia il miglior acquisto dell’era recente (Armani), ma della STORIA di Olimpia, è mancanza totale di memoria storica.
Bell’articolo.
La chiosa finale (i paragoni) , …..blasfemia
Paragonare stelle del passato con quelle del presente è sempre pericoloso e controproducente….ma dire che Mirotic debba entrare nel rego di Melli è folli allo stato puro…. fra i 2 ci sono almeno 3 categorie a favore del serbo/spagnolo….nn scherziamo dai…. al max sarà Melli da ottimo difensore qual’è (e poco altro…) dovrò mettersi al servizio del ben più forte compagno….Mirotic ti può far vincere l’eurolega con Melli siamo arrivati ai playoff e 12° l’anno scorso….dai su
Avevo scritto diverse cose che mi si sono cancellate. Non ho voglia di riscriverle quindi sarò sintetico.
1) se ti ricordi che nell’ultima stagione di EL siamo arrivati 12° in RS, con un piccolo sforzo potrai arrivare a ricordare che l’anno prima siamo arrivati 3° e siamo stati eliminati nei PO da chi ha poi vinto l’EL guardacaso con Melli infortunato.
2) Tu dello spirito Olimpia non hai capito un c…
Potrei dirti che gara 7 di queste finali è stata l’unica che Milano ha dominato dall’inizio alla fine .. casualmente con Melli subito fiori per falli… o che l’ultima volta che siamo arrivati alle finals cera Leday come nr 4.. e nn certo quel fenomeno di Melli … a differenza tua vomisco il basket e guardò le statistiche , e quelle difficilmente mentono … le offese tienile a casa tua
Alessandro se con “…uno dei club sportivi più gloriosi del paese.” intendi club sportivi in generale, calcio incluso, ok. Ma se si parla di basket, oggettivamente, palmares alla mano, l’Olimpia è IL più glorioso del paese, non “uno dei”! 😉
Mirotic superiore al Chacho??? Non scherziamo!
Il Chacho è quello che ha portato alle F4 la nostra allora squadretta- oggi purtroppo ancora più di allora – ed è quello che ancora poche settimane fa ha vinto l’EL da protagonista assoluto.
Altra caratura di campione, di uomo, di vincente.
Mirotic grande campione, punto. Ma vincere, nemmeno col Barcellona stellare, e Milano oggi di certo non è stellare.
Oltretutto la prima cosa che ha detto Messina è stata che proverà a farlo giocare da 3, “perché lo ha già fatto in NBA”.
Sì, quanti anni fa? E con che risultati?
Abbiamo uno che sa giocare il suo ruolo, ma dobbiamo storcere anche lui.
Però Armani è contento, e tutti giù per terra a ringraziarlo.
l’erba del vicino e’ sempre più verde caro palmasco, il mercato non e’ ancora finito, forse al posto di voigtmann potrebbe arrivare un tre, se pangos se ne andasse anche un play, chissà o la squadra rimarrà così, mirotic da tre quale problema, le penetrazioni di un tre più piccolo, ci sarà kamagade a stoppare vedrai, paragonare chacho a mirotic, sono ruoli diversi, comunque chacho avrà una coppa in più ma vinta in quale modo, nel modo che abbiamovisto…….io mi vergognerei.
La tua supponenza e’ veramente fastidiosa e ripetitiva.Almeno in agosto,un po’ di respiro…Nooo?
Per cortesia.
Naturalmente rivolto a Palmasco
Ha detto ‘anche da 3’, ma pur di criticare…
Rodriguez e Hines sono venuto anche, se non soprattutto, perché c’era Messina (Messina è il padrino del figlio del Chacho), cosa sempre ignorata o negata dai soliti. Ora diventano grandi colpi di mercato pur di minimizzare questo nuovo acquisto fatto coi soldi di Re Giorgio ma grazie al lavoro di Messina e del greco
Tanti interessanti argomenti sui quali mi permetto alcune osservazioni personali:
A) non si scomodano gli invincibili senza titoli di altissimo livello sul tavolo
B) adoro NIK ma Niko e’ altra cosa
C) Kyle e Sergio sono arrivati ma dopo aver dato il meglio altrove,Niko e’ ancora nel pieno della carriera.
D) il contributo di classe e carisma che ci hanno dato Sergio e Kyle e secondo solo a quello dato dagli invincibile,Nik e’ un grande giocatore ma questi due sono campioni.
E) con l’arrivo di Niko solo Pana,Oly ,Real e Fener ci sono ancora di gran lunga superiori,se il grande Kevin torna in lui potrebbe bastare già questo per un appprodo assai agevole ai playoff.
Caro DLB, a mio avviso, ad oggi, per l’Olympiacos, sarà durissima ( senza Sloukas e Vezenkov ) confermarsi, nelle prime 4. Staremo a vedere.
Vero però hanno aggiunto Williams-Goss, Sikma e Milutinov, vero è che con la partenza di Sluokas perdono IL leader… Potrebbero ancora aggiungere qualcosa ad una squadra comunque molto competitiva
Egregio Dario quello che dice e’ vero ma io sono più dalla parte del signor Marco, con Williams,Sikma e soprattutto il grande Milutinov ( se e’ ancora quello che conosciamo dopo la vacanza in Russia) questa squadra e’ una bestiaccia per tutti,pure per i cugini,
e senza dubbio molto più forte di noi ….
Mirotic è molto forte, ci mancherebbe. Ricordiamoci però che tutte e squadre hanno bisogno della famosa CHIMICA per diventare VINCENTI. Messina l’anno scorso è stato rimandato a settembre proprio in Chimica .
Speriamo che studiando in estate, tra un’ ossidoriduzione e un completamento di un Ottetto elettronico, quest’anno riesca a trovare qualche soluzione tampone per trasformare un gruppo di ottimi giocatori, in una squadra Vincente.
Forza Olimpia.
McAdoo era una stella a LA e ha vinto championship. Ancora venerato e rispettato negli ambienti basketball USA/Pro NBA per una carriera NBA stellare e per aver fatto parte di un team leggendario con un ruolo di peso. Mirotic in USA ha fatto pochissimo e se ne e’ andato come e’ venuto, senza infamia e senza lode (verità’ qui dal campo). Penso il paragone sia un insulto al grande Bob. Come penso che paragonare Messina a Peterson sia un po’ uno stretch…..Ma capisco lo spirito e le intenzioni di volere vedere un salto di qualità’ che porti l’Olimpia di nuovo a un grande slam, penso pero’ il tiro sia un po’ “off” nelle analogie…
Grazie ancora per aver onorato nel tuo post la memoria del, per me e in assoluto, mitico Bob
Il minimo che potessi fare…ricordo Bob dai tempi degli allenamenti prima squadra a porte chiuse nella secondaria del Palalido (mettevano uno scotch blu sul vetro delle porte di ingresso), e la fisicità che metteva in ogni minuto di allenamento (basta chiedere a Pittis e Governa….lol). Qui in USA Bob e’ ancora nel giro dei grandi, vicino a Magic (spesso escono a cena), Kareem (anche se ora ammalato), e Michael Cooper. I Lakers lo tengono ancora nella famiglia estesa e lo vedi spesso courtside alle partite casalinghe circondato dai grandi. Segno che ha…lasciato il segno in NBA dentro e fuori dal campo. Fa parte dell’albo dei grandi campioni e il rispetto che ha l’ho visto da pochi che vengono da quei tempi. Siamo stati fortunati ad averlo a Milano per quegli anni finali.