Olimpia Milano post Pesaro #3 | Gigante dai piedi d’argilla. E parlateci di Stefano Tonut

Alessandro Maggi 14

Olimpia Milano post Pesaro #3. Un bel tacer non fu mai scritto. Ma il silenzio è poco SEO e non porta click. Quindi apprestiamoci a dire qualcosa

Olimpia Milano post Pesaro #3. Un bel tacer non fu mai scritto. Ma il silenzio è poco SEO e non porta click. Quindi apprestiamoci a dire qualcosa.

Ovvero? Olimpia Milano patetica in difesa. Lo dice Ettore Messina. Non c’è molto da aggiungere. Si può viaggiare per otto ore in pullman, ma certe prestazioni non hanno alibi.

E’ la solita Olimpia. Apparentemente supponente, evidentemente fragile, incapace di andare oltre il salvifico Napier. Un gigante dai piedi d’argilla.

Pesaro non aggiunge e non toglie niente. E’ la cronaca di una stagione. Johannes Voigtmann viene definito barometro, ma è un ruolo eccessivamente responsabilizzante. La differenza la devono fare i fuoriclasse, e Nicolò Melli non può fare pentole e coperchi con Shabazz. E quando Hines non è in serata, dietro si aprono le autostrade.

E’ una colpa, o un delitto, quello di ieri, che non dovrebbe lasciare strascichi. Sabato le facce saranno quelle giuste, la serie finirà presto in soffitta. Resta la realtà di una disperata ricerca di un equilibrio precario.

Equilibrio precario dove, al fianco di Voigtmann, anche Shavon Shields pare investito di responsabilità eccessive. Lo ha detto lui, un conto è rimanere ai box per mesi con una mano rotta, lavorando comunque sul proprio fisico. Un altro è restare seduto con il gesso ad un piede.

L’mvp delle ultime finali scudetto deve ritrovare tutto, condizione e sicurezza, ma con un fisico pesante che necessita di tempo. E non deve cadere nell’errore di ieri. Ovvero cercare una soluzione a tutti i costi. I suoi errori sono costati caro. Al tempo stesso, se la soluzione dei compagni è solo scaricare palla su di lui, meglio lasciarlo in panchina. Non è Shavon la soluzione. Lo sarà, perchè vale. Ma non oggi. 

PS. 5’ contro Sassari alla giornata 30. 10’ in gara-1, 8’ in gara-2, 0’ in gara-3. Il popolo biancorosso inizia a porsi domande su Stefano Tonut. Parlateci di Stefano Tonut.

14 thoughts on “Olimpia Milano post Pesaro #3 | Gigante dai piedi d’argilla. E parlateci di Stefano Tonut

  1. L’ennesima delusione da assorbire, un esercizio al quale il tifoso di Milano di quest’anno è ormai abituato.
    Ce ne faremo una ragione, perché tanto passeremo il turno, siamo più forti e non ci saranno problemi.

    I problemi ovviamente vengono dal fatto che anche gli allenatori prossimi avversari vedono queste partite, e le leggono sicuramente ancora più a fondo di noi, si accorgono di certi difetti strutturali della nostra squadra, che per la verità sono evidenti anche a noi tifosi, talmente sono lampanti.

    Ho visto in campo quintetti senza senso, quintetti che in stagione non si erano mai visti. Potrebbe essere un segno di sperimentazione, ma ci rendiamo tutti conto benissimo che a questo punto e con questo tipo di esperimenti, purtroppo quei quintetti sono soltanto il sintomo di una confusione totale.

    Sono inoltre il segno che anche Messina e staff si rendono conto dei difetti strutturali della squadra, e cercano di rimediare sparando un po’ a caso, ma purtroppo ripetendo senza pentimento gli errori che hanno rovinato tutta la nostra stagione 22/23. Non li elenco nemmeno, perché li abbiamo ripetuti a iosa.

    Se ne aggiungono di nuovi.
    Per esempio ieri contro Pesaro: hai uno Shields di nuovo in chiara difficoltà? Ebbene cosa fanno Messina e staff? Lo mettono di nuovo a giocare da guardia, come se non bastasse la fatica che fa a giocare nel suo ruolo naturale.
    In un quintetto assurdo in mezzo alla partita, con Datome, Ricci e Hines, non mi ricordo se il “play” fosse Hall o Napier.
    Dire mah, e restare delusi ancora una volta, sono ormai occorrenze abituali.

    Siccome un atleta secondo me in due mesi recupera qualsiasi cosa, come abbiamo visto ancora e ancora in questo e tanti altri sport, il mio sospetto a questo punto è che l’ultimo infortunio abbia lasciato delle scorie, qualche piccola lesione permanente a Shields. Perché se fosse davvero perfettamente guarito, faccio molta fatica a credere che non abbia ancora recuperato la condizione due mesi dopo il suo ritorno sul parquet.
    Perché mica vorremo dubitare dell’eccellente team medico preparatori? 😎
    Oltre al fatto fisico, mi fanno preoccupare molto le scelte sbagliate di Shavon, che vengono invece dalla sua testa, di solito fortissima.
    E non sto a ripetere che non abbiamo il suo cambio, perché il suo cambio attuale, decisamente non all’altezza sua né di Cabarrot, comunque siede in panchina. Per tutte le partite. Con Pesaro.

    Allora visto che ce lo chiedi, diciamo questo: che l’opportunità a Tonut la diedero gli infortuni, non i suoi allenatori.

    (e per quanto siamo abituati alle delusioni, è difficile davvero accettare il fatto che non riusciamo a vincere contro Pesaro, avendo tra noi un Napier di questo livello, che gioca per 30 minuti. Mah).

    1. In Shields vedo soprattutto problemi “di testa”. Come forma fisica è ancora lontano dal top, ok, però mi sembra che ciò che lo freni maggiormente sia la sua testa: sa che ricopre un ruolo centrale per la squadra, sa che coach e compagni si aspettano tanto da lui, vorrebbe fare determinate cose ma fisicamente non ci riesce e da qui va in confusione, con scelte errate, palle perse inaccettabili, tiri rifiutati etc.
      Messina ha di fatto “eliminato” dal roster il giocatore che a suo tempo era stato preso per sostituirlo in seguito al grave infortunio ossia Cabarrot, panchina costantemente Tonut, insomma mi son fatto l’idea che stia cercando in tutti i modi di dirgli “stai tranquillo che il posto è tuo, cerca di giocare sereno e di fare ciò che sai fare”, però a quanto sembra ciò non sta sortendo per ora l’effetto sperato perchè Shields appare appunto in grande confusione e difficoltà.
      Sicuramente con Pesaro si vincerà, 3-1 o male che vada 3-2, ma i problemi si avranno soprattutto nelle serie successive. Qui, forse, se proprio Shields non dovesse dare un solo segno di ripresa, allora Messina potrebbe valutare l’inserimento di Pangos al suo posto, ma forse la toppa sarebbe peggio del buco perchè significherebbe arrivare al punto di effettuare una mossa un pò disperata rivedendo l’impostazione di squadra che era stata prevista per i playoff. L’unica volta precedente in cui Messina aveva schierato giocatori fino a quel momento inutilizzati era stato in gara 3 o 4 contro Bologna due stagioni fa, dove inserì Cinciarini e Tarc al posto di Leday e mi sembra Delaney, fù appunto una mossa dettata dalla disperazione ed ecco che ripeterla adesso avrebbe significato simile e sinceramente la vedo grigia.

      Detto delle difficoltà di Shields, del suo ruolo centrale che ricopre nella squadra e delle scelte di Messina, rimane il fatto che ieri sera bisognava ugualmente vincere perchè per battere una squadra del livello di Pesaro non serve uno Shields al top bensì bastano tutti gli altri 11 giocatori a referto (a parte Tonut tutti gli altri sono scesi in campo…). Una partita come quella di ieri, pur con 8 ore di autobus alle spalle e le immagini dell’alluvione negli occhi, sarebbe tutto sommato accettata se si trattasse di regular season ed è invece inaccettabile trattandosi di play off.
      Pur con tutte le difficoltà di gioco del caso, “bastava” lo sputare sangue di petersoniana memoria per portare a casa il 3-0.

      1. Caro Cap, nella finale scudetto 2021, l’unica mossa tattica, fu quella di provare Tarczewski per LeDay, in gara 3. Per il resto, Micov, sostituì l’infortunato Delaney, in gara 3 e 4. Cinciarini, venne preso in considerazione, solo nel terzo quarto, di gara 4. Oggi, siamo solo a gara 4, dei quarti. La possibilità e, il tempo, per modificare qualcosa, esiste.

  2. Ieri Shields era da era da togliere e provare Tonut…. la scelta è molto semplice per il tifoso seduto in poltrona, meno per un allenatore. Certo molti venivano panchinati per molto meno e ieri l’insistenza con Shields nel quarto quarto ci è costata la partita. La questione non è per niente semplice e non vorrei essere nei panni di Messina (io non vorrei, mentre qui quasi tutti vorrebbero esserci con le loro soluzioni facili ed efficaci) . Hai il tuo giocatore più forte e rappresentativo, un bene economico e non solo per la società che dopo due mesi ancora fatica. Sono triste per il ragazzo ed incazzato per quelli che già lo trattano come scarto ma la scelta non è semplice. Da parte mia apprezzerò sia la scelta di tenerlo fino alla fine e tentare di recuperarlo rischiando molto, sia la scelta di sostituirlo che umanamente sarà difficilissima . Vediamo cosa succede.
    Questo mi sembra l’unico dato molto preoccupante di ieri

    1. Caro Iellini la fai troppo facile, devo dirtelo, mi spiace.
      La vuoi mettere come se fosse solo un problema di Shields e del suo cambio.
      Ma dovresti sapere molto bene che non è così semplice. Il difetto è strutturale.

      Ed è precisamente il seguente, scusa se devo ripeterlo: hai due creatori di gioco, Napier e Shields.
      Non ti sei preoccupato né di tenere, né di far crescere, né di utilizzare un loro cambio.
      Se uno dei due comincia a non funzionare, come purtroppo accade a Shields in questo momento, non hai niente.
      Di conseguenza è troppo facile per gli avversari spegnere o comunque affaticare la tua unica altra alternativa, Napier. E comunque, per quanto il giocatore sia un genio, e ammettendo che riesca a giocare 30 minuti per tutte le restanti partite, avrai sempre quei 10 minuti in cui proporzionalmente senza di lui farai soltanto 9 punti in un quarto.
      Il problema è questo, non le scelte di Messina su Shields.

      Il problema è la creazione di un impianto di gioco che non sia così centrato sulla prestazione di un singolo giocatore, peraltro tuttora in difficoltà fisica.
      Perché le tue bocche da fuoco, Datome e Baron, senza altri che creano vantaggi, servono a poco e non hai un gioco d’area che possa supplire.
      Il giocatore per il gioco d’area l’avresti, ma non vuoi e non sai usarlo.
      Ti resta quindi un gioco limitato e prevedibile, facile – relativamente facile – da spegnere, perché vediamo tutti sempre di più l’ombra del fantasma di Hackett oscurare uno stremato Shabazz Napier…

      Shields è parte del problema, non per colpa sua, ma il problema non è che tenga o cambi Shavon, è più a fondo, è strutturale, e riguarda l’organizzazione di gioco di una squadra che deve essere in grado di giocare bene anche se il suo miglior giocatore può non rendere.

      E, aggiungo e chiudo, se perfino Repesa si è reso conto, anche se soltanto alla terza partita, che forse su Napier una box&1 è utile per sfiancarlo, difficile immaginare che non ci penseranno anche gli altri.
      Ma se tu non riesci a vincere contro Pesaro neanche con uno Shabazz che ti fa 24 punti e 3 assist, come puoi pensare che il tuo monotono piano d’attacco funzioni con gente che sa difendere?

      1. Che ci sia un problema strutturale per vincere con continuità soprattutto in Eurolega è purtroppo vero da tempo.
        Che questo problema non ci permetta di vincere il campionato non lo so. Se i sei scelti giocano come sanno io credo possibile battere Bologna che devo dire come noi va a sprazzi e non mi sembra imbattibile. Il problema è se di questi sei, Shields è quello di ieri allora diventa difficile. Guarda che io non so se lasciar fuori Pangos sia una buona idea ma anche fare a meno di Hall non è facile.
        Ti ricordo che l’anno scorso abbiamo stravinto la finale con un solo play e poi ti ricordo che gli assenti hanno sempre ragione fino a prova contraria.
        Non parlo di te perchè ti riconosco conoscenza ed amor di squadra ma oggi tutti a chiedere Cabarrot che fino a quando giocava veniva denigrato ed ora che non c’è più diventa il salvatore della squadra. (Io l’avrei tenuto come polizza sulla vita ma forse ci sono questioni contrattuali che non conosco che hanno portato a quella scelta)

  3. Non so se Tonut abbia qualche problema fisico che spiegherebbe il suo praticamente non utilizzo in questa serie. Tonut garantirebbe la possibilità di schierare Pangos a discapito di Hall che mi pare un po’ giù e in più lo si mette ulteriormente in difficoltà facendolo giocare 1. Anche una Pesaro ha 3 giocatori da poter portare palla e fare gioco.

    Qui è il punto Napier è in questo momento l’Olimpia offensiva. Lo si sta sfruttando e temo che avrà una flessione fisica x over utilizzo… speriamo di no.

    E si torna a parlare di rotazioni. Tlc accantonato forse prematuramente, Thomas e NML sbagliati dall’inizio.

    Hines per me è sempre stato intoccabile, ma ieri sera non è stato esente da colpe neppure lui.

    Non abbiamo un gioco vicino a canestro xke Voigtmann giostra sul perimetro Melli fa il suo come sempre, ma due fischi di ieri (inesistenti cervellotici sbagliati inventati) ne hanno notevolmente limitato l’impiego. Bene Biligha poi rimasto in panca x tutto il secondo tempo.

    Io un po’ di Davies e di Pangos a scapito di Sir Kyle e di Hall in questa serie lo vorrei vedere. Ieri sera un giocatore come Davies avrebbe dovuto fare sfracelli.

    Non nego un po’ di irritazione per il comportamento del pubblico forse anche invitato da Visconti e Tambone (vedere le immagini di Eurosport) che la FIP dovrebbe prendere in considerazione .. Visconti e Tambone due più che mediocri giocatori si mettono a fare i capi ultras .. veramente disdicevole. Se così non fosse spieghino perché chiamavano ad avvicinarsi al campo non so chi .. con ampi gesti al momento dell’ antisportivo dato a Daye (peraltro inesistente a mio avviso)

    Giustamente gli altri allenatori noteranno che una volta fermato Napier si ferma l’Olimpia.. se poi come ieri sera Hall Shields Datome Hines Ricci Voigtmann e Baron non si sono “presentati” in campo, Be diventa difficile a prescindere.

    Buon basket a tutti e Forza Olimpia

  4. Brutta serata e brutta partita non c’è che dire, fastidiosa da mandare giù per come è arrivata ma che comunque non sposta gli equilibri della serie.
    Io credo che la responsabilità sia di tutti perché va bene i giocatori fuori forma, gli errori individuali, i quintetti atipici, gli assenti, i panchinati senza motivo ecc, però nulla giustifica gli 89(!) punti concessi dei quali 53 nel secondo tempo contro una squadra brutalizzata nelle prime 2 partita della serie. Siamo l’Olimpia, con chiunque si scende in campo una partita del genere la si deve portare a casa.
    Mi aspetto atteggiamento e chiaramente risultato differente domani sera

  5. Hall a parte gara 2 (per quello che può valere, cioè molto poco) è sempre stato dannoso.
    Ok provare a dargli fiducia e ok che è un suo pretoriano, ma qui non si parla di ragazzini che hanno bisogno di sbagliare giocando, e anche giocare una partita in meno nei playoff può essere molto importante.
    Per Shields bisogna dire che nel primo tempo si sono visti lampi del giocatore che sa essere. Poi oggettivamente nei minuti finali ha commesso errori molto evidenti, la qual cosa sarà anche normale ma un pò dovrebbe preoccupare.

    Gli inesistenti minuti di Tonut per me sono inspiegabili. Non varrà i top, ma è un giocatore molto intenso che in campionato ha dimostrato di poter essere non solo utile, ma anche determinante.

    1. Lampi del vero shields??? Ma dove li hai visti?? È lento, senza esplosività, macchinoso… In difesa si fa battere sul primo passo anche da mia nonna… Perché tambone o il 42 delfino non sono certo micic o wilbekin

      1. Gli errori di Shields di oggi fanno pensare che più che di fisico non ci sia di testa cosa, che sarebbe ancora più grave.

  6. Per fare giocare Hall in quanto fisicamente più spendibile contro le guardie o le ali piccole Virtus di fatto si fanno fuori 3 giocatori: Pangos (in quanto straniero), Tonut (ovvio che nessuno ha le stesse caratteristiche di un altro ma senza Hall lo specialista difensivo per stazza, altezza e attitudine lo potrebbe fare lui) e in parte Datome che avrebbe più spazio. Senza contare che in “3” può essere spendibile per alcuni minuti anche Ricci. Ripeto, non è per fare quello che ne sa più di Messina ovviamente ma la presenza dell’Hall di quest’anno vale tutte queste rinunce? Mentre il discorso di cercare di recuperare Shields lo capisco, questa e il taglio senza appello di Davies rimangono per me scelte curiose. Non dico sbagliate, ma curiose si.
    Anche perchè aggiungo un ultima cosa, io l’Hall di quest’anno non lo vedo questo mastino imprescindibile che a tratti viene dipinto. Però questa è una opinione personale e può essere benissimo che mi sbagli.

  7. Vero i creatori di gioco sono napier e shields. Shields è inguardabile ma non voglio entrare nel merito.
    Fossi Messina porterei sempre pangos al posto di hall in modo da avere un altro creatore di gioco che levi pressione a shields e non obblighi napier a fare gli straordinari. Aggiungo che hines purtroppo è arrivato a fine carriera e contro Pesaro avrei messo davies che per loro è immarcabile dando un ulteriore opzione offensiva a milano

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