Olimpia Milano-Pesaro, le pagelle Gazzetta: 5 a Tonut, continua a faticare

Alessandro Maggi 2

L’Olimpia Milano “si merita” un bel 7.5 nelle pagelle Gazzetta dopo il successo in gara-2 sulla Vuelle Pesaro

L’Olimpia Milano “si merita” un bel 7.5 nelle pagelle Gazzetta dopo il successo in gara-2 sulla Vuelle Pesaro.

Migliore in campo, com medesimo voto, Devon Hall: «Dopo una gara-1 negativa, trova punti, subisce falli ed è il motore dello strappo iniziale. Un uomo su cui Messina punta forte».

7.5 anche Shabazz Napier: «Assist, recuperi, ritmo. In una squadra che funziona, prende poche iniziative personali e non sbaglia mai».

Voto 5 a Stefano Tonut: «Continua a faticare».

2 thoughts on “Olimpia Milano-Pesaro, le pagelle Gazzetta: 5 a Tonut, continua a faticare

  1. Moretti… lo ricordo da noi: dicevamo che era fragilino, tirava bene, ma non aveva il fisico e non era per niente un difensore. Era il punto debole della difesa.
    Quando ho visto Repesa metterlo su Napier, francamente non ci potevo credere.
    E non mi dire “tu al suo posto blablabla” perché non conosco Pesaro e non mi sono interessato: ma comunque tutti tranne Moretti!

    Così Napier ha fatto due partite sontuose, giocando praticamente indisturbato, libero di giostrare il suo talento a piacere.
    Senza nessuna fatica ha creato vantaggi, i quali vantaggi hanno permesso alla squadra di ruotare, e non è una mia opinione, ma la prova è lì, se hai visto la partita, in tutti quei tagli che hanno trovato il nostro attaccante del tutto libero proprio sotto canestro.
    Con una frequenza sospetta, oltre che rara per l’Olimpia.
    È successo troppe volte per pensare che sia credibile, che non sia un difetto della difesa, a sua volta messa alle strette dal vantaggio iniziale di Napier marcato da Moretti. Napier, uno che i vantaggi sa farli fruttare alla grande.

    Però parliamoci chiaramente: è una situazione ripetibile?
    Le prossime squadre non avranno anche loro niente di meglio di un Moretti da mettere su Napier?
    Non credo. Così a memoria ricordo un Hackett che l’ha fatto davvero soffrire. Che l’ha spento come fonte di gioco, e l’ha stremato.
    Perché con uno Shields ancora in chiara difficoltà, soprattutto di scelte, purtroppo, e senza un cambio reale, tolto Napier quali sono le nostre fonti di gioco, i creatori di vantaggi? Non ne vedo molti.

    Hall in posizione di ala piccola s’è attirato giustamente i complimenti di tutti, perché ha mostrato aggressività e talento: ma appunto, perché è andato a giocare in un ruolo, quello di Shields, costruito per esaltare il singolo, contro una difesa diciamo impalpabile per essere gentili.
    Ma come farà a giocare quella posizione e quella di Napier, quando quest’ultimo sarà sottoposto a marcature che lo asfissieranno, per non permettergli di fare 30 minuti micidiali quando è libero di giocare al suo livello, come gli ha permesso Moretti?
    Non sarà quindi Hall il cambio di Shields, se non per pochi minuti, perché a sua volta dovrà fare il cambio di Napier.
    E allora chi ci metti lì, come fonte di gioco? Ricci? Datome? Lo sfiduciato Tonut?
    Uhm.

    Sì certo, se la fonte di gioco è libera, come ci ha permesso Pesaro, giochiamo bene e riusciamo perfino a tirare col 72% da 2.
    Ma è ragionevole pensare che sarà così anche dopo Pesaro?

    E quali mosse, quali scelte, quali uomini si stanno preparando per le prossime sfide in questo senso?
    Ed è ragionevole pensare che professionisti della panchina che stiamo per incontrare non vedano i punti deboli, le fragilità della nostra squadra, che perfino io riesco a vedere?
    E a non approfittarne?

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