Gianmarco Pozzecco: Dedico la qualificazione a Petrucci. Magia nello spogliatoio

Gianmarco Pozzecco commenta il successo in Georgia che vale la qualificazione ai prossimi Campionati del Mondo

Gianmarco Pozzecco commenta il successo in Georgia che vale la qualificazione ai prossimi Campionati del Mondo: «Dedico la qualificazione al Mondiale al Presidente Petrucci, col quale ho condiviso molto in queste settimane. Ci sarebbero tante cose da dire ma la prima è senza dubbio un ringraziamento a tutti i ragazzi e allo staff. Abbiamo fatto un grande lavoro di squadra e anche questa sera abbiamo costruito una vittoria di spessore proponendo una difesa su Shengelia di alto livello. È stata una bella vittoria perché i ragazzi non hanno mollato mai dando ognuno il proprio massimo. Potrei citarli tutti, dal primo all’ultimo. Viviamo una magia dentro lo spogliatoio».

7 thoughts on “Gianmarco Pozzecco: Dedico la qualificazione a Petrucci. Magia nello spogliatoio

  1. Credo che Petrucci sotto sotto stará rosicando, perché ora, nella finestra di febbraio 2023, non potrà rompere le palle per avere Melli, Tonut e Datome, anche se quest’ultimo, se dipendesse da lui, ci andrebbe di corsa.

  2. Pozzecco non vi piace perchè da di matto in panchina e (con molta lucidità ad essere onesti) lascia disegnare le rimesse al suo vice, ma ha fatto un Europeo della madonna e una qualificazione ai Mondiali, la squadra lo segue, le partite sono anche piacevoli rispetto ad altre cose viste in passato con la maglia azzurra (cfr. il senior assistant e il nuovo assistente, chi se le ricorda le qualificazioni europee del 2009 con Amoroso, Fantoni, Giachetti e Peppino capo del vapore?).
    Queste due partite sono state per me molto buone, la squadra ha limiti perchè i giocatori hanno limiti, ma siamo una squadra di medio livello senza i giocatori più forti, assurdo aspettarsi di più. Intanto giochiamo per davvero con vere palle, e non è così scontato.

    1. Ormai lo sa tutto il mondo che il nostro allenatore è Casalone, il che è abbastanza imbarazzante, anche considerando che esportiamo allenatori vincenti, come il grande Luca Banchi che ha qualificato la cenerentola Lettonia ai Mondiali per la prima volta nella sua storia, bastonando un po’ chiunque, dalla Serbia alla Grecia, ecc. Notare pure come sempre più spesso sia Casalone a dirigere i t.o., col risultato che lo schema disegnato non produce mai punti! Rivoglio i t.o. deliranti del Poz, che almeno fanno ridere con le sue frasi farfugliate senza senso. 
      Comunque vittoria doveva essere e vittoria è stata, per quanto rocambolesca. Grande partita di Tex e Vitali in attacco e Pajola in difesa!
      Male pure oggi Baldasso e soprattutto Moraschini: mai visto qualcuno fare tante vaccate in soli tre minuti, non sembrava nemmeno un giocatore di basket, ma non è colpa sua, dopo il lungo stop non poteva certo essere in forma ed è semplicemente vergognoso che Pozzecco lo abbia esposto a questa figuraccia internazionale.

    2. Pozzecco non mi piace quando perde la brocca e si fa dare un tecnico nel primo tempo e con la squadra in vantaggio, dopo la scorrettezza evidentissima di Mannion, quel flopping evidente. Non c’era niente da protestare, c’era solo da catechizzare Mannion nello spogliatoio.

      Il Coach della nazionale non può prendere tecnici gratuiti e farsi espellere ogni poche partite. Il Coach della nazionale non può comportarsi così. Tra l’altro a un certo punto si è tolto la giacca e aveva tutta la camicia fuori dai pantaloni. All’intervallo lungo devono averlo fatto rivestire negli spogliatoi. Quel ruolo richiede un contegno.

      Che poi Pozzecco ottenga dei risultati, niente da dire, ma certe mattane sulla panchina della nazionale non si possono vedere. Per cui preferivo Meo Sacchetti. Pozzeco è perfetto come secondo allenatore, come si è visto l’anno scorso. Perché trasmette tutta la sua umanità ai giocatori e migliora di brutto l’atmosfera in spogliatoio, ma poi in panchina sta composto a fianco del capo allenatore.

  3. Al Poz nella gestione con gli arbitri si può rimproverare il fatto che sia una mosca, cioè che continui per un minuto a parlare e ci sta che protesti perchè oggettivamente il livello di arbitraggio è stato infame (alla faccia delle critiche agli arbitraggi italiani), appena vai all’estero ne trovi mooooolto peggiori, però una volta che gli hai detto che sono dei cani stop, è inutile che continui a parlargli, così li infastidisci e basta.
    Poz nelle proteste è plateale ma cmq molto meno di Ataman/Messina/Obradovic ecc, il problema è che non ha la stessa autorevolezza dei succitati, quindi viene punito immediatamente e soprattutto non riesce ad influenzare l’arbitraggio.
    Per quanto riguarda il gioco io devo dire che (a parte la partita con Ucraina agli Europei e con Georgia alle qualificazioni), con lui abbiamo sempre giocato bene, anche ieri abbiamo sbagliato 5/6 tiri da 3 con km di spazio dopo buone circolazioni e anche in difesa secondo me molto bene, poi non è colpa di Poz se ci fregano 3/4 palloni dal palleggio o perchè facciamo passaggi a cazzo, stessa cosa con la Spagna.
    Diciamo che gli si può magari lamentare la scelta delle squadre nei finali (anche ieri Pajola non doveva essere in campo l’ultima azione) ma sono sicuro che la rimessa fosse disegnata per dare la palla a Spissu (e Pajola ha cambiato direzione di uscita probabilmente vedendo che la difesa si adeguava andando a tagliargli la strada).

  4. Il Poz è questo: prendere o lasciare, può piacere o meno ma dobbiamo decidere se giudicarlo sul suo modo di vivere il basket da mosca impazzita o sui suoi risultati.
    Come non si può chiedere a Messina di essere diverso non lo si può chiedere al Poz ed a nessun allenatore che arriva a quei livelli. Si compra il pacco completo

    Fa gestire i time-out al secondo, e chi se ne frega se funziona.

    Fa scenate al limite della pazzia come nella partita con la Serbia con Melli che gli fa da padre e chi se ne frega se la squadra è disposta a seguirlo all’inferno (mi ricordo di una scenata di Obradovic con l’Olimpia di Banchi che in una partita giocata in Turchia che aveva ormai perso ha rivoltato lo stadio ed i giocatori che quasi la vincevano).

    Questo è Pozzecco un ex-giocatore pazzo, viscerale ma intelligente, umile che va a fare il secondo in Croazia e da Messina, che conosce il basket ed i suoi polli ed ama i suoi giocatori fino ad avere un contatto fisico con loro come Benigni con la Carrà.

    Ho visto , per mia esperienza personale, squadre scarse avere con il coach un rapporto così ideale, che immolandosi per lui e per la squadra portavano a casa vittorie impossibili: questa è la prima risorsa del Poz.

    E poi è un personaggio e non avete un idea di quanto a livello mediatico il basket abbia bisogno di gente così. Come un pifferaio porterà il basket ad una visibilità a cui altri personaggi, magari più bravi ma “grigi”, non sono in grado di farci arrivare.

    Non vi piace, pazienza, ma credo, tanto per provocare un pò, che Petrucci ne abbia fatta una giusta.

    1. Grande Iellini
      Perfetta sintesi sul Pozz, di sicuro non solo il mondo dello sport ha bisogno di persone che sprizzino onestà intellettuale, lui è quello che veramente pensa e fa giusto o sbagliato. La sua capacità di comunicare emozioni è unica lo dice uno che pagava più abbonamenti per vedere lo show nello show a Varese negli anni d’oro della sua permanenza

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