Ad oggi andrà in scena Olimpia Milano vs Unics dell’1 marzo. I biglietti sono in vendita, ma il tema resta aperto dopo il tweet di Palazzo Chigi che annuncia la chiusura dello spazio aereo alla Russia.
#Ucraina – L’Italia chiude lo spazio aereo alla Russia
— Palazzo_Chigi (@Palazzo_Chigi) February 27, 2022
Il punto di Repubblica
PAESI CHE CHIUDONO AI VOLI DALLA RUSSIA
– Romania
– Finlandia (non ancora ufficializzato)
– Germania (annunciato dal ministro tedesco dei trasporti)
– Regno Unito (per i jet privati)
– Lituania
– Lettonia
– Estonia
– Slovenia
– Italia
PAESI CHE SUBISCONO IL DIVIETO DALLA RUSSIA
– Tutte le compagnie di Lettonia, Lituania, Estonia e Slovenia
– Bulgaria
– Polonia
– Repubblica Cena
– Regno Unito
ALTRE MISURE
– la compagnia olandese Klm cancella tutti i viaggi verso la Russia per sette giorni
– la compagnia russa Aeroflot sospende i voli verso Londra e Dublino
Il punto su Olimpia Milano vs Unics
Secondo quanto appreso da ROM l’Unics sarebbe al momento regolarmente a Kazan. Raggiungere l’Italia diventa così impresa più ardua delle attese, anche perchè nuove chiusure paiono in arrivo.
Non ci sono al momento accessi al nostro paese da Kazan, se non passando sui cieli turchi. Ma, appunto, è tema in evoluzione.
Le decisione vengono prese poco alla volta, ma la escalation militare e le prese di posizione sempre più nette e decise sono inequivocabili.
Bisogna prendere atto che è iniziata una guerra magari non convenzionale (speriamo ) ma sempre una guerra con morti e devastazione.
Quindi prendiamone atto : martedì niente partita.
Mi sembra molto convenzionale per la verità. Carro armati, missili, truppe di terra, velivoli…
Scusate, sono un appassionato dì basket che tifa olimpia da una vita. Sicuramente la guerra è da condannare, ma siamo sicuri che il pazzo è solo Putin? La nato è invece una onlus che non si é mai macchiata le mani si sangue? Rimaniamo nel campo sportivo…
Ma che commento è? Ecco, rimaniamo in campo sportivo.
La decisione dovrebbe prenderla l’Eurolega. Se l’Eurolega non lo fa, l’Olimpia dovrebbe rinunciare alla partita. Capisco voler essere apolitici per gli interessi del business del patron Armani, ma di fronte all’aggressione unilaterale della Russia all’Ucraina e ai morti civili a Kiev e in tutto il paese anche l’Olimpia dovrebbe prendere posizione. La Russia va isolata anche a livello sportivo. Shengelia docet, aabbandonando il CSKA in quanto storicamente squadra dell’esercito russo.
L’Eurolega non può prendere la decisione di estromettere dei soci con pari diritti, non ne ha il potere giuridico per farlo come invece può fare una federazione italiana, europea o mondiale. In pratica è come se fosse una società per azioni e
quindi o decidono di andarsene loro (come se vendessero delle ipotetiche azioni) oppure la situazione rimarrà in stallo. E’ ovvio che per uscire vorranno monetizzare al massimo e si dovrebbe pure pagarle. Io credo che martedi non si giocherà, comunque anch’io sarei per boicottare la partita.
Giuridicamente forse no. A livello di statuto probabilmente anche. Ma a livello umano e sociale dovrebbe poterlo fare.
Pur comprendendo bene che gli atleti fanno solo il loro lavoro e non hanno alcuna responsabilità per ciò che sta accadendo in Ucraina, sono del parere che le squadre russe di qualunque sport, nonché i singoli atleti di sport individuali, dovrebbero essere immediatamente estromessi dalle competizioni. Sarebbe un messaggio chiaro, per quanto piccolo rispetto all’enormità del conflitto, che creerebbe un po’ di dissenso e malcontento in Russia.
Anche perché non è un colpo agli atleti o ai cittadini russi, è una semplice dichiarazione di valori: partecipano alle competizioni i Paesi che non dichiarano guerra unitalterale e non provocata a nazioni in Europa, fine. Ai cittadini russi vogliamo bene uguale ma se vogliono vedere le loro squadre in competizioni europee devono far cambiare regime.
Forse è arrivato il momento per i russi di richiamare in servizio (invece dei soldati congedati) due paroline rinchiuse in soffitta da troppo tempo: glassnost e perestroika
Io spero che l olimpia si rifiuti di giocare. Anche a costo di perdere a tavolino
Chiuso spazio aereo alla Russia, quindi i russi avranno enormi difficoltà ad andare a giocare in trasferta. Si va verso un isolamento totale di tutto ciò che dipende dal nemico Putin. Le squadre russe, quasi tutte, sono finanziate dal nemico (anche nostro) Vladimir Putin. Isolare la Russia, a tutti livelli, anche nello sport, con particolare severità verso le nazionali. Serve una risposta economica e diplomatica esemplare e durissima, senza se e senza ma, per cementare anche l’animo di tutti i russi intelligenti (e ce ne sono) che non sono né leccaculo né prezzolati o servi del nemico,aggressore e pazzo. Il presidente del CSKA Vatutin dichiara di non capire il motivo per cui le squadre russe siano sanzionate con l’obbligo di giocare in trasferta! C’è qualcuno in grado di spiegare la cosa al deficiente, e perché invece non li abbiano cacciati a pedate nel culo? Ma questo, ahimè, l’abbiamo capito in tanti.
Tra idee imperialiste riesumate dal recente passato e l’impossibilità di manifestare il contrario la situazione degli atleti stranieri che militano in squadre russe è davvero difficile.
Non giustifico ciò che sta facendo Putin e mi rendo conto che purtroppo ci sono molti russi, anche importanti a livello economico, sportivo, artistico che la pensano come lui.
Prova ne sono le parole del presidente del cska.
Quindi non è solo Putin ad avere idee malsane. Giusto il boicottaggio totale ed assoluto delle squadre russe da qualsiasi competizione sportiva. DA SUBITO!
In ogni caso, la partenza di Gudaitis, Shengehelia, Voightmann Kuzminskas ed altri, falsa già il campionato EL perché chi dovesse affrontare da domani il cska o lo Zenith affronterebbe squadre diverse, più deboli. Tanto vale “sospendere” le squadre russe fino a termine del conflitto, se proprio non si vuole farle uscire dall’EL definitivamente.
Mister Armani si faccia sentire, ospiti i giocatori di Kazan per una visita al castello sforzesco, così faremo sapere che il popolo italiano ama il popolo russo ma detesta questa guerra in ogni sua forma.