Si è chiuso il Preolimpico di Belgrado, torna d’attualità l’accostamento di Stefano Tonut con Olimpia Milano. Se la Nuova parla di riconferma a Venezia, il Gazzettino paventa il «braccio di ferro» tra il giocatore e la società lagunare.
Stefano Tonut-Reyer Venezia: si riapre il discorso
Stefano Tonut-Reyer Venezia: possibile il braccio di ferro? Lo ipotizza il Gazzettino nell’articolo a firma Giacomo Garbisa. Ma il club terrà duro.
Come noto, da tempo il giocatore ha espresso la sua volontà di trasferirsi in una squadra di EuroLeague, e al tempo stesso è nota l’attenzione di Olimpia Milano.
Stefano Tonut-Reyer Venezia, sarà braccio di ferro?
Secondo il Gazzettino oggi in edicola Stefano Tonut resta uno dei nodi del mercato della Reyer Venezia: «è l’unico che la Reyer vuole trattenere a tutti i costi senza aprire alcuno spiraglio alle richieste del giocatore che, al contrario, vorrebbe cambiar aria e accasarsi in un club che giocherà la prossima Eurolega».
E qui le chance sono due: «Proprietà, dirigenza e staff tecnico non vogliono però rinunciare alla 27enne guardia considerata ancora fondamentale nel progetto tecnico-societario: o l’mvp rinuncia alle ambizioni personali e attende almeno un’altra stagione (nella prossima estate potrà liberarsi con una clausola in contratto) oppure si va verso un braccio di ferro».
Ma in questo caso, il quotidiano veneto è chiaro: «la storia insegna che, davanti alle forzature, la Reyer quasi mai si è piegata». Ma resta la domanda: la Reyer terrà duro con un giocatore che garantisce 200/250.000 euro di buyout, e che rischia di scendere in campo l’anno prossimo con un animo negativo?
Un giocatore che scende in campo non può essere contrariato ma da il massimo anche per il prestigio personale. La Reyer ha tutto l’interesse a far rispettare il contratto. Inoltre, l’attenzione di Messina per i giocatori USA, fa dubitare sull’opportunità di giocare in Eurolega. E le probabilità di vincere LBA con Reyer o AXMilano non sono tanto diverse.
Questo “ritratto” da voi tracciato dipinge un personaggio che con le qualità umane di Stefano ha ben poco a che fare. Concordo poi con l’utente “giovani” sul fatto che a Milano, chiuso da un esercito di stranieri, Tonut avrebbe ben poche chances di giocare tanto e bene come sa e come merita. Se proprio deve lasciare Venezia per una squadra di Eurolega gli auguro un’esperienza decisamente più simile a quelle dei suoi compagni di nazionale Polonara e Fontecchio che a quella dell’altro suo compagno di azzurro Moraschini …
A Venezia ha già vinto 2 LBA, probabilmente pensa che sia il momento di misurarsi con un palcoscenico diverso, giocare davanti ai soliti 3500
(Sperando che si riapra tutto) e’ bello all’inizio ma poi diventa limitante; certamente anche un ingaggio diverso ha il suo peso, inutile ricordarlo.
Piuttosto che un americano qualsiasi proverei Tonut.