La Visione del Guazz | Requiem

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Quando le cose fanno crack non c’è modo di aggiustarle: vale nella vita, vale nel basket. E il crack della tripla di Punter è rimasto un demonio interiore

Io non credo nelle coincidenze, nel karma, nel destino. Ma che questa Olimpia, l’Olimpia che ho sentito più mia da quella del 1996, venga spazzata via dalla Virtus che più mi è stata sul gozzo proprio nella mia più brutta serata a titolo personale degli ultimi 2 anni lo trovo davvero incredibile. Forse un segno divino, forse la dimostrazione che in alcune giornate è meglio non alzarsi dal letto. Requiem.

Quando le cose fanno crack non c’è modo di aggiustarle: vale nella vita, vale nel basket. E il crack della tripla di Punter è rimasto un demonio interiore che si è irrorato nel corpo e nella testa. Possiamo stare quindici ore, giorni, mesi a valutare i calendari folli a cui alcune squadre sono costrette ma la più razionale delle risposte è che da quei 6 secondi circa la stagione di Milano si sia sbriciolata. Perché è poco credibile pensare che una squadra che il 28 maggio se la gioca punto a punto con il Barcellona a distanza di appena una settimana non sia in grado di controbattere la Virtus: più fresca, più italiana, ma comunque inferiore ad una Milano che per tre volte l’aveva domata con una certa facilità. Peccato capitale. Il Cska ha vinto il campionato, l’Efes ha vinto il campionato, il Barcellona ha raggiunto la finale e poi ci siamo noi a leccarci ferite oscure, forse le stesse, forse nuove.

Non ho la presunzione di sapere cosa passa nella testa del Mio Pastore per la prossima stagione. Se sarà l’ultima prima di passare definitivamente alla scrivania, se ha intenzione di rinforzare il parco italiani, se ha intenzione di aggiungere una freccia tra gli stranieri. Ma so che passerà l’estate a rivedersi queste quattro gare: forse per migliorarsi, forse per caricarsi. Mi aveva confidato in Lockdown di aver rivisto una finale di Eurolega persa contro l’Oly. Di certo questa stagione non può definirsi fallimentare, sarebbe ingeneroso e sarebbe irrealistico: abbiamo fatto una F4 dopo una vita, abbiamo vissuto emozioni incredibili, battuto corazzate. Ma errori, evidentemente, sono stati commessi e qualcosa, evidentemente, è mancato. Ed è inutile recriminare su un regolamento osceno che costringe 6 panda italiani ad essere a referto: c’è e in qualche modo va fatto funzionare. Coinvolgendo gli italiani che si hanno, anche a costo di lasciare più partite per strada in regular season.

Io stasera ho chiuso un cerchio durato mesi: 9, 5, boh. E non è un caso che finisco questo pezzo – amaro, crudo, sofferto – mentre bevo l’ultimo sorso della prestigiosa Kaliskaya da 0.1 litri che avevo comprato a Colonia da imbucare al palazzetto e che il canestro di Higgins mi aveva fatto mettere via. Doveva essere il cicchetto della gioia, è diventato quello dell’agonia. E a voi tifosi della Virtus – vi ho provocato tutto l’anno per mandarvi in berserk, merito i vostri sfottò – che godrete per un playoff perfetto – al posto vostro farei lo stesso, il trio Proli-Portaluppi-Pianigiani può confermare, Just Cavalli 2018 – posso solo promettere che l’anno prossimo saremo ancora più forti. E cercheremo di farvi aspettare altri 20 anni per un altro scudetto. Ad maiora!

53 thoughts on “La Visione del Guazz | Requiem

  1. Che la Segafredo sia cresciuta enormemente da quella che avete “domato” non ti sfiora neanche eh … E che siano passati 20 anni dall’ultimo scudetto perché i budget erano un decimo del vostro neanche vero ? Ciao ciao guazz…abuglio

    1. Purtroppo per noi abbiamo vinto 2 partite su 3 insignificanti e siamo crollati in quelle più importanti.

  2. Complimenti, anche secondo me il tiro mancato a Colonia a 6 secondi dalla fine, ha fatto crack soprattutto nella mente dei giocatori. Da li in poi il buio

  3. Ciao Guazz. Articolo sofferto ed onesto. Condivisibile nelle promesse. Se l’errore di Punter è diventato un tarlo non saprei, è un fardello di responsabilità enorme da addossare ad un solo uomo e il crollo a me non è sembrato solo psicologico. Messina saprà, insieme allo staff, apportare le giuste correzioni. La crescita Virtus? Molto è dipesa dalle nostre mancanze. Hanno picchiato si ma potevamo farlo anche noi e non lo abbiamo fatto. Hanno chiuso bene l’area? Il grimaldello del tiro da fuori si è improvvisamente rotto e qui sta il peso del peccato originale.ed infine oh voi tifosi felsinei non venite a parlarci di budget senza conoscere le cifre del vostro.

    1. Sembra incredibile ma anche fuori Milano esistono le camere di commercio sui quali siti si possono visionare i bilanci degli anni precedenti delle società. Quindi sappiamo perfettamente qual’é il budget della nostra e della vostra squadra nel 2020. A maggio 2022 potremo verificare se quel che dice Baraldi é vero. 18 milioni per la squadra maschile e 2 per quella femminile.

      1. Il monte stipendi della scorsa stagione, da non confondersi con il risultato del bilancio da cui il bdg nell ultima stagione di milano è stato di 17.7 milioni compreso lo stipendio di impiegati e magazzinieri per cui inferiore di quanto comunicato da Baraldi che per voi parla di 18 milioni solo per la voce stipendi atleti.

      2. Non credo proprio che il monte stipendi dei giocatori della Virtus Bologna sia superiore a quello nostro, anzi credo proprio che sia il contrario…

      3. Sei incapace persino di documentarti, per me puoi restare nel brodo della tua ignoranza

      4. Io non ho bisogno di documentarmi per le cazzate che scrivi, una in più da aggiungere alla tua bacheca di orrori. A proposito hai letto cosa ti stanno scrivendo i tifosi della Virtus Bologna su altri articoli? Sei diventato il loro bersaglio preferito dopo tutte le oscenità che hai scritto durante tutto l’anno..

  4. E’ finita ed ora è davvero il momento per tirare le somme.
    Inutile girarci intorno: l’Olimpia, con un budget nettamente superiore alle altre competitor di LBA ha vinto una competizione minore (la coppa Italia) ed è arrivata alle final four di Eurolega, ma ha fallito l’obiettivo principale: il campionato. Alla fine non zero tituli, ma quasi. L’Eurolega avrebbe dovuto essere essere la ciliegina sulla torta. Certamente non può essere spacciata, a meno di una vittoria che se fosse arrivata avrebbe ovviamente cambiato completamente il senso della stagione, per la torta intera.
    La Virtus ha dominato la serie di finale e non ci si può appigliare alle 91 partite giocate: lo si sapeva dall’inizio e la squadra era stata costruita per competere sui due fronti. A meno di non avere occhi e orecchie foderati di prosciutto qualche domanda è opportuno (e forse necessario) porsela: Pianigiani, Banchi, Repesa sono stati pesantemente contestati, ma hanno tutti vinto un campionato (Banchi arrivò anche alle F4). L’anno scorso siamo stati salvati dal gong dopo una campagna acquisti fallimentare, quest’anno ci ritiriamo (quasi…) con le pive nel sacco.
    E’ necessario domandarsi se la gestione dei giocatori, soprattutto italiani in LBA sia stata lungimirante. Abbiamo preso un play, Moretti, giovane e promettente, tanto che nessuno lo avrebbe considerato, almeno all’inizio della stagione, inferiore a Pajola. Ma non lo abbiamo mai visto in campo. Possibile che fosse così scarso? E se è così, di chi è la responsabilità per averlo preso?
    Sicuri che Ricci sia superiore a Biligha? Sono i due centri della nazionale, eppure Biligha viene impiegato con il contagocce trenta secondi a partita per far riposare Hines, per forza che poi, quando serve, latita. Stesso discorso per Brooks (nazionale anche lui, è davvero peggio di Alibegovic?).
    Wojciechowsky non si capisce cosa sia stato ingaggiato a fare a stagione inoltrata. Un centro di 2,13 tenuto costantemente in panca. Ma allora perché sprecare uno stipendio? Meglio portare uno junior che il campo non lo avrebbe comunque mai visto ugualmente, ma in compenso avrebbe fatto risparmiare bei soldini.
    Dell’impiego di Cinciarini non parliamo proprio. In gara tre, senza Delaney e con il Chacho sulle ginocchia, Messina non ha ritenuto di concedergli nemmeno un minuto. Evidentemente non lo ritiene all’altezza di una finale di LBA e fino a qui è l’opinione insindacabile dell’allenatore. Ma allora perché confermarlo nel roster ad inizio stagione in una squadra il cui primo obiettivo era proprio quello di vincere il campionato?
    Ora si parla di Tonut, ennesimo italiano per il quale si sborserebbero un sacco di soldi. Quando si prese, Moraschini era reduce da un’annata da MVP italiano del campionato (a Brindisi). Assolutamente la stessa situazione (e pressoché la stessa età). Sono passati Della Valle, Abass, Fontecchio e nessuno di loro è stato impiegato se non per portare gli asciugamani. Se non si danno agli italiani responsabilità, consentendogli anche di sbagliare, poi non si può pretendere da loro un contributo di un certo tipo, quando serve. Io non mi sogno di criticare nessuno, tanto meno Messina, non ne sarei all’altezza, però è un fatto che in campionato ed in Eurolega abbiano giocato pressoché sempre gli stessi e questo, a conti fatti, si è rivelato un errore. Messina dà l’impressione di fidarsi solo di un gruppo di sei-sette campioni indiscutibili (molti dei quali avanti negli anni) e di considerare gli altri come dei comprimari di secondo piano, non completamente inutili, certo, ma quasi. Questo modo di gestire la squadra, visto il risultato, si è rivelato fallimentare. In campionato bisogna dare fiducia agli italiani, anche nell’ottica di una loro possibile crescita in chiave Eurolega. Siamo proprio sicuri che Biligha-Brooks-Moretti-Wojciechowsky-Cinciarini-Datome-Moraschini (quattro nazionali più un ex nazionale, più Moretti) con l’innesto alternato degli altri campioni non sarebbero stati in grado di raggiungere i play-off di LBA risparmiando magari un po’ di più questi ultimi per poterne disporre davvero per le finali?
    Prima di andare negli USA Messina era indiscutibilmente il miglior allenatore europeo in circolazione. Il prossimo sarà il suo terzo anno all’Olimpia. Finora non è riuscito a vincere pressoché nulla e questi sono fatti, non chiacchiere. I suoi predecessori, che non disponevano a loro piacimento del budget (come invece ha preteso di fare lui chiedendo i pieni poteri per venire a Milano) pur vincendo sono stati crocifissi (anche su questo forum) per molto meno. Nessuno ce l’ha con Messina ed anzi, personalmente spero che sarà capace di cominciare davvero un ciclo vincente in Italia ed in Europa. Però non si possono non vedere gli errori (non chiamiamole colpe per non fare arrabbiare nessuno) che in questi due anni ha compiuto, pur disponendo di mezzi e risorse nettamente superiori a quelle degli altri. Speriamo che lui stesso e la società se ne rendano conto, per non ripeterli, in futuro. Qui non è una questione di essere pro o contro Messina, come spesso si legge su questo forum. Sulla panchina Olimpia si sono seduti fior di allenatori, da Rubini a Peterson, da Tanjevic a Banchi, Repesa e Pianigiani. Gli allenatori passano, ma l’Olimpia (speriamo il “progetto Olimpia”) resta.
    Ultima riflessione: mi dispiace ma per quanto fatto vedere nella serie di finale il Chacho non vale Teodosic. Hai voglia di dire che non li scambieremmo: Teodosic è stato una spina nel fianco. Quando ha la palla in mano è sempre, in ogni azione, in grado di inventare qualcosa. E di fare giocare i compagni non come un gruppo di solisti, ma come una squadra alla quale ciascuno fornisce un contributo fondamentale. E’ quel magnifico direttore d’orchestra, sul quale noi, almeno nella serie che contava veramente, non abbiamo potuto fare affidamento.

    1. Condivido molto della tua analisi ed aggiungo che l’altro grande problema è quello di trovare alternative agli attuali giocatori italiani: si contano al massimo sulle dita di una mano quelli in grado di farti fare un reale upgrade: Melli, Hackett, Tonut, Polonara e ben pochi altri…

      1. Upgrade si, concordo con te, i nomi sono quelli. Ma, inserire tre italiani, che sappiano o possano dare un contributo migliore rispetto a quello dato durante tutta la stagione da Moretti, Cinciarini, Brooks e Wojciechowski, non mi sembra un’ impresa titanica.

    2. @Pino ben venuto. Non ho mai letto un commento così articolato e dettagliato come il tuo. Complimenti sinceri. Aggiungo solo che io sono due anni che sostengo che avremmo dovuto prendere Teodosio non in sostituzione ma in aggiunta al Chacho altro che Mack o Delaney. E la cosa strana è che Messina in passato l’ha pure allenato, evidentemente non avevano un bel rapporto anche perché il nostro coach si fida di pochi giocatori.

    3. Ciao Pino benvenuto.
      Bel commento di cui condivido alcune riflessioni, altre molto meno (per esempio l’ultima) .
      Ma ora sono troppo triste per argomentare perdonami.

      In ogni caso, spero tu stia con noi nel blog, abbiamo bisogno di penne anche critiche ma originali come la tua.

      A presto, torna a fare come il Guaz…

      1. Non può essere Palmasco per 2 ragioni: per le critiche a Messina e perchè mancano gli:

        incipit!!

      2. Scherzavo scusa la tua analisi è attenta e in buona parte condivisibile anche se secondo me le conclusioni possono e devono essere diverse

    4. Credo che l’acquisizione di quel gruppo di italiani e la loro gestione sarà oggetto di analisi approfondite da parte dello stesso Messina, ciò non toglie che quasi fino all’epilogo della stagione tutti eravamo convinti che la squadra attuale, pur nella versione LBA potesse fare la differenza; il miglioramento prestazionale della Virtus ha sorpreso e non si intravvedeva potesse avvenire, quindi tutto ciò unito al nostro calo ha prodotto lo sfacelo finale.

      Un attenta analisi però non deve indurci a buttare tutto nel cesso: le cose positive che ci hanno spinti a ringraziare la squadra, Messina compreso, dopo Colonia, rimangono e sono prevalenti nell’arco dell’intera stagione: per intenderci, epilogo finale a parte, ci siamo divertiti di più noi tifosi Olimpia che i virtussini.

      Per quanto riguarda la serie finale rimane sempre attuale il fatto che la “difesa” vince le partite ed è appunto più la difesa virtussina che l’attacco, che ci ha messo le manette prima e messo in prigione poi, quindi lode ai meccanismi difensivi di Sale e ai suoi magnifici interpreti, protetti dai corpaccioni dei lunghi nel pitturato e dall’energia asfissiante dei vari Pajola(mostruoso) Abbas e Markovic in primis in tutto il resto del campo.

      Quanto ai parallelismi tra giocatori non si può paragonare Moretti e Pajola perchè il deficit fisico-atletico tra i due annulla e sovrasta, qualora vi fosse, il plus tecnico; Ricci e Biligha saranno anche 2 centri azzurri, ma giocano in modo completamente diverso: Ricci ha più dimensioni e può far male dalla media e dalla lunga(eccome ci ha fatto male), Biligha è monodimensionale e non ha movimenti offensivi; Alibegovic è un giocatore che ha trovato la sua dimensione e un suo “stare” nei giochi, Brooks è un giocatore che quella dimensione l’ha completamente persa quest’anno, fino ad “uscirci” dai giochi

      1. @fab Quattro punti estremamente centrati.
        Aggiungo una considerazione, diciamo in un certo modo legata al budget:
        comprare Melli o qualche altro italiano top servirebbe ad acquisire un giocatore con focus sempre su EL. Va benissimo, ne sarei strafelice, ma non possiamo pensare di tenere sia stranieri top che italiani, a meno appunto che non sia possibile aumentare la disponibilità per gli stipendi. Andranno cercati, con le dovute proporzioni anche i Punter/Shields/Leday italiani da far crescere e portare alla ribalta, prima che siano già affermati.
        Vorrei trovare il tempo di fare un pagellone giusto per condividere alcune considerazione e vedere che ne pensate., spero in giornata.

      2. Caro Fab, sottoscrivo ogni riga. La sorpresa più grande, è stata l’ autentica metamorfosi, in fase difensiva, messa in campo dalla Virtus. Passata dal subire 107 punti, in casa, nella loro partita della vita ( quella che valeva la partecipazione alla prossima Eurolega contro il Kazan ) ha concedere poi solo 24 e 19 punti, nei secondi tempi di gara 3 e gara 4.

  5. Buongiorno Guazz, la storia continua…dal format playoff un solo dato nelle finali. Milano 0 ViRTUS Bologna 3. Bestia Bianconera per una Milano tutta da bere in “quattro” sorsi. Buona estate

  6. “Ed è inutile recriminare su un regolamento osceno che costringe 6 panda italiani ad essere a referto”: in effetti sarebbe inutile e assai poco furbo: non è il regolamento ad essere osceno (in giro per l’Europa di Eurolega – dalla Russia ad Israele – ci sono regolamenti molto simili, se non piú costrittivi, come in Russia appunto, dove due russi debbono essere costantemente sul terreno di gioco), ma é osceno come Milano lo abbia interpretato, mettendone roster sei giocatori quasi inutili, con la parziale eccezione di Datome. Il regolamento non é certo responsabile di questa debacle in finale, lo sono costruzione e gestione della squadra.
    Ma milano non aveva come priorità lo scudetto, ma l’Eurolega, questo é il punto, poi nessuno ha avuto il coraggio di dirlo chiaramente, ma é stato evidentissimo nella costruzione e gestione della squadra. Se vuoi vincere in Italia con queste regole (normalissime a livello europeo) devi pianificare diversamente, ma Milano voleva andare avanti in Eurolega e sinceramente se mi avessero detto a inizio stagione cosa preferissi, Final 4 o campionato, beh, avrei detto Final 4 senza esitare. Adesso sappiamo dove correggere e dove aggiustare SE Milano vorrà costruire una squadra per il campionato, capace di giocare serie playoff intensissime per frequenza delle partite. i giocatori non mancano per riformare questo roster in ottica nazionale: Spissu, Tonut, Melli, Polonara, per dire dei nomi bisogna, però andarli a prendere.

    1. Non sarebbe male se anche in Italia come in Russia dove due russi debbano essere costantemente sul terreno di gioco introducessero questa regola solo così Messina potrà far giocare gli italiani in LBA.

  7. Io sono un tifoso vecchio stampo, non mi interessa giocare bene, mi interessa vincere i trofei che si debbono vincere
    Per questo ritengo la stagione dell’Olimpia non fallimentare ma ampiamente deludente
    Abbiamo perso in modo umiliante e ridicolo il trofeo che era il nostro unico vero e raggiungibile obiettivo stagionale contro una squadra nettamente inferiore che in aggiunta è stata per anni la nostra principale avversaria. Direi che peggio di così non si può
    La stagione non è fallimentare solo per il cammino in EL che da si prestigio, ma non da titoli e per quanto mi riguarda non attenua se non in minima parte il risultato e soprattutto l’orrenda figura fatta in finale contro una squadra nettamente inferiore alla nostra e di basso profilo e livello europeo, almeno quest’anno.
    A questo punto bisogna fare una seria e profonda riflessione e ripartire con un roster ampiamente modificato ed in linea con gli obiettivi e soprattutto i trofei che si vogliono e si debbono raggiungere per qualità e quantità degli investimenti fatti e raggiungerli davvero senza scuse e senza errori o scelte supponenti e senza sottoporre ancora i tifosi a simili figuracce ed umiliazioni sportive.
    In questi anni di gestione Armani abbiamo vinto molto, molto, molto meno di quello che avremmo dovuto vincere in Italia per gli investimenti fatti.
    Non è colpa di Armani che ci mette soldi e passione ma dei GM, degli allenatori e di parte dei giocatori che si sono succeduti in questi anni. Chi più chi meno ognuno ha messo il suo tassello per non vincere trofei e non raggiungere gli obiettivi.

    1. Caro Guaz è proprio destino che si debba perdere in finale di LBA contro la Virtus Bologna: con questa sono 3 sconfitte su 3 con la differenza che questa brucia enormemente perché eravamo nettamente i favoriti senza “se” e senza “ma” e invece ci hanno umiliato come mai successo neanche nei loro anni migliori..

    2. Condivido senza riserve le prime due righe del tuo commento. E umilmente osservo che in una stagione da oltre 90 partite abbiamo vinto un trofeo in gara secca e un torneo di tre turni, tra l’altro con gli stessi partecipanti di quello in cui siamo stati asfaltati recentemente. E pure da una rivale storica, non da una a caso.

      Poi, le motivazioni le ha sviscerate molto bene @Pino in un commento qui sopra, non serve ripetere. Io sono dell’opinione che, nella rosa, quelli che avrebbero potuto avere una motivazione interiore in più per vincere lo scudetto (gli italiani) non sono stati messi in condizione di dimostrarlo.

      E forse non è un caso: l’obbiettivo principale è sempre stato l’Eurolega, dove più che l’appartenenza a una squadra conta il budget. Ma con un roster di veterani (aka vecchi) e un proprietario generoso ma anziano, o vinci ora o hai fallito.

      L’anno prossimo sarà quello dell’ultima chiamata.

  8. Aggiorna il bilancio: da 3-0 a 3-4.
    Quelle che contano le abbiamo vinte noi.
    👋🏻🤡🧹

  9. Stagione fallimentare….vttorie di coppa e supercoppa inutili….EL che se non la vinci non serve a niente… Ma dove siamo finiti?
    Se l’importante è vincere, iscriviamoci solo al campionato ed affrontiamolo con questo budget!!!
    Non scherziamo, dai.

    A parte che se una squadra come Milano non fs l’eurolegs con l’idea di arrivare in fondo (o quasi) nessun giocatore forte verrebbe qui.

    Parliamo di roster, di acquisti, di portafogli. Ma con i soldi degli altri è facile.
    Godiamoci quel che abbiamo fatto e ripartiamo

    1. “Stagione fallimentare….vttorie di coppa e supercoppa inutili….EL che se non la vinci non serve a niente… Ma dove siamo finiti?”
      Nel mondo reale. Se devo accontentarmi di vedere del bel basket, il tifo non conta e probabilmente mi “limiterei” alla NBA…

      1. Lo sport è competere con l’obbiettivo di vincere, non vincere sempre. È per questa nostra impaxienza che Milano è diventata piazza mangiallenstori. Si deve vincere subito, sempre.
        Contenti voi

    2. Di.Me., sai bene che non è questo il caso di Milano, e non per causa dei tifosi.
      Lo spirito olimpico (in senso decoubertiniano) non si attaglia a una città da lavoroguadagnopagopretendo come la nostra (e che per questo ho lasciato con piacere).
      Se ci interessasse il bel basket e la crescita del movimento cestistico, avremmo un vivaio, magari qualche squadra satellite all’altezza, una squadra con buoni italiani motivati e utilizzati (che spocchia a definire assurda la regola dei 6 in lba), non solo un roster fatto essenzialmente da veterani comprati a nastro da proprietari dalle tasche profonde con l’obbiettivo di vincere subito. E se non subito, molto ma molto presto, che poi scadono come le uova. L’anno prossimo sarà l’ultimo disponibile.

      Che la stagione fosse da quasi 100 partite, si sapeva. Un roster di quasi 20 persone 20 lo dimostra. Se vinci solo un trofeo in gara secca e un torneo a tre turni, con le stesse partecipanti che per tutto l’anno hai guardato dall’alto in basso con la tipica bausceria meneghina (alla Guazzoni, per capirci), hai fallito. Se ti asfalta un tuo arcinemico, che ha aspettato non uno ma due anni per servirsi la vendetta fredda, hai mooolto fallito.

      Se nonostante tutto questo, quando alla fine tiri le somme e resta poco o nulla fai lo sportivone lo stesso, se sei sincero ti rispetto. Io non sono capace, e mi inc****o. Da sempre. (Questo 4-0 mi brucia molto di più della finale persa di 1 con Cantù, per quei non millennials che se la ricordano, con tiro sbagliato alla sirena, con Boselli a fare il Punter).

      1. Anche io mi inca22o, eccome!
        So anche perfettamente che vincere una Eurolega è difficilissimo, sia per il tipo di competizione, sia per l’agguerritissima concorrenza (anche se quest’anno mancavano le due greche e il Maccabi).
        Limitare il giudizio al “non abbiamo vinto lo scudetto e solo due coppette” mi sembra un po’ limitato e ingeneroso, visto che quasi metà delle partite riguardavano proprio il massimo torneo continentale a cui abbiamo partecipato, con ottimi risultati e partite esaltanti.

        Avrei fatto cambio tra lo scudetto e i play off di EL? Col cuore dico sì. Con la mente no. Ovvio che speravo di vincere tutto. Mi sarei “accontentato” di vincere le coppette, il campionato e uscire al primo turno play off europei, come da obbiettivi di inizio stagione.

        Il succo del discorso: non sono contentissimo ma ammetto che qualcosa non abbia funzionato. Ma non manderei via questo coach e questo staff. Ripartirei da loro, dai loro successi e dai liro errori.

  10. Continuo a leggere un sacco do menate sui soldi spesi da Milano e sul suo budget ma cosa si pensa che Teodosic Belinelli prendano lo stipendio di una centralinista della Unipolsai di Bologna?
    Ma su dai che ci dicano veramente cosa hanno speso in monte stipendi per essere buttati fuori dalla Eurocoppetta e per vincere un campionato che gli ha salvato il licenziamento all’ultimo momento di coach e di tutti i campioni che hanno comprato.
    Dopo vent’anni di anonimato che si godano sto scudetto e non si credano dei supereroi.
    Ci proveremo l’anno prossimo noi anche In Eurolega e l’ora ancora per l’Eurocoppetta

  11. Volevo solo aggiungere che lo scudetto e’ tornato nella città del maggior sponsor del campionato che tiene in piedi il baraccone pericolante e speriamo lo tenga in piedi anche l’anno prossimo
    Bologna

  12. se non ce l’avete fatta nemmeno giocando la maggior parte delle gare in 8 contro 5 fatti due domande…. quei 5 hanno SEMPRE giocato da Squadra, mentre gli altri 5+3 da star del basket, si perché anche i grigi che hanno aspettato gara 4 per dare un antisportivo al Chacho…. e scommetto che qualche piangina ha pure da rosicare sui “tuffi” di Teo…ma dai ben lascia perdere…continua a rosicare che ne hai ben donde… e saluta i CAMPIONI D’ITALIA !!!!

    1. Gli arbitri non hanno inciso sul risultato finale. Io ho definito l’arbitraggio di gara due letteralmente ridicolo, a non era certo stato a favore di Bologna.
      Certo che le “scenate” di Teodosic su ogni fischio che gli appioppano non sono certo uno spot per il basket.
      Sinceramente credo che Virtus sia stata brava a giungere al momento finale in gran forma, con una squadra compatta.una squadra che ha saputo ritrovarsi dopo la cocente delusione di coppa, quindi maggiormente meritevole.

      Onori dunque si campioni d’Italia.

      Mi permetto di continuare a credere che in una finale giocata il 15 maggio l’esito sarebbe stato differente. Magari è solo un sogno.

  13. @donato: cosa vuoi insinuare, che ci abbiano pagato per non vincere? Non mi sembra, infatti, che si sia perso per colpa di arbitri corrotti ma per manifesta inferiorità.

  14. Rileggendo bene l’articolo del mitiko Guazz non sono d’accordo sul fatto che il tiro sbagliato di Punter abbia cambiato la stagione. Almeno, spero che non sia così. Perché altrimenti lo scenario cambia radicalmente. Se così fosse, Messina avrebbe toppato nella gestione “mentale” del gruppo, arresosi di fronte ad un episodio sfortunato. Ed anche i veterani Rodriguez, Hines, Datome, Delaney avrebbero fallito, proprio loro che erano abituati a vincere, a lottare, quelli che dovevano portare una nuova mentalità. Sarebbe una verità un po’ più inquietante, e complessa.
    A me piace pensare che questa delusione abbia fiaccato un po’ l’animo dei nostri ragazzi, comunque già in debito di gambe e di ossigeno. Così gli errori di Messina (perdonate se giudico, pur essendo un profano) sarebbero stati soli quelli di aver gestito non bene il gruppo di italiani attraverso i quali sarebbe comunque dovuta passare la conquista dello scudetto. A me piace più questa versione. Mi lascia più tranquillo. Si tratterebbe, se possibile, di aggiustare roster e rotazioni. Nell’altro caso, dovremmo rifondare per l’ennesima volta.

    Melli, Polonara e chi più ne ha, più ne metta. Per venire da noi ci vogliono soldini e soprattutto la loro disponibilità, che non è certo automatica. Il primo fu scaricato (malamente) dall’Olimpia; il secondo non ha mai amato Milano. Tonut è sotto contratto. Hackett idem, e non so se tornerebbe volentieri in Italia. A Mosca ormai è di casa, e’ apprezzato e ben pagato. E vince spesso. Insomma: perché dovrebbe tornare qui dove non mi sembra sia stato particolarmente amato?

    1. Il primo punto che inquadri mi sembra estremamente corretto, non può essere un tiro errato che cambia la stagione specialmente quella post regular season LBA e non mi sembra possibile che a giocatori esperti si lascino irretire negativamente da ciò a meno che l’Eurolega non fosse il vero e unico obiettvo stagionale. Stavo riflettendo, ma se il tiro fosse entrato (o avessimo vinto nel supplementare) con il Barcellona e poi avessimo battuto l’Efes per perdere poi 4-0 con Bologna saremmo felici ugualmente ? Io credo che LBA e Eurolega siano due competizioni diverse tra loro, la prima richiama il nostro atavico “tifo” magari anche un pò campanilistico, la seconda è molto più tecnica ma anche meno sentita a livello emotivo. Sono d’accordo anche sul discorso degli eventuali nuovi arrivi italiani, credo che nessuno di loro ci tenga particolarmente a giocare con le Scarpette Rosse e comunque dovrebbero essere utilizzati maggiormanete per LBA e questo non credo li trovi convinti particolarmente, io per LBA preferirei dei “mestieranti” magari non campioni acclamati ma che abbracciano la causa. Poi ovviamente sono tutti professionisti e quindi il loro compitino lo faranno, ma per LBA ci vuole anche molto cuore per i colori sociali. Comuqnue sono sicuro che la società lavorerà come sempre per darci il massimo e senza lesinare, poi sappiamo che una sola vince, è la legge dello sport.

      1. Se avessimo vinto l’Eurolega chi se ne frega del campionato italiano e credo che nessuno si sarebbe lamentato e saremmo stati tutti felici e contenti.

    2. Nel mondo prof il denaro e un buon contratto lava ogni peccato o remora o pensi forse che Polonara faccia del suo “amore” per Milano una questione di principio? E Bellinelli che è finito, senza colpo ferire, sull’altra sponda del Reno? E Meneghin che è venuto a Milano dall'”odiata” Varese? E altri esempi ancora non mancano…..

  15. di.me non hai capito cosa volevo dire e comunque guardiamo avanti e come dici tu speriamo ma ne sono sicuro vista l’esperienza, che Messina riveda e rimedi a certe situazioni difficili e ci dia altre grosse soddisfazioni come quest’anno (ultime 4 partite a parte)
    Forza Olimpia sempre

  16. Ultima considerazione poi ci risentiamo a settembre.
    Quasi tutti i commenti per questa finale si focalizzano sull’Olimpia e sul suo anno.

    Poche le riflessioni sugli avversari, allora ci provo io:
    Avevamo una Virtus che prima dei playoff aveva giocato abbastanza male e senza difesa. Le partite con kazan ne sono un emblema. Un allenatore sfiduciato dalla società. Alcuni giocatori fino a quel momento impresentabili uno su tutti Weems.

    Poi il miracolo: Weems tira meglio di Punter, Alibegovic che finalmente gioca a basket, Paiola che si mette anche a segnare. Belinelli difende anche e Teodosic fa il Teodosic finalmente. Bravo Sale che ci hai creduto.

    Allora una ipotesi, si badi bene solo ipotesi, è che siamo arrivati lì un po spompati ma con l’aspettativa che anche con il motore al 70% la portavamo a casa.

    Ma dopo la prima partita (l’unica in cui abbiamo lottato) ci siamo resi conto che ci attendevano partite di intensità pari alla Eurolega e li ci siamo sciolti perché era troppo non ne avevamo più per un altra impresa.

    E la dimostrazione è che non ne è mancato uno o due, ma l’intera squadra ha perso meccanismi sicurezze energie mentali perché di fronte magicamente e improvvisamente avevamo di fronte un altro Barcellona.
    Perché è così che ha giocato la Virtus e noi non eravamo pronti a questa nuova sfida.

    Badate bene non mi interessano, come sapete le colpe, e neanche cercare assoluzioni ma soltanto capire perché è solo così che ci possiamo migliorare.

    1. Quest’ultima ipotesi di iellini mi pare plausibile e per esperienza diretta ricalca una situazione analoga nella quale è finita nello stesso modo. Pensi ce la facciamo, sono alla nostra portata ed invece ti trovi davanti un muro che non sai come superare. L’energia fisica e mentale ti abbandona di colpo e non sai come reagire e anche se gli amici ti danno consigli intelligenti, come sicuramente ha fatto il coach, non sai come fare per metterli in atto. E così naufrago ti lasci andare.

  17. L’articolo del Guazz, con la sua arroganza e senso di superiorità, ci permette di capire il vero motivo del crollo di Milano, non fisico ma psicologico. Messina, che deve difendere lo stipendio, non può ammettere una cosa: tutta Italia dava Virtus come il perfetto agnello sacrificale dinanzi alla divina Milano. Gara 1 ha fatto vedere una Virtus guerriera che già si era vista CON brindisi, ma che nessuno credeva vera. Perché tutti avevano dato per scontato la vittoria di Milano, anche i suoi giocatori. E invece Milano si è trovata di fronte un mix letale di cattiveria serva, tecnica e agonismo italiano e fisicità americana. Milano ha fatto la figura dell’anello sacrificale. MESSINA NON CI HA CAPITO UN C**** e ha sbagliato approccio alla serie.

    1. @Massimo sino alle f4 tutti, ma proprio tutti davano Milano per favorita. Arroganza? Un pizzico, forse. Ma Milano sembrava davvero invincibile, anche nella versione lba..

      Certamente qualcosa non ha funzionato. Certamente la Virtus fi ha sorpresi. Certamente c’è stato un crollo psicofisico.

      Quindi il nostro coach ci ha capito poco, ma anche tutti gli addetti ai lavori

  18. Mi scuso con tutti per la parola colorita usata nel mio precedente commento: allora correggiamo: Messina ha capito tecnicamente il nulla assoluto della disposizione tattica e atletica della Virtus. Per il secondo anno di fila ha fallito.

  19. Mi chiedo se tutti sti sconosciuti che si, diciamo così, si sono fatti vivi dopo la nostra debacle, erano già iscritti al blog in una situazione di latenza in attesa che il peggio accadesse, o hanno fatto sto sforzo appositamente per abbaiare alla luna(senza offesa)

  20. Stile l avvoltoio Joe bacchettoni interpretato da Snoopy?

  21. Talmente inferiore che vi ha cucito un bel cappottino. Forse prima di fare il gradasso Borioso (0-3), sperate di arrivare terzi etc etc, dovresti pensare alle ***ate che dici. Ora invece di continuare a scrivere fai ammenda chiedi scusa e impara a perdere che i boriosi come te poi quando cadono fanno un gran bel crack!

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