Buongiorno Olimpia, la rubrica semi-quotidiana di cui non si sentiva il bisogno che ci accompagnerà quasi ogni mattina al risveglio.
Allora. Cantù perde il suo giocatore migliore, e tutto lo staff tecnico, dopo i tamponi effettuati venerdì in vista del derby di domenica. Il club comasco valuta il rinvio (ne avrebbe titolo), Olimpia Milano è disponibile (dopo l’ultima giornata?), la Lega ottiene che si vada in campo.
L’Olimpia Milano si è esposta ad un rischio di contagio? E’ la domanda che ha impazzato sui social dei tifosi biancorossi, ma partiamo da un assunto, che rientra nel protocollo FIP: «Se negativi alla sierologia e negativi al tampone sono verosimilmente soggetti che non hanno mai contratto la malattia COVID19».
Ed è un protocollo che, in quanto in corso, è stato approvato da tutti i club, e che sino ad oggi non ha avuto controindicazioni di nessun tipo (nessun tracciamento di positività tra squadre insomma). Non si possono rinnegare i patti secondo propria convenienza, e l’Olimpia Milano non li ha rinnegati.
Questo è il concetto di “bene comune” avanzato da Ettore Messina negli scorsi mesi, e difeso con veemenza anche in questa occasione. A prescindere da quali saranno le conseguenze, purtroppo. Sono i rischi di questi folli mesi. Sono i rischi che tutti hanno deciso di assumersi per tornare in campo.
Senza dimenticare che Cantù ha effettuato tamponi rapidi anche nella giornata di sabato, ribadendo le negatività del giorno precedente. Ieri i comaschi si sono sottoposti a nuovi test, i referti sono attesi oggi. E questo darà molte certezze anche in casa Olimpia Milano, che si sottoporrà a sua volta ai tamponi domani, secondo le regolamentazioni di EuroLeague.
Come andrà a finire? Incrociamo tutti le dita, ben sapendo che non saranno positività, o negatività, a stabilire da che parte sia la ragione. O il torto.
