Arturas Gudaitis, storia di un rapporto. E di un addio

Arturas Gudaitis torna a Milano a quasi sette mesi da quel 10 luglio che sancì l’addio a Olimpia Milano, e la conseguente firma con lo Zenit

Arturas Gudaitis torna a Milano a quasi sette mesi da quel 10 luglio che sancì l’addio a Olimpia Milano, e la conseguente firma con lo Zenit San Pietroburgo.

Ripercorriamo una storia, una vicenda, e le parole, di quello che è stato un grande protagonista biancorosso.

Arturas Gudaitis | La sua storia in biancorosso

Nel febbraio del 2017, complici anche le problematiche caratteriali di Miroslav Raduljica, l’Olimpia Milano stringe i tempi per un centro.

L’8 dello stesso mese Flavio Portaluppi, allora gm del Club, vola in Lituania per assistere alla sfida di EuroCup tra Lietuvos Rytas e Zenit San Pietroburgo.

La gara è attesa anche in Italia, perché in caso di uscita dei lituani dalla competizione Avellino potrà mettere le mani sull’ex tricolore sassarese David Logan.

La presentazione del match di questa sera

Per il dirigente di Olimpia Milano, oltre alla risaputa infatuazione per Janis Timma (già d’accordo con il Baskonia), il nome caldo è Arturas Gudaitis. Il centro produce 11 punti e 9 rimbalzi con 0/6 da 2.

Il giocatore piace, l’uomo ancor di più, ma la mattina dopo, nel colloquio tra Portaluppi e Gudaitis (presente anche Breveglieri), vengono gettate “solo” le basi per il tesseramento estivo. Arturas rientra dall’infortunio alla mano di fine dicembre, e il Lietuvos è disposto a liberarlo solo dietro cospicuo buyout.

Il resto è cosa nota. Arrivato alla Secondaria del Forum in estate per i dubbi su Patric Young, Arturas Gudaitis ha subito garantito un apporto a dir poco sorprendente, diventando nella sua seconda stagione uno di migliori centri di EuroLeague.

Evidenti i numeri del 2018-2019 in EuroLeague, 12.5 punti, 7.1 rimbalzi (terzo assoluto), 1 stoppata a gara. Ma la stagione si chiude l’1 febbraio, a Las Palmas con Gran Canaria, dopo soli 7’ in campo. In pochi attimi, le voci Nba si trasformano nei mesi più duri e dolorosi.

Arturas rivede il campo più di 8 mesi dopo, il 20 ottobre con Cremona: 5 punti e 4 rimbalzi in 11’, che diventano un 17+5 il 25 con il Fenerbahce in EuroLeague. E’ l’apice di una stagione che passa per un problema alla mano, 7.3 punti per 4.4 rimbalzi in Europa, e lo stop forzato della stagione. In tutto, in un anno e mezzo, 27 gare.

Ha vinto uno Scudetto e due Supercoppe con Simone Pianigiani in panchina.

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12 thoughts on “Arturas Gudaitis, storia di un rapporto. E di un addio

  1. MTate sono d’accordo. Forse per la prima volta leggo una spiegazione chiara e condivisibile della partenza di Gudaitis.
    L’ho molto amato come uomo e come giocatore, continuo a farlo, ma se sull’altro piatto mi metti Hines e LeDay, beh… il mio amore deve scegliere e Zach mi fornisce lo zainetto dove tenere il ricordo di Arturas.
    Ciò detto stasera voglio vedergli fare 3 falli in rapida successione su Hines che lo attacca al ferro, sottoponendo i suoi piedoni a uno sforzo insostenibile.

    1. A me Gudaitis fa impazzire, la mia preoccupazione era che ce lo portassero via gli americani… Certo, oggi come oggi dove lo metti? Hines me lo tengo stretto, LeDay è un altro tipo di giocatore irrinunciabile, e al posto di Kaleb, come il Maggi ha magistralmente spiegato, non aveva senso per lui. Mi sembra pure un ragazzo intelligente e onesto.

    1. Anche a me…. quando Guda è rientrato un anno fa ero al Forum e (giuro) mi sono commosso.
      Si, quello in piedi con le lacrime agli occhi quando l’hanno presentato, ero io.
      Non solo io, forse.
      Mi dispiace ancora più di non essere lì stasera ad applaudirlo con affetto.

      Che sia una persona grande lo mostra anche l’abbraccio con Tarci che vedete oggi nelle loro foto social.
      Faccia buona, scarpe grandi, cervello fino.

      Grande Guda!!!

      Ps però stasera vinciamo noi, ok?

  2. Con Kaleb ha fatto una coppia straordinaria, quando 1+1 fa 3. Peccato averlo perso, andiamo avanti!

  3. Questo pezzo, molto ben fatto, mi fa sorgere una domanda: come e’ successo che un ragazzo di belle speranze come era Arturo arrivato a Milano come ruota di scorta, sia arrivato dopo un anno ad avere un contratto milionario da star europea? Certo ha fatto bene, ma non vedo una progressione logica in tutto questo. Io sono “arturiano” per cui ci avrei pensato molto prima di sciogliere una coppia giovane, affiatata e solida, non c’era modo di gestire meglio i contratti?

    1. Ti è sembrato decisivo giovedì negli scontri diretti con i nostri centri? A me no. Io stravedevo per il ragazzo però qualcosa si è rotto a un certo punto secondo me e fino a quando quel qualcosa non si rimette a posto, non riesce a dominare come faceva prima del primo infortunio.

  4. Purtroppo molti atleti dopo un infortunio serio non sono più stati “quelli di prima” malgrado l’impegno a ricostruirsi Guda mi sembra che appartenga a questa categoria di sfortunati. È ancora un buon atleta ma forse non è più un super. Sarei felice di essere smentito dai fatti il ragazzo lo merita

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