Buongiorno Olimpia, la rubrica semi-quotidiana di cui non si sentiva il bisogno che ci accompagnerà quasi ogni mattina al risveglio.
Due giorni or sono il CONI avrebbe accolto la domanda della FIP di inserire anche i campionato di Serie C, e le giovanili con fase finale interregionale, come competizioni di interesse nazionale, e dunque meritevoli di poter tornare in gioco.
La data fondamentale sarà però quella dell’11 gennaio, quando Gianni Petrucci incontrerà i presidenti regionali. La sensazione è che gran parte del movimento abbia bisogno di alcune risposte sul tornare in campo: con quali regole d’ingaggio? Con quali costi?
Nessuna polemica verso la FIP, perché prima di muoversi bisogna comprendere i margini di manovra, da qui la richiesta poi accolta dal CONI, ma francamente non capiamo come il dilettantismo possa tornare in gioco oggi.
E’ una consapevolezza molto amara lo chiariamo, chi scrive ha vissuto il calcio dilettantistico direttamente per più di un decennio, amandolo, ma siamo ancora nel pieno di una seconda pandemia (gli esperti la chiamano terza, ma non si è capito quando sia finita la precedente), con gente bloccata in casa in zone rosse e arancioni che non paiono avere fine.
Giusto ripartire, ma a quale costo? Non parliamo di salute, non vogliamo fare retorica, chiediamo solo quanto tutto questo possa pesare sulle casse vuote delle società. A Gianni Petrucci la risposta: la rivoluzione, l’ha promessa lui.
Francamente articolo inutile. Parliamo di Olimpia