Buongiorno Olimpia, la rubrica quotidiana di cui non si sentiva il bisogno che ci accompagnerà ogni mattina al risveglio in questa fase pre-estiva.
Facendo l’EuroLeague non possiamo pensare ad una squadra marcatamente italiana, i giovani ancora per questo livello non ci sono. Però abbiamo il dovere di seguire ragazzi particolarmente interessanti. Potrà aiutarci, specialmente in campionato, in EuroLeague il suo contributo non lo può prevedere nessuno
Ettore Messina
Il dovere di seguire ragazzi particolarmente interessanti. Mentre impazza la battaglia sui giocatori italiani tra Olimpia Milano e Virtus Bologna, ecco cosa significa pensare alla nostra pallacanestro: investire sui giovani, e farlo davvero.
Davide Moretti ha firmato con Olimpia Milano perché sa di essere in un grande club che ha voglia di scommettere su di lui. Senza pressioni, ma con un percorso mirato. Davide Moretti in LBA e Giordano Bortolani in prestito in un club di media classifica.
Questo significa costruire la basi di un club, e le basi di un movimento. Con questa mentalità, ne arriveranno altri.
Articolo dedicato a coloro che reputano la nostra squadra”vecchia”
Io trovo che le grandi societa’ debbano investire nei giovani, magari lasciandoli in altre squadre a svezzarsi per poi prenderli al momento giusto. Questo farebbe crescere comunque tutto il Movimento.
Voci di mercato dicono che la V stia per firmare Tessitori e Abass, con Alibegovic praticamente i migliori italiani disponibili, oltretutto giovani. Loro hanno un progetto chiaro, se erano parecchio avanti in classifica e a Bologna ce le hanno suonate, adesso si capisce bene il perché. Noi continuiamo a cercare vecchi amici di Messina, loro guardano avanti.
Alibegovic lo conosco poco. Tessitori non mi sembra un fenomeno. Abass lo avrei anche ripreso. Sicuramente Bologna ata lavorando bene e probabilmente puo’ permettersi di spendere qualche euro in piu’ per gli italiani, che non giocherebbero in l’Eurolega. Voglio dire che se hai meno vincoli puoi permetterti di programnare un po’ meglio. A Milano non si puo’. Molti sarebbero disposti a sacrificare un anno senza vittorie o play off di EL per costruire qualcosa ma poi tutti critichiamo e soffriamo se non vinciamo niente. A Milano il tempo non c’e’ mai e dunque si deve costruire ma con l’obbligo di vincere subito. Bologna per ora non ha questo stress. Buon per liro