Stefano Pillastrini ha allenato Davide Moretti nel biennio precedente alla chiamata di Texas Tech. In A2. Ecco le sue parole a Eurodevotion:
Non c’è una regola che vale per tutti, ma quando ha fatto la sua scelta io ero scettico. Penso sia corretto per chi non ha minuti qui, ma lui ne aveva già quindi avrebbe potuto proseguire il suo percorso da queste parti. Io sono portato a dare spazio ai giovani che ritengo pronti, per quello temevo che fosse un rischio. A lui è poi andata benissimo, un’esperienza straordinaria. Davide è sempre adeguato, sa entrare in punta di piedi e poi diventare protagonista col lavoro. Lo ha fatto a Treviso ed anche a Texas Tech. In entrambi i casi all’inizio giocava poco
La forza mentale, certamente, mentre il suo livello fisico vede un corpo non imponente ed un atletismo buono ma non speciale
Oggi Milano è cambiata, ma di certo ciò che contraddistingue Davide è il fatto di non aver paura. Non trema per i “cazziatoni” dei Coach, ha un’alta autostima, non teme l’errore e per tutto ciò è pronto a scalare le gerarchie. Credo si adeguerà a Milano perché è speciale
In NCAA ha imparato a giocare contro avversari magari non preparatissimi tecnicamente ma di certo straordinari atleticamente. In EL troverà dei giocatori straordinari in tutto… Dovrà adattarsi all’asticella che si alza, come ha sempre fatto sinora. Deve crescere atleticamente, perchè ha rapidità ma un corpo ancora leggero
Non credo proprio possa essere solo quello. Può fare gare senza segnare da tre e procurarsi manciate di liberi, sa subire falli, sa penetrare con intelligenza ed assorbire i contatti nonostante la stazza. Sa che non può vivere di soli tiri ed è abile nel prendere le misure a ciò che serve
Ha usato sinora poco questa sua qualità ma vede il gioco, lo controlla ed ha sicurezza nel farlo. Ha un’abilità normale nel passaggio, non lo vedrai inventare cose folli ma dà la priorità a ciò che serve. Ed appunto, se servirà, saprà tirare fuori anche nuove doti grazie alla sua alta ambizione
Non mi stupirei se tra dieci anni, analizzandone la carriera, parlassimo di un play tradizionale, prevalentemente attaccante
Deve avere maggior presenza mentale. E’ la parte del gioco dove dovrà fare i progressi più importanti e difficili. L’ho visto migliorato in NCAA rispetto a Treviso, fa pochi danni, è molto furbo, tocca palle vaganti e sa come muoversi. Deve imparare tenere meglio l’1vs1. Oggi vive più di furbizia che di applicazione e questo sarà il punto fondamentale della sua crescita perchè in EL devi esserci mentalmente al 100% sempre, altrimenti diventa dura
Fantastiche le parole di Pillastrini su Moretti, fa piacere tanto entusiasmo in qualcuno che ha avuto un contatto diretto e significativo con lui, il suo allenatore!
Per una serie di circostanze però, ho una conoscenza diretta di un numero sufficiente di partite della NCAA, quindi non mi sento di condividere per niente la sua opinione che chi ci giochi sia tecnicamente meno preparato.
Giocano in modo diverso, ma tecnicamente non ce n’è uno che tiri male, che non si muova automaticamente in pick and pop, o che non sia basso sulle ginocchia quando difende – da quanto ho potuto vedere personalmente.
Scontato dire che Moretti si dovrà adeguare a Milano..ci mancherebbe fosse il contrario visto che per ora Moretti non è Jordan 😂😂😂 e l’Eurolega certamente non è la NCAA ma io mi aspetto che il Messia gli dia tanti minuti nel campionato italiano per dargli la possibilità di crescere e di meritarsi spazio in Eurolega..
È mia opinione che la differenza sostanziale tra NCAA e LB/EL è che qui si picchia di più credo che la la capacità, di resistere alle provocazioni sia fondamentale per la crescita e l’inserimento nel gioco Europeo. Le altre prerogative anche se giovane, Moretti le possieda già
Sembra un buon biglietto da visita…..