Ettore Messina oggi ha rilasciato dichiarazioni importanti a l’Ansa parlando anche del potenziale taglio agli stipendi dei giocatori di Olimpia Milano.
L’Ansa, a firma Luca Guazzoni, ci racconta di un Ettore Messina è turbato. Il basket gli manca – tanto da riguardare la finale di Eurolega persa nel 2009 – e ha parlato a lungo dell’emergenza Coronavirus:
Giudicare con il senno di poi sarebbe disonesto, ho notato però in Italia una sufficiente rapidità nel prendere le decisioni. Negli Stati Uniti invece non hanno ancora idea. Trump dice che sarà un successo se conterranno il numero dei decessi a meno di 100mila: la contabilità dei morti è un abominio, un insulto, una cosa spregevole
Pervade il senso di scoramento, l’ignoto per il futuro, il dolore per le famiglie e i loro lutti. Dobbiamo dire grazie a chi lavora senza sosta: medici, infermieri, cassieri, chi svolge mansioni socialmente utili. Ma non torneremo alla quotidianità di prima, fatico a pensare a migliaia di persone dentro lo stesso palazzetto per una partita o una metropolitana piena di gente ammassata. Ci sarà inevitabilmente una forte tensione sociale ma speriamo di portarci dietro questo bel senso di insolita coesione
Questo il primo lancio di agenzia di oggi pomeriggio sulle parole di Ettore Messina:
I giocatori dell’AxArMilano hanno garantito “ampia disponibilità” a tagliarsi lo stipendio per affrontare l’emergenza economica dovuta al Coronavirus. Lo conferma all’ANSA Ettore Messina, coach e presidente delle ‘Basketball Operations’ di Olimpia: “I giocatori si sono detti estremamente disponibili ad accogliere eventuali richieste. Sono ragazzi sensibili e responsabili, sono molto orgoglioso di loro – sottolinea Messina – Abbiamo un proprietario come Giorgio Armani che si è speso molto per l’Italia in questo momento di difficoltà”.
Vorremmo tutti non fosse mai accaduto ma cogliamo l’occasione per discriminare tra veri uomini e donne confrontati con il vuoto che circonda certi personaggi, pensare al prossimo e al sociale sarà l:unica salvezza dal caos che verrà.