Ma che fine farà il campionato LBA Serie A? Non lo sappiamo, ma l’unica risposta è “cautela”. In questo momento leggiamo in giro una certa frettolosità nel dare per chiusa l’annata. Non ha alcun senso decretare morte anticipata, se non nell’uccidere speranza e fiducia in quel che sarà.
Ieri, non senza moto di sgomento, abbiamo letto sull’attendibilissima Prealpina che il 50% dei club starebbe spingendo per la chiusura definitiva del campionato.
Oggi, apprendiamo sempre dalle stesse colonne che la LBA ha deciso di attendere, che la chiusura del basket italiano non sarebbe all’ordine del giorno in Federazione come in Lega:
«Il neo presidente Umberto Gandini ha chiesto unità di intenti alle associate nel condividere la volontà di portare a termine la stagione compatibilmente alle decisioni del Governo»
Come tutte le discipline, infatti, anche il basket italiano ed europeo deve sottostare alle decisioni del CIO, che potrebbe rinviare i Giochi Olimpici di Tokyo. Perchè l’evento sportivo numero uno è fatto di atleti e rappresentative, che ad oggi non sono ufficiali.
Ci sono preolimpici e qualificazioni sospese, per un quadro ancora tutto da scrivere. Ecco perchè Tokyo potrebbe anche slittare: perchè rischiano di mancare i partecipanti (pensiamo solo al preolimpico di Pallanuoto a Trieste, slittato da marzo ad aprile, e ancora per questo a rischio).
In questo scenario, restano le parole. Partiamo da quelle di Andrea Conti, GM di Openjobmetis Varese, riportate anche da noi ieri:
«Personalmente ritengo che la soluzione più logica sia quella di fermarsi definitivamente: il problema è riorganizzare un campionato che ormai si è falsato di fronte al suo aspetto sportivo, e riprendere un’attività dopo tutto quello che sta succedendo è complicato. Di fronte a questi numeri è inutile procrastinare, nella nostra vita quotidiana la priorità è un’altra…»
Una tesi? Una lettura del momento? Soprattutto una visione parziale. La propria. Varese che prima cerca di giocare il derby a porte aperte a tutti i costi, poi chiede il rinvio a data da destinarsi, quindi invoca la sospensione del campionato totale dopo aver garantito unità in LBA.
Visione parziale che è la propria visione. Punto. Basata sulle proprie necessità, rispettabili e importanti, ma solo proprie. Quanti club, per forza non Varese, fanno salti mortali? Gestiscono il tutto al centesimo? Persi gli incassi pensano a risparmiare su qualche contratto?
Ci tornano alla mente le parole di Ettore Messina ad inizio stagione allora, quando il presidente parlò di mancanza di «bene comune» in Lega.
E non possiamo quindi che applaudire la presa di posizione del nuovo presidente di LBA Umberto Gandini, persona esperta e di grande ragionevolezza. O allietarci di chi, come il GM di Sandro Santoro, invece che invocare morte, cerca soluzioni per vivere:
«Le soluzioni sono tante: credo che un tentativo per finire la stagione vada fatto. E annullare non è semplice. Una Final Eight per lo scudetto e una Final Four per non retrocedere? Possibile»
Una posizione, da quel che apprende ROM, molto simile a quella di Olimpia Milano in questa momento. Ettore Messina e Christos Stavropoulos attendono, senza fretta.
Chiaro che oggi, a chi rischia la retrocessione, a chi perde giocatori americani senza la certezza di riaverli, convenga la sospensione di tutto. A chi non ha stabilità, resta una sola via. Ma è il bene del nostro basket? Cautela. Per favore.
Visione assolutamente pro domo propria. Non degni di far parte di una Lega. Obiettivo, se possibile, deve essere finire.
Ma scusate, dobbiamo ascoltare e prendere sul serio il giornale “La Prealpina” e il GM di Varese Conti che non conta un c…o in Italia.
L’ avesse scritto il Corriere o la Gazzetta forse poteva essere un voce attendibile ed importante…
Il Campionato di Basket avra’ probabilmente una continuazione, quanto e come per ora e’ impossibile saperlo, anche perche’ il virus continua a mietere vittime…
Forse Varese ed i suoi dirigenti farebbero meglio a star zitti, intanto non contano niente da ormai 20 anni…
Secondo me è inutile fare previsioni visto che ormai l’emergenza del coronavirus è mondiale e non siamo a conoscenza di quando essa possa terminare..e ricordiamoci che non tutte le squadre hanno la forza economica di Milano Bologna (sponda Virtus) Sassari e Venezia e se vorremmo farle sparire come scrive qualcuno solo perché vorrebbero finire la stagione anzitempo per questioni economiche senza contare tutti gli americani che nel frattempo sono andati via che si fa un torneo a 4 squadre?? Bisogna rispettare tutte le esigenze delle squadre e non solo quelle blasonate come la nostra e poi è normale che ognuna tira acqua al suo mulino..cmq è inutile fare previsioni e se si dovesse annullare tutta la stagione non è un dramma perché nella vita conta molto di più la vita umana e la salute rispetto lo sport