Vincenzo Di Schiavi firma per La Gazzetta dello Sport l’editoriale di oggi sulla Coppa Italia 2020.
Ci lascia nel limbo dell’incertezza l’ultimo e anomalo weekend prima della Coppa Italia, spalmato su più tavoli. Da Tenerife torna una Virtus spossata dal lungo e vano inseguimento all’Intercontinentale.
La attende, a Pesaro, una Reyer che imbusta il derby contro Treviso grazie al guizzo di Daye ma, soprattutto, al miglior Stone della stagione, l’uomo chiave, il giocatore che può dare a Venezia una dimensione estremamente competitiva.
I campioni d’Italia scivolano verso la Final Eight a fari spenti, lasciando tutta la pressione sulle spalle della Virtus in un quarto di finale tutto da scrivere.
Come lo è quello tra Milano e Cremona. Al Forum la Vanoli strappa la sensazione che la partita non sia chiusa. A Milano serve un guizzo di Micov per chiudere i conti, sperando che il ritorno del Chacho sparigli rapporti di forza, al momento, sin troppo sfumati.
Sassari ha riposato, ma di fronte troverà una Brindisi sempre più in ritmo (6 vittorie nelle ultime 8), trascinata dal suo profeta Banks. Brescia e Fortitudo chiudono con due vittorie un momento delicato. Ci sono anche loro. Non dimenticatelo.
Su Milano due grosse imprecisioni, secondo me:
Il “guizzo” di Micov?
Un comodissimo tiro da tre, per la verità, costruito dalla squadra in contropiede, posizionamento perfetto di Vlado, e ottima esecuzione – ma quel tiro a quel punto, in quelle condizioni, l’avrebbero sbagliato in pochi.
Seconda imprecisione: Milano ha dimostrato di potere ben controllare Cremona anche senza il Chacho.
È andata in affanno dopo, per le consuete amnesie difensive, e per la peste di cui soffre da inizio anno, dei palloni buttati via troppo facilmente in numeri inaccettabili.
Cali di concentrazione, sostanzialmente, la cui medicina non è il Chacho – irrilevante per questo specifico problema.
La seconda imprecisazione la condivido mentre la prima assolutamente no perché può sembrare un tiro facile e banale ma non lo è stato perché quando si arriva alla fine si può essere stanchi specialmente per un giocatore di 34 anni con tre partite in 6 giorni e per di più con il tempo che trascorre inesorabilmente..oltretutto Micov è uno che si è sempre assunto le sue responsabilità a differenza di altri che passano per campioni e sono solo dei codardi..
Anche quest’anno Micov è uno dei pilastri della squadra.
Un vero regista in campo, sempre le scelte giuste, un difensore che sopperisce con l’intelligenza alla differenza di atletismo di molti di quelli che gli affidano da marcare.
Uno senza il quale Milano sarebbe molto meno, ma molto, molto meno.
Ha quasi il 50% da due, e il 41,2% da tre, che sono numeri superiori alla media, ha segnato il canestro decisivo in più di una partita, e in molte altre i canestri che contano, particolarmente nel secondo tempo.
È un giocatore eccezionale, sempre presente, anche se a detta di molti da almeno tre anni è sovrautilizzato, ma niente: Micov è sempre lì, tostissimo e decisivo, decisivo soprattutto negli intangibles, ma anche nei tangibles, eccome!
Eppure c’è sempre qualcuno, qualcuno di quelli che gli intangibles neanche li vedono, perché non sanno cosa siano, e per loro contano solo i “fatti”, c’è sempre qualcuno che dal suo divano, trova il modo di mancargli di rispetto, di mancare di rispetto a tutti i tifosi Olimpia per i quali Micov è LA colonna indiscutibile della squadra da anni ormai, e si sofferma solo sul numero della sua età.
Patetici divanisti, commentatori che ignorano cosa sia il rispetto, cosa sia il lavoro che porta un giocatore a essere il pilastro della squadra in tutte le sue stagioni, e mi viene in mente Kobe Bryant che non fatico ad accostare a Micov per impegno e dedizione, se non per i risultati, ma niente, c’è sempre qualcuno che dal caldo del suo divano ritiene di giudicare Micov prima di tutto per la sua età.
Con questa gente il dialogo è francamente impossibile.
Non conoscono il rispetto.
Palmasco magari sbaglio ma mi sembra che su Micov i giudizi siano abbastanza unanimi: il vero faro della squadra.
E mi sembra che sia Pianegiani che Messina l’abbiano capito entrambi
Palmasco ma sai leggere oltre le righe o ti soffermi solo sul significato letterale delle parole?? Io non ho mai mancato di rispetto a Micov (tra l’altro a conferma di ciò basta leggere i miei precedenti post) e non l’ho mai giudicato per la sue età ma ho solo espresso un dato di fatto perché a 34 anni può capitare di essere discontinuo quando si gioca ogni 2 giorni e Micov risponde sempre presente..questo l’ha anche espresso il tuo caro Messia o vuoi discutere anche chi osanni? Per la tua incoerenza non mi stupirei neanche di questo…anzi se proprio vogliamo dirla tutta tu hai denigrato Micov scrivendo che è stato un canestro talmente facile che lo avresti fatto persino tu anche se io ne dubito che ne saresti stato capace 😂😂😂.. prima di scrivere rispetto inizia tu a portare rispetto a chi non la pensa come te senza necessariamente offendere perché te lo ricordo per l’ennesima volta che non sei portatore della verità..dai che prima o poi ce la farai a capirlo 😂😂😂
Cito: “quando si arriva alla fine si può essere stanchi specialmente per un giocatore di 34 anni con tre partite in 6 giorni e per di più con il tempo che trascorre inesorabilmente..”.
Insinuare il dubbio che Micov in quanto 34enne possa mancare al suo talento perché stanco, quando non c’è stato alcun segno di cedimento da tre anni a questa parte, significa sempre mettere quel tanto di cattiveria, di dubbio, su giocatori cristallini che di dubbi non ne hanno mai generati: né sul piano dei risultati, né sul piano dell’attaccamento alla maglia.
Siccome è così, uno che sta in campo con gran successo per quasi trenta minuti a partita da tre anni, che senso ha scrivere quella frase? Insinuare quel dubbio? Ricordare sempre che in quanto 34enne è fragile? Se non un senso di malcelata cattiveria, di mancanza di rispetto.
Se poi mi volete dire che qualcuno qui non sa quello che scrive, o non scrive quello che intende, o non intende quello che scrive, allora beh… non posso che essere d’accordo. L’italiano non è roba per tutti, in effetti.
Ma le parole invece sarebbero parole, e le frasi frasi.
Per quasi tutti, diciamo.
Suggerisco un video: https://www.youtube.com/watch?v=OoimIyrOLws
Buona visione!
Ma guarda che nessuno.sta discutendo il valore di Micov come giocatore in assoluto ma come ha detto anche Messina può capitare persino a Micov di non state sempre sul pezzo..Micov è un campione di valore indiscutibile pero nessuno ha super poteri e anche lui qualche volta non ha giocato bene ma credo sia normale perché cmq è un essere umano non un robot..piuttosto tu hai mancato di rispetto a Micov scrivendo in in post che quel canestro l’avresti fatto anche tu e ora vuoi rigirare la frittata? A volte faresti meglio a chiedere scusa invece di insultare come quando hai scritto “L’italiano non è roba per tutti, in effetti”..ah vero solo tu conosci alla perfezione l’italiano..vedrai che ti premieranno con il Mongolino D’Oro 😂😂😂
Palmasco, io ho grande rispetto per te e il modo in cui vedi il basket. Però una frase come “quando si arriva alla fine si può essere stanchi specialmente per un giocatore di 34 anni con tre partite in 6 giorni e per di più con il tempo che trascorre inesorabilmente” non può farti partire per la tangente e aggredire l’autore. Sono opinioni: posta la tua e lascia che la gente scelga chi ha ragione e chi torto e vedrai che ti daranno ragione molto più spesso che no.