Daniele Dallera, responsabile redazione sportiva del Corriere della Sera, firma un editoriale su Olimpia Milano. Ecco alcuni passaggi:
Certe sconfitte possono rivelarsi importanti, se interpretate e vissute nel modo giusto. Quella subita dall’Ax Milano con il Barcellona può essere una svolta, in Italia e in Europa, per l’Olimpia che finora ha rispettato poco e male il suo Dna, l’albero genealogico da cui discende il suo allenatore-president, Ettore Messina che, quanto a personalità e talento, può dare lezioni a tutti
A Barcellona si è perso, ma si sono visti finalmente una squadra, un gruppo, una difesa, compagni che si aiutano, la voglia di combattere, la testa in campo e non sui contratti o al cinema, insomma gente ben lontana dalle indecenti prestazioni contro Bayern Monaco (l’unico dato confortante il successo stropicciato alla fine) e l’Alba Berlino
Bisogna svegliarsi, cercare continuità, seguire la strada e le volontà di un coach vincente, far felice una proprietà prestigiosa, Giorgio Armani, rispettare carriere e passati, Scola, Rodriguez, Micov, che devono avere ancora un presente, chiedere la giusta fame di vittorie a Gudaitis, Tarczewski, Cinciarini, Moraschini, Della Valle, Nedovic, Crawford, Sykes, Brooks, Burns, Roll, perché finora hanno vinto poco o niente
“la testa in campo e non sui contratti o al cinema” un riferimento a qualcosa di preciso o una mezza calunnia?
Non capisco perché bisogna sempre sindacare su ogni parola che non si condivide..io penso che un giornalista sa sicuramente più di tutti noi che siamo solo tifosi visto il lavoro che fa..
Ho lavorato nel mondo del giornalismo per 25 anni, non sai quanto sei lontano dalla verità. E comunque non sono d’accordo o in disaccordo, ho semplicemente fatto una domanda…