L’Olimpia post Khimki: il ritmo, le assenze ed il futuro

I biancorossi hanno pagato una giornata no a livello difensivo. Ora le sfide con Maccabi ed Efes saranno altri due esami

Prima o poi doveva accadere, è successo nella trasferta più impegnativa. Dopo sei vittorie consecutive, alcune delle quali esaltanti, l’Olimpia Milano si è fermata a Mosca, sul campo di una delle squadre più attese di questa annata di Eurolega, cioè il Khimki di Shved e Kurtinaitis. Era un possibile esame da ‘grande’ per la squadra di Messina: i biancorossi non sono stati bocciati, ma rimandati ad altre partite, cioè a quelle della prossima settimana contro Maccabi ed Efes.

Khimki vs Olimpia Milano | Una partita al ritmo russo

L’AX è rimasta in partita, anzi, davanti nel punteggio, finché le percentuali l’hanno sostenuta. Le triple di Roll e Nedovic, il gioco vicino a canestro di Scola e qualche lampo (pochi) di Rodriguez e Micov avevano bucato con continuità il canestro dei russi, grazie ad un’ottima circolazione di palla e ad una difesa un po’ accondiscendente da parte della formazione di casa. Ma anche il primo tempo si è giocato al ritmo voluto da Shved e soci, cioè un ‘bombardamento’ a chi faceva più canestro.

LE PAGELLE DI KHIMKI-OLIMPIA MILANO

Un tipo di basket che andava bene all’Olimpia di un anno fa, non a questa. Infatti, appena sono scese un po’ le percentuali, tra alcuni tiri aperti sbagliati ed un pressing del Khimki cresciuto nella ripresa, la gara ha cambiato padrone. La storia del match è stata più o meno tutta qui, visto che Milano non è mai riuscita a trovare le risposte difensive per contenere il grande talento diffuso degli avversari. Ed in questo ci sono le giornate difficili da parte di Mack e Brooks, i due migliori difensori biancorossi. 

Khimki vs Olimpia Milano | Il peso delle assenze

Per riuscire a giocare 40 minuti una partita quasi esclusivamente offensiva, serviva un’ottima giornata al tiro da parte di tutti. E, invece, solo Roll e (in parte) Scola sono stati continui. Nedovic si è spento dopo un primo tempo strepitoso, Rodriguez e Micov hanno giocato una partita ‘solo’ sufficiente e gli altri non hanno dato poco o nulla alla causa biancorossa. A questo proposito, viste le gare di Mack e Tarczewski, qualche minuto a Cinciarini e Biligha forse poteva venir provato. Ma dopo è facile dirlo.

Oltre ad un White di nuovo impalpabile, l’Olimpia ha pagato a caro prezzo le assenze di Arturas Gudaitis e Amedeo Della Valle. Il primo avrebbe dato tutta un’altra solidità vicino a canestro, seppur l’atletismo dei lunghi del Khimki avrebbe potuto mettere in difficoltà anche lui. L’azzurro sarebbe stata un’arma offensiva importante, da poter inserire nel momento di difficoltà nel fare canestro, per provare a restare agganciati al match. 

Khimki vs Olimpia Milano | Il prossimo futuro

Dopo l’intermezzo di campionato di domenica con la Fortitudo, per i biancorossi arriveranno altri due test di alto livello, questa volta al Forum: prima il Maccabi Tel Aviv e poi l’Anadolu Efes, entrambe con lo stesso record (6-2) della squadra di Messina, in cui sicuramente sarà ancora out Gudaitis e con il dubbio Della Valle. Per restare nelle zone alte della classifica, sarà fondamentale vincere almeno una delle due gare, possibilmente entrambe. 

IL COMMENTO DI ETTORE MESSINA

Per farlo, Milano dovrà ritrovare la sua difesa, quella che ha tenuto le avversarie sempre sotto gli 80 punti realizzati nelle precedenti e vittoriose partite. Alla fine della prossima settimana potremo avere un quadro più preciso, seppur non certo definitivo, su dove potrà spingersi questa Olimpia: un 2-0 la spingerebbe verso le primissime posizioni, un 1-1 la lascerebbe nelle zone alte, uno 0-2 rimetterebbe i biancorossi nel gruppone, staccandosi dalle squadre di vertice. 

5 thoughts on “L’Olimpia post Khimki: il ritmo, le assenze ed il futuro

  1. La stagione e’ lunghissima e fare gia’ un mini bilancio adesso, con un paio di uomini fuori, mi semra prematuro. Certo che se dovessimo vincere entrambe le gare (difficile se non impossibile) sarebbe davvero ottimo. Visto che la stagione e’ lunghissima e’ comunque importante mettere fieno in cascina, punti in classifica.
    Il Maccabi mi ha stupito: non mi sembrava uno squadrone eppure….
    Saranno due gare interessanti dalle quali potremo comunque crescere ancora.

  2. Dopo le ennesime prestazioni deludenti di Mack e White, penso che sia molto rischioso continuare a regalare due americani agli avversari. Se nel caso di Mack possiamo ancora sperare in un progressivo recupero, nel caso di Arron White la situazione sta progressivamente scadendo: lui non è capace di incidere, non riesce a sfruttare alcuna delle occasioni che gli vengono concesse, sembra scoordinato rispetto al resto della squadra. Non possiamo permetterci che Aaron White diventi progressivamente la versione 2020 di Alen Omic 2019! Panchinarlo dopo pochi minuti come successo a Mosca e capibile, ma se deve diventare la costante, meglio pensare ad un sostituto! Certamente Scola e Mizov ne trarrebbero vantaggio!

  3. Mi chiedo se alcuni dei partecipanti alla discussione vedono le altre partite, per esempio Real-Barcellona così da capire a che razza di livello di competivita’ si gioca quest’anno.
    O se guardano la classifica, con 5 squadre a 6-2 e Real e Fene ancora dietro.
    L’eurolega di quest’anno, come sempre ma molto più di sempre, sarà una serie continua di alti e bassi, sorpassi e controsorpassi.
    Pazzesco e bellissimo come mai.
    L’Olimpia, per diventare un grande Squadra, ha bisogno di lavorare serenamente e con equilibrio nei momenti esaltanti come in quelli difficili che ci saranno.
    Basta sentenze su Mack e White. Si stanno impegnando e lavorano duro. E certamente non possono essere dei brocchi solo perché qualche esperto tifoso la pensa così.
    I progetti richiedono aggiustamenti ma sul medio periodo e non a cadenza settimanale sulla base delle pagelle del turno precedente.
    Lasciamoli lavorare e facciamo la nostra parte di tifosi. Magari esperti e quando serve critici, ma con un minimo di onestà intellettuale e modestia.

  4. Sottoscrivo ogni parola, Tom. La stagione e’ lunga ed e’ inutile dare sentenze oggi.

  5. Controfirmo Tom e U. Fo.al 100% Le critiche ci stanno solo se costruttive

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