L’Olimpia Milano e lo sconcertante dato delle palle perse. Gestione di palla, lettura, scelta: qui troviamo il grande tallone d’achille di questo inizio di stagione in casa biancorossa.
I numeri
Il problema è grande, e lo si legge nei numeri. L’Olimpia Milano ha avviato la stagione con le 19 palle perse nella semifinale di Supercoppa con la Virtus Bologna.
In LBA le 9 con Treviso alla prima giornata sono l’unico dato in singola cifra in questo primo mese. Seguono le 14 di Napoli, le 16 con la Reggiana e le 18 contro Derthona. 57, a fronte di 77 assist.
In EuroLeague, dove il livello si alza, i numeri sono degni di nota. 19 palle perse a Istanbul, quindi 14 con l’Olympiacos e 18 a Madrid. In tutto 51, a fronte di 39 assist.
In Italia e in Europa, poco cambia: Olimpia Milano terza per palle perse in LBA con 14.3 di media, primissima in Europa con 17.
Difficile, se non impossibile, avere un record positivo oltreconfine, dove l’Olimpia ha il miglior marcatore in assoluto, Nikola Mirotic con 20.0, ma anche 3 giocatori nella top15 di palle perse individuali: Voigtmann con 2.7, Shields e Pangos con 2.3.
Questione di conoscenza reciproca, anche di un roster segnato da qualche stop di troppo sugli esterni, certamente indice di un sistema offensivo oggi lacunoso, dove si fatica a creare situazioni di vantaggio forzando i passaggi a difesa schierata.
Ma è anche risultato di una nuova dimensione, più interna, che merita di essere affinata: oggi l’Olimpia Milano prova, e spesso riesce, a dare “più palla dentro”. L’uscita di Voigtmann e il servizio per Mirotic in profondità è un’arma che ha già fatto male agli avversari. Con il tempo certi meccanismi non possono che migliorare.
Il dato è sconcertante anche e soprattutto se paragonato ai primi anni della gestione dello stesso Messina che, ricordiamo bene, era famosa per la gestione della palla, per le pochissime palle perse, spesso o sempre sotto quel fatidico numero di 12 che il grande Dan Peterson ha indicato come il limite massimo accettabile.
“Non ci resta che chiuderci in palestra e lavorare” è diventato il mantra del nostro allenatore a ogni nuova brutta figura – frase che purtroppo sentiamo troppo spesso.
Ne consegue però che in palestra è stato fatto tanto lavoro, come testimoniano tutti i giocatori, dal capitano Melli, agli altri della rosa, a quelli ormai partiti per altre rose 😱
Lavoro di quantità sicuramente, ma non di qualità, a giudicare dai risultati.
La quantità accertata del lavoro in palestra serve però a demolire una credenza che si sta affermando nei commentari anche dei giornalisti esperti, buttata lì con nonchalance e ripetuta talmente tanto da rischiare di essere presa per vera.
E cioè che la squadra deve ancora conoscersi, rodarsi, oliare i meccanismi.
Ora: Pangos l’anno scorso non ha praticamente giocato, ma in palestra c’è stato con la squadra e c’è stato tanto, secondo tutte le testimonianze e le parole dello stesso coach e GM – “chiudersi in palestra e lavorare”. Dunque ha lavorato con loro.
Dunque conosce Messina, conosce la squadra, i giochi, le tattiche, i metodi, le analisi, le simulazioni: conosce TUTTO.
È a tutti gli effetti parte della squadra, a stretto contatto con Messina da ben più di un anno.
E se vogliamo dire che gli è mancato il campo, ora ha colmato quell’ultimo dettaglio.
Quali dei meccanismi indicati nel post possono quindi migliorare con la pratica? – mi chiedo.
Ancora: i suoi compagni di campo di oggi sono Hall, Tonut, Melli, Voigtmann, verrà Baron.
L’ossatura della squadra è questa, anche quest’anno.
Dunque, chiedo ancora, quali meccanismi sono da rodare tra questi compagni che si conoscono ormai da anni, e conoscono lo staff i suoi metodi le sue tattiche ecc?
E Mirotic.
Il cui altissimo IQ cestistico, lunga esperienza, profonda conoscenza del basket, talento naturale, ammirazione e affetto reciproci per Messina, lo rendono di sicuro un compagno facile da inserire nei meccanismi suddetti.
Non capisco quindi perché mi dovrei fidare dell’idea che i risultati saranno migliorati da meccanismi che se fossero ulteriormente affinati rischiano piuttosto di deteriorarsi più che ingrassarsi. “Affinati” e “ingrassati” sono termini in forte contrasto tra loro.
Allora le palle perse?
Sarà vero che vengono dall’aumento di tentativi di darla dentro?
Francamente non mi pare.
A parte contro Derthona, Poythress in generale tira poco, molto poco, ancora meno tira Melli quando gioca nel ruolo dell’americano, cioè da 5, gli altri non pervenuti.
I tiri da 3 continuano a essere molto vicini per tentativi a quelli da 2, confermando l’impressione precedente.
Derthona è stata quindi l’eccezione più che la regola, ed è stato facile vedere il perché nella loro scarsezza di lunghi, molto a causa degli infortuni, certificata dalla sproporzione dei rimbalzi catturati.
Era più facile darla dentro perché il nostro strapotere fisico era ancora maggiore del solito.
Allora le palle perse?
La mia ipotesi è che fare giocare tutta la squadra fuori ruolo abbia un costo, che oggi risulta essere il numero di palle perse.
1. Mirotic per esempio, è molto pericoloso nel tiro da 3 quando gioca da 3, come Messina ama fargli fare, ma ha la mobilità e la stamina per creare linee di passaggio in quel ruolo, che non siano dovute al dentro fuori creato dagli altri a,suo beneficio, la forza di giocare senza palla per i tanti minuti che gli vengono chiesti?
2. Shields grandissimo giocatore e attaccante, non l’ho mai visto però distinguersi come passatore, che non è la sua specialità.
Quando gioca da guardia, come Messina ama fargli fare spesso, non è più il terminale, ma è al contrario l’iniziatore dei giochi: non essere un gran passatore significa magari soltanto non avere i tempi e gli angoli perfetti del passaggio, il che rallenta la manovra e rende più difficile trovare linee di passaggio nel seguito della manovra.
Una guardia non specializzata pesa sulle linee di passaggio.
Del resto Shields non è nato per fare quello.
3. Melli da 5 non guarda neanche più il canestro, ma cerca obbligatoriamente il dentro fuori, a volte in modo troppo prevedibile.
Il controllo della palla lì soffre.
Sono tre fattori di sistema, e di impiego del roster che secondo me potrebbero condizionare molto il numero di palle perse, in negativo.
Ci tengo a sottolineare che la mia è solo un’ipotesi: tutta da verificare. Un’ipotesi di lavoro alternativa, e tutta da provare, alternativa a quella del rodaggio dei meccanismi che mi convince molto poco, in una squadra il cui nucleo e la cui panchina stanno insieme da anni.
Tra i compagni di Pangos che c’erano anche l’anno scorso hai dimenticato (volutamente?) Shields.
Giustissimo.
È stato un errore, per niente voluto. Scusate.
Mamma mia Palmasco, per ogni argomento tieni la risposta, ma, a sto giro, hai fatto nu trattato, una vera enciclica pontifex
Voigtmann in queste prime partire gioca come al mondiale, dove prima che tiratore era un passatore.
Qui però sono più le palle perse degli assist.
Riguardo a Palmasco mi sembra diventato prigioniero del suo personaggio.
Se fosse diventato prigioniero del suo personaggio non avrebbe (finalmente direi) cambiato opinione su Messina ma sarebbe rimasto fedele alla sua idea iniziale..
La vera domanda secondo me è: insultare Palmasco può aiutarci a comprendere meglio il problema delle palle perse, oppure sarebbe meglio lasciarlo perdere e provare a riflettere sul tema?
Ovviamente è più facile insultare con un paio di battute vuote Palmasco, che si sforza di proporre ragionamenti e, a quanto pare, è anche più divertente. Buon divertimento, allora.
Mettersi a pensare invece costa fatica ed espone a critiche, non tutti sono disposti.
Sono molte di più le palle perse che ci provochi lèggendo ahi noi , le tue elucubrazioni,che quelle delle statistiche Olimpia.
Patologico🥱
Trattasi di palle gonfiate….dopodiché ogni tanto un digiuno (di parole)non farebbe male o in alternativa un silenzio elettorale prima del voto (la partita di EL) altrettanto potrebbe far riflettere, raccogliere le idee e magari scatenarsi dopo l’evento; pensa che quando ho visto il post articolato in 13(tredici!) punti , mi è salita l’ansia: ma dove trovi la forza per attuare un martellamento senza pari? Ovviamente non ho letto nulla dell’enciclica, ma, in quel profluvio di parole (non so dire se, anche di idee) riconosco un talento che spero si esprima al meglio nella tua vita professionale, perché l’avatar su ROM inizia un po a dar noia…….
Non fare il furbetto. Quelli che proponi con tanta saccenza non sono ragionamenti ma tesi per confermare il teorema: Messina non è più in grado di far vincere una squadra.
Il meccanismo è sempre lo stesso : prendere dei dati a casaccio, metterli in fila per poter sostenere il teorema, un giochettino ormai strausato (giornalisti, magistrati, tifosi …) un po’ disonesto nelle modalità.
Per pensare bisogna essere con la mente libera senza pregiudizi.
La relazione palle perse e giocatori fuori ruolo è una bella invenzione
Forse accecato da un’antipatia, fai confusione e sbagli tutto.
Una tesi infatti è ovviamente un ragionamento, che si basa sui dati che vengono enunciati.
Dalla Treccani sul significato della parola “tesi”: “Proposizione di argomento filosofico, teologico, scientifico, o attinente a un problema di critica letteraria o artistica, che si enuncia e si discute per dimostrarne la verità contro altre proposizioni contrarie”.
(Qui l’argomento è di critica sportiva, ok, non filosofico, teologico, scientifico, o di critica letteraria o artistica, ma una tesi è una tesi.
Per il resto sono d’accordo con te che mettere in relazione palle perse e giocatori fuori ruolo sia una bella tesi.
Ti ringrazio per il complimento.
mah se tutti parlano di palle perse almeno palmasco cerca di dare una risposta, dire che i giocatori fuori ruolo e’ una invenzione e’ un errore, ci sono giocatori fuori ruolo e giocatori presi per far funzionare un sistema in cui non sono ingranaggi oliati perchè il sistema non e’ compatibile con il loro modo di giocare, esempio eclatante davies che mi pare stia giocando bene, che mi pare abbia trovato estimatori infatti e’ andato via subito, come diceva caparezza da malinconia se ne vanno tutti non te ne accorgi ma se ne vanno tutti, come il buon napier che ha unito l’utile un ottimo ingaggio al dilettevole un sistema di gioco più confacente, davies come kamagate sono giocatori che devono prendere posizione prima dei loro avversari essendo leggerini, non sono fatti per il cambio sistematico, schema di gioco che viene adottato anche dalle squadre con un tasso di qualità minore, come ad esempio derthona, giocare con il cambio sistematico con una sqaudra con ottimi giocatori e’ un suicidio, spesso abbiamo visto situazioni di vantaggio per i giocatori olimpia, pensare che una squadra con i giocatori dell’olimpia non si avveda dei vantaggi di ruolo e’ follia, oltretutto il cambio sistematico lo puoi fare se hai giocatori alti come l’olimpia stefanel in cui 4 giocatori superavano i due metri, per ultimo, dire che messina non e’ in grado di fare vincere la squadra, dipende, certo che il suo metodo di gioco e’ alquanto dispendioso, ora affrontare la stagione con pangos lo e flaccadori e’ un grosso rischio, vista anche la mancanza di baron, un play con punti era necessario, in grado di giocare da play e da guardia, giocare tenendo ai margini bortolani caruso e kamagate e’ preoccupante, sono giocatori che in lba almeno venti minuti dovrebbero giocare, spremendo i soliti noti si rischiano infortuni e stanchezza e arrivare stanchi come la virtus sarà un grosso rischio, perchè la virtus gioca molto bene, anche se e’ alquanto corta, io do per certo che ambedue arriveranno dopo il decimo posto, per cui a parità di partite, una cosa che vorrei chiedere a scariolo e’ come mai dopo le otttime partite di weems nell’anno dello scudetto di bologna lo si e’ scartato a priori, weems per me era molto meglio di ojeleje.
Condivido la tua analisi e critica, ma a me pare che ogni anno abbiamo una sorta di coperta corta
Prima avevamo i play ma pagavamo a rimbalzo ora abbiamo quasi (?) il problema opposto.
Il problema delle PP si può ricondurre a due fattori sempre per come la vedo io
– mancanza di un play che sappia mettere in ritmo i compagni e che con carisma si prenda iniziative offensive .. che chiami i giochi offensivi più opportuni
– giocatori che seguitano a giocare fuori ruolo (Hall, Melli, Mirotic, Shields ecc. negli anni scorsi), che non vuol dire che non siano bravi, ma semplicemente non rendono come dovrebbero o potrebbero sui due lati del campo.
Melli è un super giocatore e solo chi ha giocato a buoni livelli ne comprende la grandezza e l’importanza, ma in EL si trova costantemente avversari di 210 con un tonnellaggio diverso dal suo e alla lunga paga .. è solo un esempio.
A tutti si aggiunge la sfortuna, ma io onestamente speravo in un intervento sul mercato a compensare lo spot 1/2 almeno visto che il vice Shields e il pivottone non li avremo nemmeno quest’anno
Caro Palmasco, ieri scrivevi questo:
Del quintetto iniziale di ieri, Pangos, Hall, Shields, Melli, Poythress, 4/5 sono con noi e lavorano con la squadra e con Messina almeno da tutto l’anno scorso
Oggi hai scritto:
Ora: Pangos l’anno scorso non ha praticamente giocato,
Deciditi.
Ma alla fine ha perfettamente ragione Iellini.
Caro (?) cluca 75, non so neanche perché ti rispondo.
Sai capire la differenza tra “giocare” e “lavorare con la squadra”, come riporti correttamente che io abbia scritto?
Se non la capisci, davvero non so perché ti rispondo, se invece la capisci, perché mi fai domande stupide?
Sveglia bimbo!
Dal mio punto di vista è evidente che le tante palle perse dipendono dal cambiamento di gioco.
Cercando molto di più la palla sotto, ci si espone a più intercetti e a più palloni sparacchiati in tribuna.
L’anno scorso perdevamo meno palloni (dopo l’arrivo di Napier) perché tiravamo da tre punti quanto da due.
Se poi ci mettiamo che alcuni giocatori sono in condizioni psicofisiche sconcertanti (Ricci, Melli fino all’ultima partita…), il gioco è fatto.
Puoi dirgli quello che vuoi ai giocatori, ma se Ricci inizia il quarto periodo contro Tortona passando la rimessa direttamente in mano all’avversario, c’è poco da inventarsi.
Ottima lettura, anch’io la penso come te
Caro Palmasco,
se provi piacere a pensare che tu ne sai di basket + di me, non ho problemi a dirtelo: NE SAI MOLTO + DI ME, ma molto moltissimo.
Ho smesso di giocare a chi ce l’ha + lungo tanti anni fa.
Tu vedi questo blog come un palcoscenico sul quale salire e arringare la folla spiegando loro ogni cosa che è successa sul parquet, avendo tu in tasca ogni verità.
Io invece lo vedo come un moderno Bar dello sport, dove ognuno può dire la sua, anche gli ignoranti come me.
Agli ignoranti come me, non interessa mostrare di capirne, di conoscerne, e perchè mai lo dovrei fare ?
Chi invece cerca sempre il consenso o oddirittuta l’ammirazione altrui (“cavoli ma quanto ne sa Palmasco”) è una persona insicura, che ha bisogno di avere intorno a se delle certezze (dai tutti in coro “Shields da 2 non funziona”), però questi aspetti te li devi vedere con un dottore.
Ho scritto che sei diventato ostaggio del tuo personaggio.
Le critiche delle scorso anno spesso le ho condivise, perchè anche gli ignoranti come me hanno capito che è stata un’annata di merda fino all’arrivo del nano portoricano.
Poi si è vinto lo scudetto.
Fab, non io che non ne capisco un cazzo, ti ha consigliato di staccare.
Tu invece il giorno dopo ti sei messo a spiegare a tutti noi ingnorati come sia stata una pessima scelta il rinnovo triennale di Shields.
Da lì in poi, come hanno scritto altri, continui a riptere le tue opinioni, tesi , io direi litanie. Hai un’ossessione verso Messina (che anche a me sta sul cazzo, ma se vince l’Olimpia viva anche Messina) ma anche di questo parlane con il medico.
Forse stai solo aspettando che giovedì ne prendiamo 30, per venirci a spiegare come mai ne abbiamo prese 30 (spero di riuscire a capirlo).
Sai domenica sera ero svaccato sul divano, poi vedo Kamagate usare il piede perno fare un semigancio e fare canestro.
Ho esultato come se fosse un gol. Perchè io pensavo che Kamagate fosse una pippa di 211 cm. Io sono, sarò solo contento di aver sbagliato opinione. Qui sta tutta la differenza tra te e me.
Finisco con questa cosa:
mio figlio di 13 anni torna da scuola e si mette a leggere ROM. Poi viene da me e ci facciamo 2 risate su quello che scrivi.
Perchè come personaggio ti sei scelto quello della macchietta.
Adesso mi raccomando, prova a distruggere suo padre. Ma so che farai finta di fare il superiore non rispondendo agli ingnoranti come me.
Ma se dovessi farlo, me la spiegheresti bene questa regola del passo zero ?
P.S.
Dimenticavo:
forza Billy.
A parte due scudetti (con i roster che avevamo chiunque li avrebbe vinti) Messina cosa ha vinto in Europa? Perché la differenza non la fa la LBA ma l’EL e in 3 a malapena una F4 che ti ricordo non è un titolo..m
Chapeau cluca75👏
Complimenti 👍