Ettore Messina, il suo futuro, il rapporto con Christos Stavropoulos, il nuovo arrivo nello staff. Si è parlato anche di questo nel Media Availability di giovedì pomeriggio al Mediolanum Forum d’Assago.
Il coach e presidente biancorosso ha smentito un contratto in scadenza: «Non sono in scadenza. L’ho già detto. La mia situazione contrattuale la sanno Armani e Dell’Orco, ho un contratto molto lungo».
Non si precisano i termini, e al momento il doppio incarico non prevede cambiamenti all’orizzonte: «A meno che io smetta di allenare e faccia solo il presidente. Sono molto grato di questo, non c’è molto da dire».
Quindi il rapporto con Christos Stavropoulos, che con Ettore Messina inizia la quinta stagione a Milano da GM: «Siamo come marito e moglie. Ci vogliamo molto bene, ogni tanto discutiamo, ma al tempo stesso c’è la certezza che non esiste un marito e una moglie migliore».
Nello staff arriva una grande personalità come Milan Tomic: «Shamir ci ha dato una enorme mano, ma voleva riavvicinarsi alla sua famiglia e ha avuto un’offerta da capoallenatore nel suo paese. Milan è un grande allenatore, ha vinto in EuroLeague da assistente, ha lavorato con Bartrzokas e Ivkovic, ha anche vinto da allenatore in Serbia. E’ un grande onore, mi darà una grande mano e sarà anche un’occasione di crescita per Poeta. E poi, soprattutto, si chiama Milan».
Ok, come hanno notato in molti, Messina non mi piace più.
Non credo ci sia niente di male. Credo che sia giustificato è accettabile.
La scorsa stagione è stata terribile. Gli errori commessi di qualità brutta.
A tutti può capitare e capita di sbagliare, ma gli errori di Messina sono stati brutti da vedere, penosi per il tifoso.
Non si vede segno di riconoscerli e cercare di cambiarli, solo rilanci mediatici e il rifugiarsi dietro un acquisto importante, che però sappiamo benissimo non può da solo cambiare le cose.
È come quando per motivarci a ricominciare a correre per giocare la sera senza farci male, compriamo un bel paio di scarpe nuove, super tecniche, ma poi la mattina ne rinviamo l’uso.
Ciò detto la stagione comincia, è tempo di mettere da parte qualsiasi sentimento preformato, tornare a guardare il campo e i fatti.
Il nuovo progetto di Messina è di usare Mirotic da 3 – a tratti, penso, credo non lunghi.
Per ovviare all’assenza di Datome, dice lui.
Bene. È un progetto importante, secondo me piuttosto rischioso, vediamo come funziona.
A me pare che possa funzionare con le squadre di seconda fascia, non con le grandi.
Ma se l’obiettivo sono i po, come credo che sia realisticamente, vincere con le grandi non è fondamentale, e qualche giornata di grazia può sempre capitare a una squadra che comunque è forte.
L’importante è non perdere mai con le seconde fasce, ed è importante vincere più partite di quante ne perderemo contro le rivali dirette, secondo me.
Mirotic da 3 dovrà essere in un quintetto con Lo e uno tra Hall o Shields – se lo vogliamo ruotare anche in quel ruolo, aumentando così il rischio che s’infortuni, come ha dimostrato di essere suscettibile a usura (parole di Messina, non mie) – un quintetto con quei difensori, altrimenti il castello difensivo marchio di fabbrica crollerebbe, perché Nikola non si è mai distinto nel fondamentale, e non ci possiamo permettere bestioni avversari che scorrazzino per il nostro campo creando vantaggi e pericoli per il ferro.
Dunque un assetto disponibile soltanto con avversarie minori, secondo me.
Ed è la risposta della squadra alla mancanza di un cambio per Shields.
Ovviare con l’assetto, invece che con un giocatore.
A me pare rischioso, ma potrebbe funzionare.
Mi sembra il cambiamento più importante della stagione che s’affaccia.
Il punto adesso non è più criticare Messina, ma comprendere le sue nuove scelte e l’operato che spero migliore dell’anno terribile,scorso.
Saremo tutti d’accordo, spero, che mettere sotto esame me non ha alcun beneficio per la squadra, perché gli occhi saranno puntati al riscatto di Messina. E con ragione.
Per il bene della squadra.
Soprattutto si chiama Milan. Peccato
Avete capito, voi che avversate coach Messina: non ve lo togliete più dai coglioni…
Purtroppo
Il fatto che lui rimarchi il fatto di avere un contratto lungo e’ significativo. Come dire lo so che non mi volete più ma ho il contratto.
Come dice Fab rassegnazione