Nicolò Melli, capitano di Olimpia Milano, ha rilasciato una lunga intervista a Fabrizio Salvio di Sportweek. Ecco alcune sue dichiarazioni.
SUI SEGRETI DEL SUCCESSO
«Sicuramente il fatto di aver sofferto tanto durante tutta la stagione: una Eurolega cui tenevamo tanto e che non è andata come doveva e speravamo, gli infortuni, una chimica di squadra che in certi momenti non siamo riusciti a trovare o a ricreare… Tutte queste difficoltà amplificano ed esaltano il valore dello scudetto. Però, quando si vince mi piace concentrarmi sulle cose belle, quindi dico che, se oggi siamo qua, è anche merito dei ragazzi che non hanno giocato, perché hanno sempre affrontato ogni allenamento con grande professionalità, energia e spirito positivo, alzando il livello delle sedute di lavoro quotidiane e la Melli difende palla contro competitività all’interno del sempre il massimo».
SUL RUOLO DI CAPITANO
«Quest’anno ho cercato di tenere il gruppo unito: non sempre ci sono riuscito, ma ci ho provato. Diciamo che sono maturo perché ho 32 anni e ho fatto tante esperienze».
SUL SUO MODO DI ESSERE LEADER
«Dipende dai momenti. Ho fatto anche un po’ da tramite fra squadra e staff tecnico».
SULLA STAGIONE NO IN EUROLEAGUE
«Solo colpa degli infortuni? No, sarebbe sbagliato dirlo. Ci abbiamo messo del nostro nel non risolvere i problemi che via via si sono presentati».
Mi avvalgo della facoltà di non commentare 😇
E fai bene
Melli ottimo giocatore e grande uomo, parole apprezzabilissime, averne altri italiani forti come lui, forte e continuo.
Melli un giocatore essenziale per Olimpia e Nazionale. Un valore aggiunto.