Franco Arturi dedica la storica rubrica de La Gazzetta dello Sport “Porto Franco” al basket. Il titolo è: «Messina e i telecronisti gli mvp dell’anno».
E leggiamo: «Ettore Messina, tecnico e plenipotenziario, consolida il suo status di miglior allenatore italiano di ogni tempo, a prescindere dalle somme dei titoli vinti. È un personaggio di grandissime capacità e senso sportivo: un esempio per tutti, soprattutto sul secondo versante. La perfezione non è di questo mondo: anche lui sa che con i suoi giocatori è spesso un po’ troppo “ruvido”, diciamo così».
Spiegategli chi era Cesare Rubini
Il sottinteso è tra i viventi.
Orlando dai! Anche tu a piegare la realtà!
“Di sempre” NON significa “tra i viventi” neanche come sottinteso. Tutto il contrario.
Ma che vi è successo? Mah, non vi capisco.
Siete in una trincea che non esiste.
Giochiamo chiaramente per l’Europa, e non abbiamo raggiunto nemmeno i po, eppure i giocatori c’erano!
Questo definisce l’annata.
E vuoi sapere qual è la prova definitiva che giochiamo per l’Europa?
L’umiliante tribuna dei giocatori delle nostre finali.
Per quale altra ragione, altrimenti, c’era uno squadrone seduto tra il pubblico, a guardare giocare la propria squadra?
La risposta è ovvia: tutto era stato preparato per l’Europa.
Che non è stata nemmeno sfiorata.
Hai sentito qualcuno della società ammetterlo?
E allora è necessario che lo diciamo noi!
Fino a inizio della prossima stagione.
Poi sarà tutto nuovo e si cambia registro. Secondo me.
D’accordo con te @Palmasco. Ma davvero è necessario ripeterlo fino a settembre? 😅
@Jarpo
Allora che facciamo?
Lasciamo che si dica che è il migliore di sempre?
Lasciamo che dica che è stata una finale di altissimo livello?
Lasciamo che dica che forse non è entrato nella storia, ma ci è andato vicino?
Lasciamo che gli allocchi che credono a tutte queste stronzate si convincano che 22/23 è stata una stagione da sufficienza piena?
Lasciamo che si creda che i giocatori umiliati da un sistema che funziona solo con Popovich, e i geni Parker, Ginobili, Duncan, insieme a un cast di supporto saputo usare, i giocatori umiliati sono stati loro a non sapersi adattare?
Perché di questo si parla ogni giorno sul tema Olimpia.
E allora ti rispondo di sì, ogni giorno c’è materia per ribadire da una prospettiva sempre leggermente diversa, che “l’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare” (cit).
Invece leggo solo di sfortuna, infortuni, ma nonostante tutto di leggenda, di fibra morale, di supereroi.
Non è così, lo sappiamo.
Il solo modo per andare avanti con rigore invece, secondo me, è partire dalla responsabilità degli errori. Ammetterli e farsene carico.
Solo così si può fare meglio.
O sono gli allenatori dello staff che se ne vanno ogni anno, quelli che sbagliano?
Pur di venerare il tuo pastore riesci anche a mistificare la realtà dei fatti. Assurdo.
Il culo di chi vince, trova sempre una lingua.
Non è nemmeno nei primi 5…
Scrivere due righe prima della serie finale come promo? Più facile salire sul palco dei festeggiamenti con affermazioni roboanti e strampalate.