Ettore Messina: Armani mi ricorda Porelli. Belli i complimenti di Baraldi

Ettore Messina è intervenuto il 27 giugno a Basket On-ER su Icaro Tv. Ecco le parole del coach di Olimpia Milano

Ettore Messina è intervenuto il 27 giugno a Basket On-ER su Icaro Tv. Ecco le parole del coach di Olimpia Milano.

SULLA FISICITA’ DELLA VIRTUS

«E’ quello il motivo per cui abbiamo provato a mettere Shields su Daniel. E’ stato una fonte di gioco inesauribile per la Virtus. Abbiamo dovuto diminuire i minuti in cui era marcato da Napier visto il divario fisico. Al tempo stesso non dovevamo subire sotto canestro: Voigtmann è un giocatore molto importante per noi, ma Mickey e Shengelia potevano attaccarlo. Nei minuti di Ojeleye dovevamo rispondere con Hall o Datome, con tre piccoli sempre avremmo avuto molte cose di cui preoccuparci».

SU GARA-6

«Ad un certo punto non volevo rischiare infortuni. A 4’ o 5’ abbiamo cambiato qualche giocatore e abbiamo un po’ mollato capendo che non c’era molto margine per un rientro, a 48 ore da un’altra partita. Se perdi di 20 è però sempre molto pesante».

SU RUBINI E PORELLI

«Rubini ho avuto la fortuna di conoscerlo da assistente di Sandro Gamba in Nazionale negli anni ’90. Aveva una personalità clamorosa, ti inceneriva con lo sguardo. Era un condottiero di uomini. 15 Scudetti sono un numero che fa ridere solo a dirlo, e in Nazionale è stato il Jerry Colangelo della nostra pallacanestro. L’avvocato Porelli ha avuto una grande visione politica per migliorare non solo la Virtus ma tutta la pallacanestro italiana. Lui ha prestato Marco Bonamico ad una squadra che arrivò in finale con la Virtus… per lui era importante che Milano fosse competitiva essendo una grande città come Roma. Pensarlo oggi, ti massacrano sui social e ti danno del cretino per sei mesi. Era un altro mondo, un’altra visione, un’altra capacità di vedere l’obiettivo comune. Non a caso il titolo di miglior dirigente di EuroLeague è intitolato a lui».

SUL PARAGONE CON I GRANDI

«Io vedo le grandi figure del passato irraggiungibili. A prescindere dal mio palmares. Io alla fine il grosso della mia carriera l’ho fatto con la Virtus, e sono orgoglioso. Purtroppo è successo quello che è successo, però nella mia testa quei 15 anni sono come il legame di Peterson e Gamba con Milano. Chi non lo vuole vedere si fa venire il fegato amaro… Io qui a Milano sento il peso del confronto con figure che hanno lasciato dietro di sè una storia d’amore. Abbiamo vinto due Scudetti in fila, siamo tornati alle Final Four due anni fa, non mi sento di dire che siamo entrati nella storia, ma ci siamo avvicinati».

SU MIROTIC

SU GIORGIO ARMANI

«E’ una persona di grande eleganza morale. Ha una grande autorevolezza, non posso che essergli grato per i suoi costanti messaggi di affetto. Lo ricollego all’avvocato Porelli in questo senso. Sono fortunato ad aver incontrato queste due persone».

SU SERGIO SCARIOLO

«Fosse andato in NBA lo avrei vissuto come l’assunzione di Rajakovic. Un europeo vero formatosi in Europa. Una soddisfazione per tutti i coach europei».

SUI RAPPORTI CON LA VIRTUS

«Ho ricevuto con piacere i complimenti di Luca Baraldi dopo la finale. Mi ha fatto molto piacere».

SUL BUDGET

«Il nostro resta costante, è quello degli ultimi quattro/cinque anni».

SUL NO DI PAOLO BANCHERO

«Non conosco assolutamente il ragazzo, mi viene difficile dare un giudizio».

IL MESSAGGIO ALL’EMILIA ROMAGNA

«Mi dispiace enormemente quel che è accaduto con l’alluvione. Noi in quei giorni eravamo a Pesaro e quando tornai in auto a Bologna vidi situazioni drammatiche. L’iniziativa di raccolta fondi della Virtus è stato importante. L’augurio è che tutti possano risollevarsi in fretta»

13 thoughts on “Ettore Messina: Armani mi ricorda Porelli. Belli i complimenti di Baraldi

  1. ha detto che leggendo i commenti di Palmasco ha deciso di mettere shields su hackett……

  2. Sentendo l’intervista al di là delle posizioni che ognuno può avere, si vede lo spessore umano e culturale della persona, sia quando parla di questioni tecniche sia quando racconta le storie e le figure che hanno fatto la pallacanestro italiana.

    In tutto questo noi semplici tifosi possiamo apprezzare. Bella intervista

  3. No i falsi complimenti del baraldino anche no grazie.
    La personcina stia nel suo angolino.

  4. il budget degli ultimi 4 / 5 anni non credo sia stato costante . Sbaglio?

  5. Cito: “Non mi sento di dire che siamo entrati nella storia, ma ci siamo avvicinati”.

    Cito ancora: “PRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR”.

    Poi rido. Penso alle Coppe Campioni, a Rubini, Kenney, D’Antoni, Peterson, ai 28 scudetti prima di questi due, e rido, rido, rido.
    Perché la mancanza totale del senso del ridicolo, unità alla vanità e all’arroganza, fanno ridere.

    Dice: ma le tre stelle…
    Ok, dimmi allora chi ha vinto le due stelle, senza guardare Google, chi ha vinto la,prima stella.
    Dire chi ha vinto le Coppe Campioni invece è molto più facile, perché la storia passa da lì.

    1. Mentre leggevo l’articolo pensavo..chissà se sotto ci sarà l’ormai immancabile commento negativo di Palmasco? Meno male che non mi hai deluso

  6. Paragonare Armani a Porelli è una bestemmia, offende i tifosi milanesi. Ah già, lui nel 1984 era sulla sponda bolognese e non ha visto che ci è stato sottratto uno scudetto.

    1. Porelli è stato un precursore, come Bogoncelli, ed altri di quell’epoca, Armani oggi è un proprietario da cui prendere esempio, per rettitudine morale soprattutto, non è un caso se ha creato un colosso economico, alla stessa stregua Porelli è stato per anni il miglior dirigente della pallacanestro italiana, l’ha cambiata dalle fondamenta e se oggi abbiamo Armani e Zanetti, lo dobbiamo anche a lui, se non sai di cosa parli, un dignitoso silenzio sarebbe utile

      1. infatti io penso si paragoni la statura morale, non ci vedo nulla di offensivo.

    2. Porelli è stato un galantuomo ed un grande dirigente di basket. Riconoscere questo non può (e non deve…) assolutamente avere niente a che fare con l’appartenenza all’una o all’altra sponda. Il complimento fatto da Messina ad Armani è tutt’altro che offensivo: è una bella manifestazione d’affetto di Messina nei confronti di due grandi. Ottimo Messina, ottimo Armani ed ottimo Porelli (e Bogoncelli, che qualcun altro ha tirato in ballo…)!!!

  7. No, vale per tutti coloro che non sono fiscalmente residenti in Italia da almeno 2 anni. In Spagna avevano la “legge Beckham” che era molto simile ma credo che sia cambiata ultimamente. Resta l’aliquota del 16% per le Canarie.

  8. Ma che cazzo di storia??? Storia, a Milano, è se fai il grande slam… Cioè quello che speravi di fare quest’anno e te la sei cavata con lo scudetto, cioè 1/4 della storia! Non c’è limite alla spocchia di quest’uomo! 🤮 L’ho difeso tutto l’anno ma questo è davvero troppo!

  9. Quanta deferenza, adesso vi è anche “l’eleganza morale”, non basta dire che è una brava persona, qualifica che per la statura di un essere umano è più che sufficiente, bisogna sempre esagerare…..vabbè, te copre di soldi……

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