La notte prima dell’esame scudetto: l’Olimpia punta gara 7

Le ultime notizie dalla secondaria del Mediolanum Forum, verso la sfida decisiva per il titolo

Tutto in una notte. Olimpia Milano e Virtus Bologna sono arrivate alla gara decisiva della finale scudetto 2023: chi vince sarà campione d’Italia, la sconfitta avrà chiuso una stagione molto deludente. La squadra di Messina ha trascorso la vigilia di gara 7 con il classico allenamento pomeridiano al completo nella secondaria del Mediolanum Forum, dove rivedere cosa non ha funzionato nella gara di ieri sera e pensare alle possibili contromisure per la sfida tricolore, anche se ormai le due squadre si conoscono a memoria.

Entrambi gli allenatori avrebbero delle soluzioni alternative da poter utilizzare, ma non scommetteremmo su cambiamenti nel roster per la partita decisiva. Messina e Scariolo hanno le loro idee (condivisibili o meno), molto ben radicate, e sarebbe davvero sorprendente se le cambiassero proprio in questa notte senza ritorno. Dunque, per quanto riguarda l’EA7, resteranno sempre fuori i vari Pangos, Davies, Thomas, Mitrou-Long, Luwawu-Cabarrot e Alviti, tutti ormai ai margini e destinati a lasciare l’Olimpia a fine stagione.

La finale 2023 ha sempre visto vincitrice la squadra con il fattore campo ed allora i biancorossi puntano nuovamente sull’effetto Forum per conquistare il punto decisivo per il titolo. I biglietti sono stati polverizzati in poco tempo e, come accaduto nelle altre partite della serie tricolore, ci saranno oltre 12.600 spettatori sugli spalti. “Prendere più rimbalzi, difendere meglio nell’area e vedere i nostri leader giocare una partita importante”, così Ettore Messina ha parlato di gara 7. Sarà una notte lunga, aspettando le 20.30 di domani.

Note (da olimpiamilano.com)

L’Olimpia nell’era dei playoff ha giocato una sola Gara 7 per lo scudetto, nel 2014, al Mediolanum Forum contro Siena, vincendo in rimonta (da meno otto nel quarto periodo).

Ma considerando le partite equivalenti i precedenti sono sei: nel 1983 (sconfitta in trasferta a Roma), nel 1984 (sconfitta in casa contro Bologna), nel 1986 (vittoria in casa contro Caserta), nel 1989 (vittoria in trasferta a Livorno), nel 1991 (sconfitta in casa con Caserta) e nel 2014 (vittoria in casa con Siena). Bilancio quindi paritario, 3-3 in assoluto, 1-1 in trasferta e 2-2 in casa.

Ma nella storia del club ci sono stati anche cinque spareggi, prima nell’era dei playoff, tutti contro Varese: vinti quelli del 1962, 1966 (a tavolino), 1972; persi quelli del 1971 e 1973. In tutto fanno undici partite valevoli scudetto con sei vittorie e cinque sconfitte. Il resto a questo punto conta poco. Mancano 40 minuti, salvo supplementari. “All or Nothing”.

21 thoughts on “La notte prima dell’esame scudetto: l’Olimpia punta gara 7

  1. Milano scoppiata fisicamente e di testa. Messina da mandare a casa, se perderà la bella. La dignità non esiste più in Italia, sennò si sarebbe dimesso, da tempo!

    1. Azzarderei anche se vince … che a vincere lo scudo in LBA lo puoi fare allenando Sassari (Sacchetti) o Venezia ( De Raffaele) giusto per restare nel recente passato. Da Messina si deve pretendere di più … per budget a disposizione … per ruolo nella società … per carriera e status …

  2. Resto convinto che la gestione delle risorse dall’inizio dei play off poteva essere diversa e risultare infine più produttiva. Pangos, Tonut e sopratutto Davies potevano tornare molto utili se ruotati in alcune partite dalla prima serie contro Pesaro. La brutta copia di Pangos in fondo non era molto diversa dalle brutte copie di Hall o di Baron o dello stesso Napier che abbiamo visto in alcuni match.
    Lo penso da tifoso signor nessuno che solo qualche ora prima elogiava le scelte tecniche della quinta e sempre con rispetto per il Coach, condividendo poi il concetto che in questa serie contro la Virtus così equilibrata ogni gara abbia fatto storia a sé. In gara 5 erano loro a esser sembrati scarichi, in gara 6 noi non se ne parli.. Attendiamo gara 7, probabilmente vincerà Olimpia, ma mi resterà il dubbio sul perché Ettore si sia fatto da solo “terra bruciata” intorno a sé con giocatori in cui sembrava credere davvero tanto.

  3. Chi schiererebbe Pangos (che è a pezzi e due anni che non gioca una stagione intera) insieme a Napier e Baron?
    Altezza media 1.85 se va bene…e 3 che in difesa messi insieme non fanno un giocatore? Ma non si è ancora capito che qua non è un problema di singoli??
    Come puoi pretendere di far giocare gara 6 di play off a dei giocatori che sono già fisicamente e mentalmente sull’aereo per l’America da due mesi??
    Milano ha un solo piccolo vantaggio per spuntarla, il fattore campo. Se Bologna non si fosse suicidata a Treviso, la serie sarebbe già finita perché noi a Bologna con questa squadra non vinciamo MAI. E puoi metterci chi vuoi in campo, non cambierebbe nulla. Col fattore campo, che visto il livello arbitrale conta non tanto ma tantissimo, abbiamo invece possibilità di spuntarla. Anche se Bologna gioca molto meglio, solo un folle direbbe il contrario,siamo aggrappati a quello. Per il resto, non vedo aspetti del gioco che mi facciano pensare ad altri nostri vantaggi nel pronostico.
    Ma è una gara secca adesso, da giocare in casa. E il fattore ambientale avrà il suo peso.
    Anche se è verità assoluta che quest’anno, con o senza Napier, tutte le partite da dentro o fuori le abbiamo toppate tutte.

  4. Fattore campo importante ma la pressione sarà soprattutto a carico dei nostri. Cambiare stranieri ore non avrebbe senso. Certo è che maggiori rotazioni, soprattutto con Tonut in campo cinque o sei minuti a gara, avrebbero dato più fiato e lucidita’ a chi gioca di più e, chissà, magari qualche alternativa in più.
    Ma ora è inutile recriminare: godiamoci garasette.
    Forza Olimpia

  5. Purtroppo, in questa serie di finale scudetto, ci è mancato il Killer Instinct. Nel primo over time, di gara 4. ( terminato 4 a 4 ) Avevamo di fronte una Virtus imbalsamata e, sotto shock, per aver dilapidato, negli ultimi sei minuti, quel vantaggio del +18 .Conquistare il terzo punto, avrebbe significato tornare al forum, con il match point, contro una squadra, con il morale, sotto le scarpe. Domani sera, sarà tutta un’altra storia…

  6. Davies te lo sei giocato non ruotandolo sin dalla prima parte dei playoff, quando con tutto il rispetto giocavi con Pesaro e Sassari e avevi tutte le possibilità di coinvolgere più giocatori, non per stanchezza degli altri che non c’era, ma per avere semplicemente un piano B. Ora anche se ti serve, e non parlo solo di gara 7 ma anche prima, non puoi riproporlo dopo un mese e passa che è fermo dicendogli “mi raccomando fai quello che ti ho detto”… la stessa cosa se vogliamo vale per loro per Lundberg. Ormai sei costretto ad andare con questi e a sfruttare le caratteristiche di questi, non hai nemmeno la possibilità di dire domani cambio piano partita. Questo secondo me è un errore da matita rossa.
    Poi ripeto, si va con questi, per me i processi alla fine o forse mai visto che non siamo a un giorno in pretura, ma tante cose sono state sbagliate quest’anno a prescindere dalla sfiga che non c’è dubbio abbia avuto un incisività rilevante.

  7. Io domani sarò al Forum a soffrire e tifare e spero ad esultare.
    Il pensiero che non ci meritiamo lo scudetto non mi sfiora neppure, vero o falso che sia mi sembra un bel discorso a bischero.

    Che la stagione sia stata di sofferenze e delusioni continue è’ talmente ovvio che non ne posso più’ di leggerlo, così come la fissa di parlare solo di Messina. Che palle!

    Io sono prima di tutto tifoso perché questo è quello che mi diverte, molto più delle infinite e ormai fritte e rifritte discussioni sul roster e le rotazioni, che palle bis!

    Conta solo una cosa per me: vedere Melli felice con la coppia in mano. E se così non sarà, non ci sarà consolazione alcuna…

    1. Se vinceremo lo scudetto è perché ce lo saremo meritato. Se lo perderemo è perché lo avrà meritato la Virtus. La pallacanestro è così: chi vince è perché se lo merita. Non si vince mai per puro caso. Soprattutto in una serie al meglio di sette partite.

    2. Condivido ogni singola parola. Conta solo vincere, il resto è aria fritta, come dici tu che palle, solo sfoghi da frustrazione. Il vero tifoso gioisce per la vittoria e se proprio vuole piange per la sconfitta. La certezza è che Milano sarà sempre là in cima, che giochi bene o male, ci saranno sempre stagioni buone e altre no. Pazienza, poi si riparte

    3. Hai ragione si parla troppo del coach, ma se qualche giorno fa qualcuno ha titolato l’articolo su gara 5 o 6, non ricordo, “Messina fa più audience in TV di non so quale programma”, poi non ci lamentiamo che qualche tifoso si concentri troppo sul coach. Io ho visto la partita per l’Olimpia, per il basket in generale, i bolognesi l’hanno vista per la Virtus, credo che nessuno l’abbia seguita per il coach (tranne quello per cui l’Olimpia e Milano non esistono senza Messina, è chiaro). Quindi l’esasperazione non riguarda solo i tifiosi, ma anche certi giornalisti.

      1. Il paragone non era con un programma TV, ma ocn un attore famoso, ma ho reso l’idea

    1. io veramente mi riferivo a CICCIO, ma bonariamente, alla fine ognuno tifa quello che vuole. il punto e’ che anche certa stampa identifica la squadra con Messina, mentre per la maggioranza di noi tifosi non e’ cosi.

      1. Tranquillo Nick che Ciccio e Tom sono lo stesso utente: uno (TOM) scrive che non esiste l’OLIMPIA di Giorgio Armani senza Ettore Messina, l’altro (CICCIO) che non esiste Milano senza Messina…

  8. Sempre per scherzare, ma non è che sono tutti e due pseudonimi del coach stesso che partecipa al blog?

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