Olimpia Milano post Virtus #1 | Napier e Hall le soluzioni al piano Scariolo

Olimpia Milano post Virtus, e uno, per una finale che inizia alla grande per i valori agonistici messi in campo

Olimpia Milano post Virtus, e uno, per una finale che inizia alla grande per i valori agonistici messi in campo.

La “Vu Nera” prova a recitare il copione di due anni fa, entrando in campo più pronta e aggressiva, una marea travolgente per fare subito danni. Shabazz Napier, con una tripla e fallo, indica la via, unitamente a Gigi Datome.

La Virtus, ha ragione il Guazz, probabilmente si rende conto del mancato funzionamento del piano a fine primo tempo, a +8 con 22 liberi tentati. A prescindere dalla dispensazione degli stessi. 

Di fatto la realtà smentisce il goffo tentativo mediatico di presentare le finali scudetto come uno scontro tra attacco, Scariolo, e difesa, Messina. La Virtus costruisce il suo avvio anche sulle trappole difensive, così come Milano esplode letteralmente da fuori nel finale.

A livello individuale, Shabazz Napier conferma di poter avere sulla serie lo stesso impatto del Chacho un anno fa. Meno qualità, comunque tanta, più quantità, anche in soli 24’ causa falli. Devon Hall, con un po’ di pazienza, si conferma un fattore da play secondaria in Italia. 

Poi ci sono gli 8 punti di Gigi Datome, il fuoriclasse che il tifoso distruttivo costringe all’oblio della propria memoria breve. A volte bisognerebbe portare rispetto verso chi ha dato e cerca ancora di dare, invece di sputare odio social. Lui, di filosofia, ragiona solo su quel che ouò controllare, riportando l’Olimpia in partita.

E Voigtmann. Il barometro è espressione dell’attacco Olimpia, effetto non causa. 10 punti nel solo secondo tempo, quando la palla gira e i biancorossi aggirano la zona virtussina. 

1-0 il risultato. Pur in un panorama italiano ben più sensibile di quello americano alle prime gare, un’indicazione comunque tutt’altro che attendibile. L’Olimpia reagisce alle difficoltà e nel finale segna ad ogni respiro. Le prossime due sfide lasceranno un segno determinante.

15 thoughts on “Olimpia Milano post Virtus #1 | Napier e Hall le soluzioni al piano Scariolo

  1. Bella partita, tirata, molto emozionante da un punto di vista emotivo, gran bella vittoria la nostra – mentre invece sembrava essersi messa malissimo.

    Vogliono a tutti i costi che io dica che Messina ha avuto ragione.
    Per me la squadra ha vinto la partita, con un Napier eccezionale, come sempre e sarà difficile limitarlo nelle prossime, con un grande Hall finalmente messo in condizioni di rendere per quello che è, in un quintetto dove la presenza di altre minacce gli consente di avere lo spazio che gli serve per essere letale – contrariamente al sacrificio che gli è stato imposto per tutto il resto di questa annata sbagliata, quando non ha potuto dimostrare chi è – al punto da finire in tribuna…

    Con Datome presente quando serve. Melli durissimo, e pochi si sono accorti che Shenghelia è un campione anche per merito suo grandissimo. Voigtmann presente quando gli è stato consentito, e non potrebbe essere diversamente, perché ovviamente è un esecutore sopraffino, non un trascinatore. Con Baron che ha fatto il suo, anche con cose bellissime da vedere, com’è il suo talento.

    Hall è secondo me la nostra migliore guardia, la nostra prima scelta per il ruolo, e così dovrebbe usato e nient’altro, da quando c’è Napier.
    La faccenda del ballottaggio con Pangos, per un ruolo non suo, è un’aberrazione figlia di una stagione di troppi errori.
    Un’aberrazione.

    Sacrificio per sacrificio secondo me il sacrificio bisognava farlo tenendo Hall per Baron in tribuna.
    Sarebbe stato lo stesso un gran sacrificio, ma Hall a parità di numeri in attacco, come ha dimostrato ieri sera, ha anche taglia in difesa, SE VIENE LASCIATO GIOCARE PER QUELLO CHE È.
    Credere davvero che fosse in ballottaggio per la posizione di play è penoso quanto imbarazzante è stata questa stagione.
    Indipendentemente dal rendimento di Pangos, che sarebbe potuto essere migliore se messo in condizioni, come è stato fatto per Shields e come ha dimostrato Hall: fammi fare quello che so fare nel quintetto giusto e ti dirò chi sono!

    Giocare con un solo play a me pare un grosso rischio da correre.
    Certo, oggi bisogna stare in silenzio di fronte a quelli che dicono che ha avuto ragione Messina a escludere Pangos.
    Ha ragione come ho ragione io che da anni per risparmiare non pago l’assicurazione per il furto della macchina e i fatti sembrano darmi ragione.
    Il rischio però resta, e correrlo per me è un errore.
    Lo si è visto, ancora una volta per esempio, in quel primo tempo dove le abbiamo prese di brutto, quando Napier ha potuto giocare solo 7 minuti.

    Ognuno però resterà delle sue opinioni. Non ci tengo a convincere nessuno: a esprimere le mie sensazioni però sì.

    1. Non è questione di opinioni. Per carità ci sta che ce ne siamo delle diverse e che ognuno tenti di spiegarle ( a parte il gatto spelacchiato che continua a rispondere a tutti senza dire una parola di basket).
      E’ una questione di metodo ed oserei dire di onesta/umiltà intellettuale: non è possibile che quando la squadra gioca bene il merito è tutto dei giocatori (e ieri per 30 minuti abbiamo giocato bene) e quando si perde la colpa è tutta del coach.
      Certo il coach ti deve mettere in condizione, ma tu chiunque tu sia, hai delle opportunità e responsabilità.
      Quindi non mi dire che Hall ha giocato bene solo da guardia.Ieri ha giocato bene in difesa, bene da guardia e bene da play aggiunto, così come Baron che non è stato solo monodimensionale ma ha difeso, è entrato e tirato.
      Merito tutto loro? o forse il merito e così anche il demerito è da distribuire.

      Ti ricordo gli assist di ieri , forse ti sei distratto: Baron 3, Napier 3, Hall 5. Vuol dire qualcosa? Dimmelo tu.

      Certo avere solo Napier è un rischio , ma anche un lusso. Questi campioni nelle partite che contano crescono molto e mentre possono andare in difficoltà contro Brescia perchè non sono completamente motivati, in una finale scudetto non soffrono ne Hacket, ne Pajola. Potrebbe essere questa una considerazione che un coach fa nel prendere una decisione?
      Ma tu ti sei innamorato di Pangos sempre e comunque, tanto da pensarlo al posto di Baron.
      Ieri il Pangos visto ultimamente non sarebbe stata una soluzione migliore di quella attuale, ma vediamo come evolve perchè oggi giudichiamo in base alle emozioni dell’ultima partita e magari la prossima sarà diversa.

      Sai la questione è proprio questa : un tifoso giudica in base alle emozioni mentre un allenatore giudica in base a valutazioni più oggettive e poi magari sbaglia e non casca il mondo…. al massimo si perde.

      1. “Questi campioni nelle partite che contano crescono molto e possono andare in difficoltà contro Brescia perché non sono completamente motivati”
        Questo vuol dire che hanno giocato 34 partite di EL credendo di giocare contro Brescia?
        E poi saresti tu quello che pallidi basket?
        Secondo me faresti bene a continuare a vedere i cantieri perchè alla tua età solo quelli puoi fare.

    2. Un consiglio, puoi risparmiare anche sull’incendio: le possibilità che la tua macchina prenda fuoco sono remote; su tutto il resto vale tutto, ma se EA7 vincerà anche Messina (almeno un po’) vincerà, è, sarebbe, un fatto

  2. Io un Napier così sontuoso non me lo aspettavo, a volte ha annichilito Hackett non l’ultimo arrivato, ma comunque squadra che vince non si cambia e le contromosse sulla zona, da te definita simpaticamente zonetta ci sono state, il gioco in post di hackett se hai visto la partita nel primo tempo ha fruttato con i tre falli di napier, ma nel secondo tempo quando hackett andava in post arrivava un giocatore in aiuto a napier, anche quella contromossa di Messina, non c’e’ bisogno che tu dica che messina ha ragione, cosa impossibile visto il tuo ego, ma per ora messina lo ha dimostrato con i fatti quindi complimenti a lui.

    1. @luca l’ho definita “zonetta” con simpatia, come giustamente ti sei accorto, perché ai primi tre tentativi di farla, l’abbiamo bucata alla grande, sicuramente ben preparati da Messina, molto ben preparati.
      Era un modo per dire che non ha funzionato per niente, l’esempio seguente, delle dita bruciate, avrebbe dovuto chiarirlo, come credo abbia fatto.

  3. Le due squadre in LBA hanno entrambe un roster ottimale e di pari valore: i due migliori coach italiani di LBA, fuoriclasse stranieri (Napier, Teodosic), diversi giocatori stranieri di classe altamente competitivi, veterani italiani di mille battaglie plurivincenti ovunque (Datome, Belinelli) che sanno colpire quando serve, i migliori primattori italiani maturi di LBA (Melli, Hackett) che sanno farsi valere sempre, un gruppo di italiani nazionali a rincalzo non sempre sul pezzo per cui spesso un poco sacrificati in ragione del risultato. Due squadre che si equivalgono umanamente e tecnicamente, appare normale che a risolvere un incontro tra loro siano spesso dei fattori legati all’imprevedibilità nei movimenti durante i giochi sia difensivi che offensivi, l’estro personale è probabilmente miglior viatico rispetto alla tecnica pura quando la palla scotta e si gioca in apnea e in questo ieri Milano è stata migliore trovando a supporto prima Datome e Napier nel momento peggiore, poi Hall nel momento migliore.

    1. È il primo commento equilibrato post gara-1 delle Finals LBA.
      Complimenti sinceri.

  4. Datome è un grande. Ma se gioca un mese all’anno, come quest’anno, si può e su deve discuterlo.

    1. Esatto, ma è esercizio inutile con chi è abituato a guardare solo quello che conviene, dimenticandosi che Datome per 7 mesi non ha praticamente giocato pur prendendo sempre il suo bello stipendio.
      Appena ha sentito il profumo dei mondiali di basket stranamente è resuscitato, perché per essere convocato deve giocare…

  5. Secondo me invece ci sono segnali importanti anche in ottica “serie”

    1) il nostro secondo tempo dove si è visto un gioco corale

    2) I due giocatori più in forma della Virtus hanno, per così dire, i minuti contati

    3) Non ho visto un gran Paiola, che pensavo potesse darci molto fastidio

    Questo per ora

  6. Molte domande dovrebbero essere fatte al signor Scariolo e probabilmente qualcuno a breve gliele farà sicuramente a Bologna se,come tutti speriamo,la serie prenderà una decisiva piega a nostro favore.
    Di fondo questa squadra si regge ancora unicamente sulle vetuste spalle dei suoi due vecchi campioni e su quelle del grande georgiano.
    Al contrario uno dei migliori prospetti italiani tra gli esterni ieri sera sembrava appena uscito da una gozzoviglia,un altro (Nico) scalda sempre la panca con il deretano al pari del nostro buon Davide,mentre uno dei più attesi acquisti dell’anno ( Iffe)alberga in tribuna assieme ad un Bako che peggio di un disastroso Jaiteh non credo potrebbe sicuramente fare.
    Se aggiungiamo che alberga pure con i tifosi uno dei killer ( Kyle) che ci fece più male due anni fa ci si potrebbe pure convincere che ben poco di positivo sia riuscito a fare in questi due anni a fronte di aspetttaive di ben altro livello.
    E non parliamo di una Eurocup che mai e poi mai sarebbe stata vinta senza i due ex Cska…
    Direi una situazione assai simile a quella di Messina la cui posizione e’ tuttavia ben più solida del bresciano come dimostra l’abbraccio molto affettuoso con Leo Dell’Orco al termine della partita.
    A fronte di una sconfitta pesante in questa finale non darei un centesimo sul vederlo nuovamente a Bologna il prossimo anno.

    1. Caro DLB, credo che, ( comunque vadano le cose ) Don Sergio, abbia una casetta, ( non piccolina ) in Canada, che lo aspetta…

  7. Gara 1 dimostra un sostanziale equilibrio, la Virtus ha bisogno di reggere in difesa per vincere, se i piccoli di Milano riescono a muovere palla sostanzialmente per i bolognesi si fa molto difficile.
    Se ce n’era bisogno la partita è stata la dimostrazione che Milano e Bologna fanno un altro sport rispetto alle altre squadre.
    Oltre all’ MVP Napier Milano ha trovato man mano giocatori che hanno inciso: Datome all’inizio (quanto è mancato durante l’anno), Voigt nel 3qt e poi Hall; Shields vorrebbe spaccare il mondo ma deve incanalare la sua voglia.

  8. E’ banale dirlo ma Hall che segna cambia totalmente la serie per Milano. Poter separare Baron e Napier (in questo momento i due play di Messina) e aver sempre due ottimi difensori come Davon e Shields sulle uscite di Belinelli e Teodosic fa tutta la differenza del mondo.
    Non banale averla vinta dopo il bruttissimo avvio. Il quintetto stazzato ci ha messo in difficoltà, brava Milano a sfruttare i mismatch difensivi con Teodosic e Belinelli.

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