Olimpia Milano post Pesaro, e quattro. I biancorossi tornano in semifinale, dove non mancano (per fortuna) dal 2014, e si mettono alle spalle la figuraccia di giovedì sera.
Passi falsi che non dovrebbero capitare, ma capitano, e allora Ettore Messina e la squadra offrono comunque spazio di analisi. Non tanto sulla gara, 34 punti nel primo quarto, +20 nel terzo, quanto su scelte e risposte.
Perchè dopo aver escluso il turnover stranieri il coach biancorosso torna sui suoi passi, scartando prima della palla a due Devon Hall in favore di Kevin Pangos. L’intento pare chiaro: aumentare il fosforo in fase di possesso con il doppio play, riequilibrare eventualmente il pacchetto esterni in difesa alzando il minutaggio di Stefano Tonut, mai utilizzato giovedì sera.
La missione, a dire il vero, riesce a metà. L’Olimpia gioca una gara convincente, probabilmente anche inacidita da un ko che in una serie che non fosse una finale mancava dai tempi di Pianigiani (e punzecchiata dal rotondo 3-0 della Virtus a Brindisi), ma i “nuovi interpreti” faticano a lasciare il segno. Tonut gioca a singhiozzo, Pangos cerca di mettere in mostra i suoi “numeri” nel finale, ma paga un utilizzo non continuativo negli ultimi due anni.
Ma è certamente consigliabile analizzare pro e contro in profondità, senza fermarsi ai numeri di una singola gara. Tocca ad allenatore e staff, noi non possiamo che passare su Shavon Shields, che dopo i “danni” nel finale di gara-3 si regala la miglior prestazione dell’anno.
18 punti nel primo tempo, 25 alla sirena, 9/17 dal campo, 7 rimbalzi, 34 di valutazione. Che segnale.
Grande soddisfazione per te Maggi: le scelte di Messina dimostrano che anche lui legge ROM 😂
L’analisi su Pangos non mi convince, mi pare un po’ tirata via.
Lasciamo perdere i suoi meriti o demeriti personali in questa partita, che a me appaiono più che giustificati: gli manca il passo gara, gli manca la fiducia del coach, quindi a me pare che sia stato portato a forzare parecchio per dimostrare qualcosa che non avendo il passo gara, non gli è riuscito di dimostrare. Ma c’è una responsabilità anche di chi l’ha costretto ad esagerare quando non era del tutto pronto, per mostrare il proprio valore?
Normalmente Pangos è un giocatore da forzature? Mi pare proprio di no. Vedo quindi margini molto ampi di miglioramento, da subito, se verrà confermato tra i 12. Non farlo sarebbe uno spreco.
(e comunque ancora una volta tocca segnalare un dubbio sul team che non è in grado di mettere serenità ai suoi giocatori, anche esperti, e li costringe ad andare fuori giri per dimostrare qualcosa…).
Pangos chiude comunque con 3 assist in 16 minuti di gioco, ed è uomo d’ordine e portatore affidabile di palla, anche quando non riesce a incidere coi canestri personali. Non lo si può dire dei suoi presunti sostituti.
A questo si allaccia un altro punto, non meno importante, secondo me.
Può Napier, che anche ieri contro Pesaro sotto di 20 ha giocato 28 minuti, può lui giocare 30 minuti a partita per le minimo 7 prossime partite necessarie ad afferrare lo scudetto, giocando giorno sì e giorno no?
La risposta mi pare evidente.
È quantomeno dubbio che possa essere davvero efficiente per tutto quel tempo con così poco riposo. Il secondo play è quindi obbligatorio, e dev’essere di ruolo, non qualcuno di adattato, in una squadra che di adattati ne ha fin troppi, e non ha mostrato di poterne fare uso.
Mi hanno chiesto nei commenti come mai quest’anno sono così critico di Messina, mentre negli anni passati per niente.
È una domanda ingenua, o retorica, penso. Le ragioni sono evidenti.
E come ho detto fino alla nausea, non stanno soltanto nei risultati disastrosi di quest’anno, che sono direttamente legati alle scelte di costruzione e di gestione della squadra, ma anche al sacrificio di troppi giocatori, a quelli che arrivano da noi e sportivamente muoiono, nessun giocatore valorizzato, nessuno che da noi sia esploso, alla fragilità di fondo di questa squadra che può perdere partite importanti come quella contro Pesaro, o quelle delle coppe di quest’anno, inciampando sul primo ostacolo che le viene gettato addosso, senza alcuna capacità di correggere il tiro in corsa. Al gioco scarso e brutto che comunque abbiamo mostrato per tutta la stagione, o comunque grandissima parte di essa.
Con Pesaro invece abbiamo avuto dei lunghi momenti buoni, di bel gioco, di facilità d’attacco e di soluzioni. Un piacere vederli giocare così.
Ma, fammi aggiungere, ci siamo riusciti finché Pesaro ci ha mostrato una resistenza ipotetica – dovuta ovviamente alla troppa differenza di valori in campo.
Ma forse il problema del nostro sistema d’attacco è proprio questo suo essere ipotetico: funziona daddio finché la difesa avversaria è ipotetica, si pianta e inaridisce quando invece la resistenza diventa reale e le soluzioni degli schemi restano invece ipotetiche.
Potrebbe essere uno spunto d’analisi, ci sto pensando. Perché Davies in tribuna è chiaramente una soluzione ipotetica a un sistema di gioco che ipoteticamente pensa davvero di potere rinunciare al gioco d’area.
Adesso vediamo se l’autore di questa analisi viene sommerso di insulti per aver criticato il supercoach. Dove sono i difensori a oltranza del ‘pastore’? Perché se non lo fanno allora è solo una disputa personale messa su per il piacere di offendere. Ho notato nei commenti all’articolo di Guazz che i difensori di Messina ‘convocano’ gli avversari, che poi quando si presentaano, vengono regolarmente insultati.
Cerco di spiegarti e poi la finiamo qui sperando che tu con calma riesca a capire.
Nel post di Maggi non c’è nessuna critica, ma solo una cronaca di quello che si è visto.
Nella risposta di Palmasco si esprimono opinioni personali che emergono da una analisi dei fatti e da valutazioni critiche nei confronti di Messina sull’operato di quest’anno. Si può essere d’accordo o meno e se ne discute civilmente.
Poi ci sono quelli (non so se anche tu ti vuoi aggiungere a questo gruppo) che da anni senza esprimere uno straccio di valutazione insultano , deridono il coach, alle volte i giocatori,spesso gli altri utenti. Sono sempre gli stessi nonostante cambiano nome (Gae Daniele Ale…) quando sono espulsi.
Devi capire che non esiste un gruppo di difensori del coach ma ci sono alcune utenti che non sopportano l’insulto gratuito ed ignorante.
Quindi scrivi civilmente e impegnati a spiegare le tue convinzioni e nessuno ti insulterà, oppure fai comunella con i 4 gatti che trollano.
Visto Nick, che ti avevo scritto pocansi senza leggere il commento di questo pseudo difensore del pastore?
Il pollo subito è cascato.
Non verrà sommerso di insulti perché i difensori ad oltranza del pastore ipocritamente sosterranno che quelle sono critiche, non insulti.
Se poi gli avversari non scrivono vengono chiamati in causa per essere regolarmente insultati.
Io sbaglierò ma per me questo Palmasco non è lo stesso utente, mi sbaglierò sicuramente
@iellini = col cavolo, io ho sempre (o quasi) argomentato (minutaggi,turnover stranieri,gioco brutto,poco coinvolgimento italiani,poca accettazione delle critiche mossegli) le critiche a Messina e lo stesso sono stato insultato
Infatti sbagli, tranquillo.
Io sono sempre io da quando su questo blog a commentare eravamo in pochissimi, di cui io fin dall’inizio.
Quello che cambia sono le stagioni.
Avere e giocare con due PG come Napier e Pangos ci porta a girare meglio la palla e tutti ne hanno notevole beneficio … Shields che non si incaponisce a 1vs5 e Baron che non si perde a portare palla … in primis