Olympiacos, un’ondata pazzesca: 27-2 al Monaco e finale

Fabio Cavagnera 20

I greci soffrono nel primo tempo, ma con un clamoroso terzo periodo ribaltano il match e volano all’atto finale di domenica

Un clamoroso parziale di 27-2 nel terzo quarto, dopo aver sofferto terribilmente nel primo tempo, vale la qualificazione alla finale per l’Olympiacos Pireo. I greci sono sotto di 12 all’intervallo contro il Monaco, facendo una fatica terribile a fare canestro e sentendo la tensione, ma ribaltano tutto nel terzo periodo, con uno dei quarti più devastanti della storia delle Final Four. Si scaldano Vezenkov (19 punti) e Papanikolau (15), ma è Walkup a fare la differenza tra difesa su James e assist ai compagni.

Olympiacos-Monaco | La partita

Il primo tempo è tutto di marca Monaco. La formazione monegasca approfitta di una squadra greca un po’ bloccata dalla tensione, che sbaglia una marea di tiri liberi e non riesce a fare il consueto gioco, esclusa qualche isolata giocata di Sloukas. Dall’altra parte c’è un James chirurgico nel colpire da fuori o con gli assist, supportato dai canestri di Loyd e gli assist di Okobo. Così c’è sempre la squadra di Obradovic al comando, con il massimo vantaggio ottenuto in finale di primo tempo, quando vola anche a +12 (29-41).

L’Olympiacos rientra con un’altra faccia e, soprattutto, con un’altra energia, piazza un parziale di 8-0 in tre minuti per riaprire immediatamente i giochi, con un ottimo Walkup. Il timeout del coach monegasco non basta, perché le triple di Papanikolau e Vezenkov valgono il sorpasso (43-41 al 25’), ma l’ondata greca è terrificante: 27-2 di parziale nel terzo periodo e +13 all’ultimo intervallo, con tripla sulla sirena di Larentzakis. Il Monaco ritorna a segnare nell’ultimo quarto, ma non trova mai il parziale per rientrare. Finisce 76-62, l’Olympiacos vola in finale.

20 thoughts on “Olympiacos, un’ondata pazzesca: 27-2 al Monaco e finale

  1. Oly che rientra con un terzo quarto incredibile.
    E per far ciò ha lasciato Sloukas in panca, dando le chiavi della squadra a Walkup. Un play ordinato, che sfrutta i blocchi per poi innescare i compagni. Non il miglior play d’Europa, ma play vero. Difesa incredibile che forza tre violazioni di 24 secondi agli avversari e tanti tiri forzati.
    Monaco che si è sciolto, James che si è messo a giocare da solo (strano, vero?).
    Oly ha dato dimostrazione di forza. Monaco: tanto di cappello per una stagione splendida, ad altissimo livello.
    Adoro il basket. Adoro l’EL.

  2. Partita meravigliosa, meraviglioso vedere la macchina da assist dell’Olympiacos una volta che si sono ricordati di essere quello che sono.
    Veramente uno spettacolo, l’esaltazione del basket.

    Ah… si può giocare con due play, Sloukas e Walkup e andare lo stesso in finale di EL?

  3. Semplicemente, terrificante! Un parziale del genere, nei soli 10 minuti, del terzo quarto, in una semifinale di Eurolega, è più unico che raro. Una dimostrazione di forza, pazzesca. Auspico, una finale con il Barcellona, tutta da godere.

  4. In capo dall’inizio Ndaye, ragazzino del 2004. Per il Barca, Nnaji, altro 2004. Poi parliamo di Caruso ancora da svezzare.

    1. Caruso è giovane per gli standard di Messina che preferisce giocatori ultratrentenni. Infatti se non ricordo male l’Olimpia è tra le prime in EL per età media.

  5. Real senza Deck e Poirier: due davvero importanti. Cory Higgins assente per il Barca.
    Il Fallo di Hanga nel terzo quarto era da espulsione.
    Gara bella, intensa, anche dal punto di vista tattico e fisica al punto giusto. Tavares è davvero immarcabile: è migliorato ancora, anche se gli arbitri gli perdonano molto.
    9 punti consecutivi del Chacho: determinante!
    Migliore in campo: Hezonia. Gran difesa, tanti rimbalzi, gioco sporco e la tripla della staffa.
    Mirotic continua a non convincermi: non è un “vincente”. Jasikevicius non ha avuto coraggio di tenerlo fuori. E ora, forza Oly!

    1. Sono veramente contento per il Chacho, un grandissimo che ho avuto il piacere e l’onore di tifare dal vivo nella mia squadra. Indimenticabile!

      Sono contento che Jasi abbia perso, perché tanto quanto l’ho ammirato da giocatore, altrettanto non sopporto i suoi metodi da allenatore, che proprio non mi piacciono – quel troppo bastone nell’asse comunque sbagliato, secondo me, del bastone/carota.
      Non si trattano così i giocatori.
      Dopo anni che con un roster stellare non riesce a combinare niente, spero che lo tolgano dal giro che conta.
      Non per la persona, ma per i metodi.
      Un allenatore che non ha capito e non ha fatto rendere Brandon Davies, fino al punto da farlo andar via, per dire… 😱

      Con tutto il bene e l’ammirazione che porto al Chacho, tiferò forte Olympiacos, per la bellezza del gioco, perché il Partizan chiede vendetta, perché a mio parere sarebbe giusto che Davide abbatta Golia, perché in Olympiacos/Real di questo parliamo, secondo me, per quanto assurdo possa sembrare.

      P.S. ora che vedo ancora quello che il Chacho può ancora fare, cioè essere decisivo a livello F4, comincio a pensare che alle F4 nostre ci abbia portato lui più che Messina…
      Ti sembra un commento da tifoso deluso?
      Ovvio che lo sia, perché: questa nostra stagione non ha depresso anche te?
      Per il modo, per gli sprechi, per gli errori che ancora si ripetono in finale di stagione.
      Per i giocatori che hanno fallito, per quelli che non sono migliorati, per gli infiniti quarti sotto i 10 punti, per la pochezza del gioco d’attacco, per la ricchezza della tribuna giocatori Olimpia 😒

      1. Lo scarso Chus Mateo è in finale. Allenatore di second’ordine. Non urla, tranquillo quasi dimesso. Quando hai campioni non serve atteggiarsi a prima donna come Jasi e il pastorello. Urlando come un indemoniato facendo solo girare i coglioni a professionisti affermati.
        Brandon Davis se ne è andato da Barcellona finendo con un altro incapace. Ma la cosa più vergognosa è la fine che ha fatto Tonut. 800.000 euro d’ingaggio per non giocare contro Pesaro.
        Ps
        Gradissimo Chacho uno talmente superiore al pastorello che quando gli urlava gli scivolava tutto.

      2. I metodi da coach di Jasi sono molto simili a quelli di Messina ed entrambi risultano antipatici.
        Sempre entrambi non hanno capito e non hanno fatto rendere Davies.
        Diciamo che gli italiani con Messina incrementano il portafoglio senza crescere cestisticamente.

      3. Anche Messina sta facendo il possibile per far andar via Davies, o sbagliano entrambi gli allenatori oppure questo giocatore ha qualche lacuna caratteriale che non si adatta a due “sergenti di ferro” come questi due coach (che a me piacciono poco)

  6. … quindi Obra è un cattivo allenatore?
    Io non credo, almeno dai risultati. Gli stessi risultati che dicono male di Jasi, senza dubbio fuori da Kaunas non è riuscito ad affermarsi.
    Ma in EL l’allenatore conta eccome. Come contano i giocatori e la chimica che si crea. Quella che avevamo con il Cacho e non abbiamo più. E avere lui e avere la chimica o no fa tutta la differenza del mondo, ahimè.

    Poi devo dire che la storia del Real ladro contro gli indifesi di Belgrado è diventata stucchevole… questo Real merita la finale, dal punto di vista della qualità della squadra.
    Dopo di che forza Olimpiakos tutta la vita, eh!

    Ps non rispondete su Messina perché non sto parlando di lui.

    1. Obradovic è l’eccezione che conferma la regola. Lui è un fuoriclasse riconosciuto da tutti, amici e nemici (infatti sta simpatico a tutti). Lui si può quindi permettere la sfuriata e i giocatori l’accettano. Le imitazioni alla Jasi e pastore invece sono pessime e non funzionano.

      1. Gli allenatori contano in Eurolega ma molto meno di certi giocatori. Ieri Mateo ha dato al Chacho la squadra in mano nel quarto q e si è seduto a guardare.
        Se gestisci una squadra da final four serve saper gestire e bilanciare le situazioni non prendersi la scena e fare il fenomeno da circo. Se no finisce come con Brandon Davis, Thomas, Tonut, Pangos solo gran soldi fatti buttare nel cesso. Poi c’è Obradovic

    2. Ciao Tom, c’è differenza tra la rabbia livida che fa parte del metodo bastone-e-carota, metodo che non mi piace e che mi pare non funzioni, e le sfuriate occasionali di un allenatore che invece ha dimostrato in tutta la sua carriera non solo di sapere vincere, ma di esaltare il potenziale dei suoi giocatori sempre.
      Quello che fa quindi lo fa bene, perché Punter, per esempio, non era certo al livello superstar che ha mostrato nei po di EL, eccetera eccetera.
      Vuol dire che Obradovic riesce a comprendere e toccare il fondo segreto e magico che fa uno sportivo di classe; se poi nel processo qualche volta gli girano i coglioni, non è certo per metodo, ma per lo sforzo di chi da tutto e oltre – e probabilmente anche, in parte, per inevitabile difetto umano.

      1. Scusa Palmasco ma stai cadendo in basso anche tu. Ormai siamo alla discussione sulla psicologia dell’allenatore.
        Non mi sembrava che la cosa fosse di tuo interesse due anni fa in F4 e l’anno scorso con lo scudetto.

        Comunque ti dò un altro argomento di riflessione: Le scarpe del coach . Se guardate bene ci sono allenatori in scarpe da ginnastica ed altri con le Timberland e questo fa tutta la differenza del mondo. Direi di iniziare la discussione, perchè ho approfondito e Messina sbaglia anche quelle. Mi piacerebbe una tua opinione

      2. Ciao Giulio, la tua reazione mi sembra sul personale e non sul merito dei temi che ho toccato,
        Con quella che credo sia una certa generosità, la lascerò quindi cadere nel nulla che le compete.

      3. Caro Palmasco, vedo che le modalità che hai iniziato ad utilizzare sono le stesse che per anni hai contestato e su cui sei stato pesantemente contestato.

        1) Il meccanismo è quello di ricondurre tutto il creato dell’Olimpia ad una unica responsabilità. Quella di Messina colpevole di non farci vincere ma soffrire. E’ su questo blog da anni quando si perde si scatenano polemiche ed insulti ( che ntu hai vissuto pesantemente) e tu ne sei entrato a far parte anche se in maniera più intelligente e meno cafona. Ma la sostanza non cambia : anche tu sei arrivato alla convinzione che tutto è responsabilità del coach (anche quando Shields perde tre palloni sanguinosi) anche il cambio di scarpe quindi.

        2) La domanda che eludi , come fanno molti quando si entra nel merito, te la ripeto: Come mai il carattere e l’approccio di Messina ti andava bene fino allo scorso anno e quest’anno invece lo contesti? Oppure come mai Punter è cresciuto sia in Olimpia sia nel Partizan con due allenatori scorbutici?

  7. Mateo con molta intelligenza ed umiltà nell’ultimo quarto ha fatto l’unica cosa che serviva veramente per vincere:mettere campo i migliori ed i vincenti:Hezonja,Tavares,Rudy,Chaco e Sergio ed i fatti gli hanno dato ragione.
    Quanto al,Chaco oramai più di una quindicina di minuti non li può più dare a questo livello ma la sua enorme classe fa ancora la sua bella differenza nei momenti topici.
    Quanto al Barca per l’ennesima volta manca il colpo decisivo ed a questo punto qualcuno da quelle parti dovrà necessariamente cercare di capire i motivi per i quali il,signor Jasi ed un roster di (presunti) campioni strapagati stecca sempre la prova decisiva.
    Sull’Oly poco da dire,aveva la prova più facile da superare e da grande squadra quale e’ non ha mancato il,bersaglio,onore al Monaco per la bella stagione disputata ma questo livello non gli compete.
    La,cosa più strana e’ che alla,fine due soli episodi sono stati realmente decisivi per le sorti delle due attuali finaliste:quel tiro impossibile a 3 secondi dalla fine di Sloukas andato a segno e l’enorme boiata di K.P. le hanno rimesse in carreggiata in un momento in cui le rispettive serie con Fener e Partizan avrebbero potuto prendere un piega completamente diversa,ma le grandissime squadre sono tali anche perché,a differenza di tutte le altre,escono quasi sempre vincenti pure da situazioni del genere.
    Pronostico: se il Real,ripete una prova come stasera la,coppa,va a Madrid con buona pace di tutti.

  8. Ma perché si finisce sempre a parlare di Messina?
    Godiamoci queste f4 senza pensare al nostro orticello. Godiamoci stoppate, canestri, rubare, sportellate, schiacciate, zona, raddoppi, punteggi in bilico, logo-triple. Buon basket a tutti.

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