Gianmarco Pozzecco ha partecipato presso il Salone d’Onore del CONI ad un incontro con i quattro ct delle maggiori nazionali a squadre del nostro movimento. Ecco tre sue dichiarazioni riportate da bolognabasket.org.
SUL CAMPO GENERAZIONALE
“Sono d’accordo con chi mi ha preceduto, è necessario cambiare mentalità. Quando penso alle convocazioni non mi preoccupo di chiamare i giocatori con le migliori statistiche e invece preferisco coinvolgere ragazzi che mi permettano di ricreare nella squadra un ambiente familiare. Quello in cui riesco a dare il meglio di me tra professionalità, senso di appartenenza e goliardia”.
SULLO STAFF
“Credo che uno staff coeso e quindi efficace dipenda dalla gratificazione di tutti i componenti del gruppo che lavora e vive insieme per tante settimane di fila. Il lavoro di un allenatore viene messo in vetrina su base quotidiana, quello di chi lavora dietro le quinte no. Io poi ho elaborato una tecnica tutta mia per offrire visibilità ai miei assistenti, quella di farmi espellere spesso. Su dieci partite ne hanno vinte nove e io quando sono loro i protagonisti di un successo sono ancora più contento”.
SULLA GARA A CUI E’ PIU’ LEGATO
“Ho poche partite alle spalle da CT della Nazionale, avendo allenato solo all’ultimo Europeo. Potrei dire il successo sulla Serbia agli Ottavi di finale e invece scelgo la sconfitta con la Francia nei Quarti. Lì non c’era più l’effetto sorpresa, ma la consapevolezza che potevamo giocarcela con le squadre più forti d’Europa”.