Valerio Bianchini: Manca la personalità di Rodriguez e il finalizzatore Shields

Valerio Bianchini analizza la crisi di Olimpia Milano in EuroLeague per La Gazzetta dello Sport. E si parla anche di regia e Chacho Rodriguez

Valerio Bianchini analizza la crisi di Olimpia Milano in EuroLeague per La Gazzetta dello Sport. E si parla anche di regia e Chacho Rodriguez.

«Oggi mancano un play di personalità e lettura come Rodriguez e un finalizzatore come Shields. In campo vanno tanti comprimari che pensano a fare attacco da soli. Solo Melli è un campione vero, ma non ha la palla in mano. Il basket di oggi chiede anche ai registi di tirare tanto per essere protagonisti, al Chacho non era necessario fare canestro per affermare il proprio ruolo di leader. Pangos e gli altri adattati in regia, con tentativi a tentoni, non hanno carisma, non comunicano, sono prigionieri del loro individualismo. Correttivi? Uno come Rodriguez non lo trovi facilmente. Ho letto di Campazzo, giocatore eccellente, ma come ho detto ricorrere sempre al mercato è un vizio non una necessità».

13 thoughts on “Valerio Bianchini: Manca la personalità di Rodriguez e il finalizzatore Shields

  1. Invece Hines e Datome (quando c’è purtroppo) non sono dei leaders ? .. mah .. una view soggettiva.

  2. Melli non ha la palla in mano?…..Caro Valerio, conta i tiri rifiutati contro il Pana!

  3. L’intervista a Valerio Bianchini sulla Rosea è molto più lunga e argomentata della traccia qui riportata. Perché Bianchini dà addosso a Messina quando dice che secondo lui il peccato originale dell’Olimpia sta nell’accentrare nella stessa persona la carica di presidente e allenatore (che dovrebbe rispondere al presidente). Ma vogliamo paragonare il presidente Proli, che prima dell’Olimpia si occupava di finanza in un’azienda che si occupa di moda e poi passa a gestire il basket by Armani e fa casino un anno dopo l’altro, con Ettore Messina col suo palmares cestistico, che ovviamente essendo un uomo può prendere decisioni sbagliate ma di basket ne capisce più di tanti che capiscono di basket?

    Sempre nell’intervista, Bianchini afferma che Messina è caduto nell’errore che fanno i team di secondo piano quando stravolgono il roster (come faceva Proli, aggiungo io) ogni anno. Ebbene, Bianchini pontifica senza ragionare, perché conoscendo i fatti, i due play (Chacho e Delaney) se ne sono andati di loro volontà a contratto scaduto, poi c’erano i due dopati da sostituire, poi c’erano Kaleb Tarkcewski e Daniels che nessun’altra società di Eurolega ha voluto, e infatti il primo è finito nella seconda lega giapponese, il secondo non mi pare che stia mietendo successi a destra e a manca.

    Quanto al trafiletto qui riportato che cita come campione vero dell’Olimpia secondo Bianchini il solo Melli, mentre gli altri a suo dire sono comprimari, Bianchini si dimentica di gente che ha vinto l’Eurolega come Hines e Datome, e si dimentica che Shavon Shields da due anni figura nel secondo quintetto ideale di EL. Dunque su 4 star di Eurolega dell’Olimpia in roster, Bianchini ne dimentica 3, toppando una valutazione oggettiva del 75%. Dopo questa epic fail (topica fatale) si può bollare il signor Valerio Bianchini come fazioso e mandarlo a fare in culo.

    1. Hai ragione quando evidenzi il disastro Proli in rapporto alla gestione “totalitaria” Messina (GM + Coach). C’è però da considerare, come Bianchini allude, che le esperienze di centralizzazione hanno sempre dato scarsi risultati per mancanza dei naturali (check and balances). In pratica vuoi un coach eccellente e un GM superbo che si rispettino ma che non necessariamente siano sempre d’accordo. Solo così nascono i migliori piani, le
      Migliori decisioni e la necessaria stabilizzazione quando uno dei due sta pigliando cantonate. Phil Jackson ai Knicks (era GM e coach allo stesso tempo) e’ il perfetto esempio delle mancanze insite nell centralizzazione e di esempi ce ne sono altri. Quello che vuoi e’ un Phil Jackson come coach e in Jerry West come GM, due personalità forti e non necessariamente sempre sullo stesso piano decisionale, eccellenti nei propri ruoli e con le palle di dirsi le cose in faccia quando in disaccordo. Messina in doppio ruolo e’ il minore dei mali ma non penso sia ottimizzante, oltre che caricare un uomo di eccessivo stress mentale e gestionale, che poi impatta negatively e in nervosismo e stabilità.

  4. magari non e’ il vero Bianchini ma un troll, ah no intervista dela gazza…….pure Valerio e’ anti messina? NBA FINAL CHAMP.png Campionato NBA: 1 Los Angeles Lakers: 2020 troy daniels ha vinto un titolo nba eppure…..hines e datome hanno vinto l’eurolega ma in che squadre………

  5. Bianchini sarà anche uno storico ‘rivale’
    Ma dice cose sensate e sotto gli occhi di tutti.
    Manca un play vero e mancano i 20 punti a partita di SS.
    Quando dice che Melli non ha la palla in mano intende ovviamente che lui la deve ricevere da qualcuno!

    Tanta individualità ma perché la palla gira a 2 all’ora. Non si vedono mai giochi veloci. È sempre tutto clamorosamente lento e prevedibile. Solo NML ha velocità ma pasticcia e comunque sta facendo fin troppo. Anche TLC è veloce e crescerà molto, nonostante non mi sia chiaro perché l’altra sera non abbia fatto la cosa più logica. Cioè salire e schiacciare!!

    Baron non ha giochi per andare a tirare e fa 3 tiri a partita. Come è possibile?
    Non penso il suo utilizzo sia quello di segnare su una rimessa a 3 secondi dalla fine. Almeno 10 a partita li dovrebbe prendere ma con giochi costruiti che non si vedono.

    I problemi sono sempre i soliti. A volte tanto evidenti che non si capisce perché non si riesca a trovare la soluzione.

    Messina non ne vecchio ne bollito come alcuni sostengono., ma qualcosa deve cambiare perché la squadra non funziona.

    Follia è fare sempre la stessa cosa ed aspettarsi risultati diversi. Albert Einstein.

    1. Bianchini dice cose sensate che fa rima con scontate, ma soluzioni in mano non ne ha e come potrebbe? Quindi la sua intervista è esercizio inutile, come le tante parole spese per spiegare il mistero della crisi Olimpia, praticamente un viaggio verso l’ignoto; con il biglietto di sola andata?

      1. Non è Bianchini che deve trovare soluzioni ma chi è pagato per farlo, ossia Messina che è colui che ha scelto coach e giocatori.

    2. Alla squadra manca il playmaker, quello titolare (che comunque stava giocando malissimo e col quale stavamo ugualmente perdendo con assidua frequenza) gli altri due insieme non fanno un play di riserva decente. Messina è partito dicendo che era la sua Olimpia più forte (da final four con obiettivo di provare a vincerla), forse l’ha fatta clamorosamente fuori dal vaso.

      1. Perfettamente d’accordo GMP. Manca un play che, come dice lo stesso nome, fa e costruisce il gioco. Quello che abbiamo lo distrugge. E direi anche un centro di peso che vince i contatti sotto canestro. Quelli che abbiamo invece li perdono. Per il resto direi che non cambierei nulla. È vero li ha voluti Messina. Che dire, si sarà sbagliato, eppure chi abbiamo preso in passato giocava da meraviglia. Questo è un rebus…siamo sicuri che si impegnano al 100%?? Io vedo errori da minibasket. Quegli errori li posso commettere io. LORO NO!

  6. Iellini ci sei? Sei connesso? Dicci la tua, illuminaci che rispetto a bianchini ne sai di basket 100 volte tanto. Come risolviamo i problemi olimpia?

  7. Ho letto l’intera intervista di Bianchini sulla Gazzetta e sinceramente ad un certo punto non ho più capito cosa volesse dire.
    A parte alcune affermazioni scontatissime tipo “manca il Chacho” o manca Shields, la questione di Messina che accentra i ruoli che ovviamente viene sollevata adesso e non quando si arriva ad una final4, poi si è infilato in un discorso talmente contorto che non son più riuscito a seguire.

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